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06 January 2011

Dakar 2011: quarta tappa, vince Coma e guida l’assoluta. Report Cusumano giorni 3 e 4

Marc Coma, in sella alla KTM ha vinto la quarta tappa e ha preso la prima posizione nell’assoluta, strappandola a Cyril Despres (KTM), oggi penalizzato di 10 minuti.

Dakar 2011: quarta tappa, vince coma e guida l’assoluta. report cusumano giorni 3 e 4

Calama (CILE) – La Dakar 2011 ha lasciato l’Argentina, per giungere in Cile. Il più veloce della speciale cronometrata nella quarta tappa competitiva è stato Marc Coma, in sella alla KTM ufficiale. Il catalano ha concluso in 02:04’ e si è portato al comando della classifica generale, dove ha un tempo totale di 11:43’12” e un vantaggio di 10’02” su Cyril Despres, che è secondo nell’assoluta su KTM, con un crono complessivo di 11:53’14”. In questa quarta tappa Despres ha perso molte posizioni, concludendo nono in 2:14’16”, a causa della penalità di dieci minuti comminatagli dai commissari. Il secondo della giornata è stato Francisco Lopez Contardo, sull’Aprilia, che ha fermato i cronometri a 2:06’05”, in ritardo di 02’05”. Ha terminato in terza posizione Pain, con la Yamaha, facendo segnare 2:10’20” e con un distacco da Coma di 06’20”. Lopez Contardo ha strappato la terza posizione nell’assoluta a Ruben Faria, che è retrocesso alla settima piazza. Il tempo totale di Lopez è 12:03’24” e la distanza da Coma 20’12”.

 

Guido Cusumano è 139esimo nella generale, con 21:02’37” e un ritardo di 09:19’25” sul capoclassifica catalano. Guido ha finito questa tappa 121esimo, in 3:37’52”, impiegando 1:33’52” in più del primo.

 

Ieri Cusumano aveva concluso fuori tempo massimo e, questa mattina, inviandoci il report della quarte tappa, della terza ci ha scritto: “Finalmente a cuccia. In due giorni ha dormito quattro ore. Ieri mattina sono caduto un paio di volte, ho perso la concentrazione e alla fine… mi sono perduto. L’unica consolazione è che non sono stato l’unico. Si erano perduti una decina di piloti ieri, direi: chi diceva una cosa, chi ne diceva un’altra, alla fine ho scelto la direzione da solo… e ho sbagliato. Sono tornato sulla traccia principale, ma non sapendo che fare. Ad un certo punto sbuca una Bultaco Pursang degli anni Settanta (1978) con il motore a due tempi, con in sella il mio salvatore, anzi Igniaccio, così si chiama lo spagnolo che mi ha fatto da guida. Era un vero campione di umanità, che per stare vicino a me è arrivato pure lui fuori dal tempo massimo… questa è la Dakar”.

 

Della tappa di oggi, invece, la quarta, ci ha scritto Cusumano: “Stamani la partenza è stata alle ore 5:23. Abbiamo affrontato 500 km di trasferimento, passando dal passo di Jama, che si trova ad un’altitudine di oltre 4.000 metri. Faceva un freddo boia. Poi abbiamo affrontato una speciale di 200 km con sabbia e pietre. La navigazione era buona. Sono caduto un paio di volte. Direi che mi sono divertito. Mi spiace per la ragazza inglese, Morgan, che è caduta davanti a me e si è fratturata una gamba. L’ho subito soccorsa. Sono rimasto con lei sino all’arrivo dell’elisoccorso. In totale solitudine, poi, ho terminato la tappa e mi è stato compensato il tempo trascorso con la Morgan. Domani sarà una tappa africana, con 400 km di deserto dell’Atacama da superare. Quello dei minatori sepolti per novanta giorni. Domani sarà dura”.

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