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Polaris sarà partner di MV Agusta?

La Casa di Schiranna è alle prese con una situazione economica e societaria difficile, una crisi di liquidità che ha portato alla richiesta di “concordato in continuità”. Il tribunale di Varese ha accolto la richiesta, ma ora MV Agusta deve presentare un piano di rilancio e pare che a fianco di Castiglioni ci potrebbe essere l’americana Polaris. Intanto nasce MV Agusta India

ARRIVA POLARIS?

La notizia è di oggi - riportata dal Corriere Della Sera – e rivela che il piano di rilancio di MV Agusta dopo la richiesta di “concordato in continuità” comprenderebbe l’intervento del colosso americano Polaris, che parteciperebbe al rilancio della Casa varesina assieme ad altri fondi di private equità (ricordiamo che a Polaris già fanno capo i marchi motociclistici Indian, Victory e Brammo, ma la produzione del gruppo si estende anche a snowbike, quad e veicoli da lavoro e ai tre ruote Slingshot). La trattativa sarebbe a buon punto, con frequenti contatti esplorativi tra le due parti, e la partnership supporterebbe il piano studiato da Castiglioni per far fronte ai debiti (sempre che i creditori accettino le proposte di Schiranna) e per costruire un futuro forse meno ambizioso ma più concreto. La produzione si assesterebbe sulle 5.700 unità annue, contro le 15.000 inizialmente programmate. Visto il disinteresse di AMG ad estendere la partnership oltre l’aspetto del marketing, a Schiranna si sono guardati in giro e avrebbero trovato in Polaris il partner potenzialmente più accreditato. Sono rimaste invece solo a livello di indiscrezioni le voci su Piaggio e Ferrari.

CRISI MV AGUSTA: facciamo il punto

Dell’ultima crisi di MV Agusta avevamo parlato qui, ma è soprattutto su Motociclismo di maggio - in edicola - che potete trovare molti dettagli in più: un’intervista esclusiva al presidente Giovanni Castiglioni - nella foto il nostro Alberto Motti durante il faccia a faccia -, una dichiarazione di AMG, un’inchiesta in incognito sulla disponibilità di ricambi e moto).
Riassumendo, la Casa è entrata in crisi di liquidità per… troppa crescita si è trovata al bivio tra fallire o accordarsi in qualche modo coi creditori. MV Agusta ha scelto di chiedere il “concordato in continuità”, che il tribunale di Varese ha accolto congelando per 120 giorni i debiti di Schiranna. Il tutto per continuare a lavorare e nel frattempo organizzare il rilancio.

Passaggio in India

Intanto MV Agusta è entrata nel mercato indiano. È di pochi giorni fa la notizia della creazione della società “MV Agusta India” per la produzione e la distribuzione delle moto di Varese, il tutto in partnership con Kinetic, Casa di Pune che da circa otto anni era fuori dal settore moto, dopo aver ceduto il proprio business delle due ruote a Mahindra, e che ora vi rientra alzando molto l’asticella dei modelli prodotti, guardando espressamente al settore “premium”.
I modelli MV Agusta che arriveranno in India (nonché Sri Lanka e Bangladesh) sono 4, per un totale di 300 moto che si prevede di vendere nel 2016, per poi salire a 6-700 nei prossimi due o tre anni. Si tratta delle supersportive F3 e F4 (compresa una esclusiva F4 RC) e delle Brutale 1090 e 800. Attualmente si prevede di vendere le F4 e la Brutale 1090 importate come “prodotto finito”, mentre le F3 saranno “semi-assemblate” nello stabilimento di Ahmednagar, così come le Brutale 800, appena ultimata la procedura di omologazione. Per la cronaca, Ajinkya Firodia (direttore di MV Agusta India) dichiara che sono state già vendute 8 MV Agusta: quattro F3, due Brutale 1090 e 2 F4, tra cui una F4 RC.
Le MV Agusta sono vendute in negozi esclusivi marchiati “Motoroyale”: il primo è stato inaugurato a Pune, ma seguiranno a breve le aperture di quelli di Mumbai, Chennai, Bengaluru, Delhi and Hyderabad. Altri sei apriranno nel 2017. Entro un paio d’anni, MV Agusta India prevede di introdurre sul mercato del sub continente una gamma completa di 10-12 modelli, con l’intenzione di assemblare le “800 cc” totalmente in India. L’India è il secondo Paese estero dove MV Agusta produce moto, dopo l’entrata in Brasile.
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