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Entro fine anno arrivano le nuove MV Agusta 2017

La vicenda della crisi MV Agusta sta per arrivare al momento finale. Il futuro della Casa di Schiranna, i nuovi modelli 2017, i nuovi investitori: tutto si decide entro la fine di ottobre, termine ultimo per presentare il piano di rifinanziamento e i progetti industriali. Intanto Giovanni Castiglioni dice che…

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Ultimamente stiamo abbiamo parlato spesso di MV Agusta. Lo abbiamo fatto soprattutto per i nuovi modelli presentati, che però sono “solo” affascinanti special pezzi unici come la originalissima sportiva F4Z disegnata da Zagato, la racing vintage Ago TT by Deus Ex Machina, la Diablo Brutale o la Brutale Dragster RR di J-Ax.
Non c’è però dubbio che tutti vogliamo avere altre e più sostanziali notizie, riguardanti ad esempio il futuro dell’azienda di Schiranna, alle prese con l’ennesimo momento difficile. O magari in merito a nuovi modelli, moto annunciate (come la crossover 4 cilindri e la nuova F4) ma il cui sviluppo è stato certamente congelato per via della crisi, come conferma la presenza sempre più rada dei collaudatori coi muletti in prova sulle strade del lago di Varese.
Qualche settimana fa, Giovanni Castiglioni aveva rilasciato qualche dichiarazione che chiariva queste importanti questioni (leggete qui), ma oggi ritorna sul tema coi colleghi di MCN.

Piena produzione, ripreso il flusso di liquidità

La prima cosa che il presidente di MV Agusta dice è che la produzione è tornata a pieno regime e che l’azienda ha ripreso a marciare sulla strada giusta. Dalle linee di Schiranna stanno uscendo le moto di tutta la gamma 2016 ma anche nuovi modelli 2017, che saranno lanciati nei prossimi mesi. La crisi finanziaria che aveva afflitto MV Agusta sembra sotto controllo e - dice Castiglioni - l’Azienda ha ricominciato a generare liquidità. Questa cosa, unita ai tagli, alla ristrutturazione e ai risparmi, ha permesso di tornare a focalizzare l’attenzione sulla produzione, il tutto però in una dimensione più piccola rispetto a quanto sognato e programmato in precedenza, quando si prevedeva un aumento di produzione da 10.000 a 20.000 moto annue. Peccato che, come ha più volte ribadito Castiglioni, questo ambizioso obbiettivo è stato in realtà il motivo per cui MV è entrata in crisi: produzione eccessiva con incassi non proporzionali e ritardati.
Il presidente vede quindi una MV Agusta concentrata ora su prodotti di alta gamma (nessuna operazione tipo Scrambler Ducati, per intenderci, non ora almeno), con numeri sostenibili e nuovi modelli Euro 4. Già, perché da gennaio 2017 tutte le nuove moto dovranno adeguarsi al nuovo step della normativa europea. Castiglioni assicura che “nessuno dei modelli attuali verrà messo fuori produzione per via della Euro 4 e tutti i nuovi modelli verranno presentati entro fine 2016. Saranno i nuovi modelli 2017 e potrebbero arrivare ancora una o due altre sorprese quest’anno”.
A che tipo di moto si potrebbe riferire Castiglioni? Come detto, non ad un modello ancor “entry level” di quanto sia la Brutale 675: “Nuove moto di questo tipo - dice il presidente - devono aspettare, dato che non c’è un modo economico per sviluppare nuovi modelli. Ora dobbiamo concentrarci sui nostri prodotti chiave, come le varie Brutale, le tre cilindri e moto tipo la Dragster, che hanno venduto molto bene”.

AMG resta?

La situazione societaria, a dire la verità, è ancora in via di definizione, con la fine di ottobre come termine ultimo per la presentazione del piano industriale finalizzato alla soluzione definitiva per rientrare dei debiti.
Come anticipato nel nostro precedente articolo, MV Agusta sta cercando nuovi investitori, ma ci sono alcuni interessanti sviluppi. Innanzitutto pare che AMG, non interessata ad aumentare la propria quota, non abbia nemmeno intenzione di disfarsi del 25% attualmente posseduto. La seconda considerazione riguarda invece proprio gli eventuali nuovi investitori: Castiglioni dice che, stante il flusso di denaro che l’azienda ha ricominciato a produrre, potrebbe non rendersi necessario l’ingresso di nuove figure. La novità è quindi che MV  Agusta potrebbe anche non spostarsi dall’attuale assetto societario, anche se siamo ovviamente in attesa di una decisione finale che andrà necessariamente presa entro fine ottobre. La notizia sulla possibile permanenza di Mercedes-AMG dalle parti di Schiranna (che aveva dato origine ad un solo modello “condiviso”) contrasta con le voci insistenti di un disimpegno dei tedeschi, cosa che del resto era stata confermata anche da Castiglioni stesso, che aveva detto: “Stiamo trattando per un’uscita di Mercedes e l’ingresso di un altro investitore pronto ad affiancarsi a noi per il rafforzamento della società”. La situazione, insomma, è in costante evoluzione, ma si percepisce un certo ottimismo.

Puntare sulla gamma brutale e sulle tre cilindri

Venendo alle moto, a inizio agosto Castiglioni aveva parlato della necessità di sfoltire la gamma delle tre cilindri, che vendono bene ma hanno margini di guadagno ridotti, pensando invece ad una nuova sportiva 4 cilindri, che garantirebbe un maggiore ritorno economico: “Abbiamo bisogno di una nuova superbike a quattro cilindri, con un nuovo propulsore, sviluppato magari sulla base del nostro tre cilindri. Con una moto simile il ritorno economico per noi sarebbe maggiore. Senza un prodotto ad alto rendimento siamo bloccati”. 
Però ora Castiglioni parla di Brutale e di tre cilindri. Quindi niente nuova F4 o maxi crossover? Se è per questo non accenna nemmeno a Rivale o Turismo Veloce, anche se le “turistiche” MV Agusta hanno sostenuto discretamente le vendite durante il 2016, nonostante i numeri forzatamente piccoli dovuti alla crisi (181 unità in totale per i due modelli). Le MV più vendute da gennaio ad oggi sono le Brutale, 468 moto tra cui soprattutto la Brutale 800 e la Dragster hanno fatto la parte del leone. Delle 146 sportive vendute, invece, 97 sono F3 800.

E le 4 cilindri?

Per il futuro dobbiamo quindi aspettarci, a parte l’adeguamento all’Euro 4 di tutti i modelli, novità nel settore delle naked, e le prime immagini della Brutale 4 cilindri 2017 confermano che ci si muove in quella direzione. Sulla nuova superbike pare esserci più cautela. A MV Agusta serve, come detto in precedenza, perché porterebbe guadagni maggiori, ma svilupparla costa, quindi il progetto dovrebbe essere finanziato da nuovi investitori. Ma Castiglioni dice che potrebbero non entrare nuovi investitori e che potenziare la gamma Brutale e tre cilindri è l’obbiettivo primario… Intanto la F4 attuale si sta ben comportando nel Mondiale SBK e sarebbe un peccato interrompere un percorso sportivo che finalmente sta producendo risultati (anche se non come quelli garantiti dalla F3 in Supersport, dove la 3 cilindri varesina lotta per la vittoria ad ogni gara). L’attività sportiva delle MV Agusta è però gestita esternamente e sembra che non sia stata toccata dalla ristrutturazione, quindi da quel punto di vista non dovrebbero esserci ripercussioni. Intanto si finiscono i mondiali 2016, poi si vedrà. 
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