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04 June 2013

La caduta di Marquez: 25 g di decelerazione a 337,9 km/h

Alpinestars rende nota la telemetria di Marc Marquez rilevata dal suo airbag durante le "libere" del venerdì nel volo in sesta piena alla staccata in fondo al rettilineo del Mugello: ben 25 g di decelerazione!

La caduta di marquez: 25 g di decelerazione a 337,9 km/h

L’avete visto tutti l’incidente di Marc Marquez nel corso delle prove libere di venerdì scorso al Mugello: una botta terribile, avvenuta al termine di uno dei rettilinei più veloci del Motomondiale, prima della staccata della San Donato. Le poche riprese TV non permettono una corretta valutazione dell’accaduto e così rimangono molti dubbi sulla fase di innesco della caduta. Tutti sono però d’accordo nell’affermare che un volo del genere non è cosa da poco. I dati che Alpinestars ha ricavato dai sensori dell’airbag di Marquez non fanno che confermare queste impressioni.


TELEMETRIA DI UN INCIDENTE
Così come è importante conoscere i dati della telemetria di un qualsiasi mezzo da gara, per i tecnici Alpinestars è importantissimo acquisire i dati registrati dal sistema di acquisizione Tech-Air su cui si basa il funzionamento dell'air bag sviluppato dall'Azienda di Treviso. E guardando i grafici relativi all’impatto di Marquez (potete consultarli nella gallery) c’è da rimanere a bocca aperta. Innanzitutto spicca la velocità rilevata nel momento in cui il pilota perde il controllo della moto: 337,9 km/h! Il grafico mostra poi che il sistema riconosce una situazione di potenziale pericolo e, in questo caso, la rileva 0,080 secondi prima che Marquez tocchi il suolo. A quel punto, l'airbag viene gonfiato completamente dopo soli 0,050 secondi, esattamente 0,030 secondi prima dell'impatto a terra. Sono millesimi di secondo fondamentali perché l'air bag svolga correttamente la propria funzione. Quella, ovviamente, di preservare il più possibile la salute del pilota

UN BOTTO DA 25 G!
Analizzando ulteriormente il grafico, si notano numerosi picchi nell'accelerazione subita dal corpo del pilota, che equivalgono all’energia registrata durante la caduta dai sensori posti sulle spalle e sulla parte superiore della schiena di Marquez. Durante i 4"25 di durata dell’incidente, si sono verificati picchi di decelerazione pari a 25 g, quindi venticinque volte più forti della gravità regolare: si tratta della massima forza registrabile dal sistema di acquisizione Tech-Air. È possibile quindi che i colpi subiti dallo spagnolo siano stati anche più forti di quelli registrati... In ogni caso, Marquez ha avuto le spalle (e la schiena) coperti dall'airbag Alpinestars.

 

12 ANNI DI SVILUPPO
Lo sviluppo dell'airbag Alpinestars arriva da lontano. È infatti dal 2001 che i tecnici migliorano il prodotto, passando attraverso l'esperienza dei piloti MotoGP e SBK. Il primo ad utilizzare in gara la protezione Alpinestars fu John Hopkins che, nel 2003, lo indossò al Sachsenring. Anche Casey Stoner, fin dal 2007, ha corso sotto la protezione dell'airbag, sviluppando il sistema a doppia carica, che non necessita di ricarica dopo l'incidente, permettendo così al pilota di riprende (eventualmente) la gara in sicurezza. Il 2011 ha visto l'esordio dell'ultima versione, il Tech-Air, un sistema ancora più compatto (45 grammi) che Alpinestars ha poi immesso sul mercato. 

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