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“Supersportive, dovete provarle su strada!”

Un lettore ci scrive per complimentarsi della nostra ultima comparativa delle supersportive, ma allo stessa tempo evidenzia quello che per lui è un difetto: nessuna prova su strada. Il suo consiglio è quello di farci un giro anche per strada con queste moto e dirvi come vanno. Voi come la pensate?

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Caro direttore, leggo da quasi 40 anni la tua rivista perché l’ho sempre trovata documentata, obbiettiva e quasi sempre ben scritta senza essere banale. Parliamo di supersportive, cioè quelle moto con le quali sono invecchiato e che ora non vanno più. Lo scorso anno avete fatto una egregia comparativa, come sempre completa e esaustiva, ma con un difetto: nessuna prova su strada.

So tutto, le attuali quasi superbike possono essere usate adeguatamente solo in pista, per la strada ci sono modelli equivalenti e più guidabili ecc… Però chi compra ancora queste moto le usa almeno per il 70/80% anche in strada, magari con un po’ di fatica, quasi fisioterapia, ma con una soddisfazione di guida impagabile. Insomma, fatevi un bel giro magari in Valtrebbia con i vostri eccellenti tester e fateci sapere cosa ne pensate, non possiamo vivere di decimi di secondo al giro e di staccate al limite dell’ABS.

Gian Arata - Orero (GE)

Caro Gian, restiamo dell’idea che supersportive da oltre 200 CV possano essere godute pienamente solo in circuito. Motociclismo ha sempre avuto un’attenzione particolare per la sicurezza e, visto anche il ruolo “istituzionale” che ricopre da più di cent’anni, deve incentivare l’uso di certe moto in ambienti il più possibile sicuri e controllati, esattamente come avviene per le moto da cross.

Resta tuttavia il nostro massimo rispetto per chi non può permettersi una pistata al mese e ama godersi la propria sportiva anche su strada (ma con prudenza!).

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