Dal 2019, il tre cilindri di 765 cc sviluppato da Triumph per la famiglia Street Triple è il “cuore” delle Moto2. In questi quattro anni di gare, la Casa ha raccolto dai piloti un sacco di feedback e utilizzato questa mole di dati per migliorare il propulsore. Che, infatti, troviamo sulla Street Triple 2023 in una versione profondamente aggiornata del “triple”. I cornetti di aspirazione sono più corti e abbinati a condotti con sezione maggiore; ci sono nuove valvole e camme con alzata superiore; la camera di scoppio ha una forma diversa e, insieme ai nuovi pistoni, genera un rapporto di compressione di 13,25:1 (era di 12,5:1); è nuovo l’impianto di scarico, ora più “libero” e dotato di un solo catalizzatore; sono nuovi spinotti e bielle; sono stati rivisti gli ingranaggi di albero motore, frizione, contralbero.
Modificata anche la trasmissione. Complessivamente, al netto di una rapportatura finale molto più corta (passa da 16/46 a 15/48), la prima è più lunga dell’1%; seconda, terza, quarta, quinta e sesta sono più corte, rispettivamente, del 5%, 6%, 6%, 2% e 2%. Il nostro banco prova certifica il miglioramento rispetto al tre in linea della Street RS 2020 – 2022. Le performance sono migliori a tutti i regimi (il piccolo “buco” prima dei 4.000 giri/min è inavvertibile alla guida). La potenza massima rilevata all’albero passa da 123,9 CV a 11.900 giri/min a 127,6 CV a 12.250 giri/min; la coppia massima all’albero passa da 80,5 Nm a 9.100 giri/min a 82,2 Nm a 9.400 giri/min.