La V100 Mandello è una moto interessante sotto molti punti di vista. Propone per esempio un concetto innovativo di moto, a metà tra nuda e crossover. È la prima al mondo con aerodinamica adattiva. Dal lato tecnico, è rilevante soprattutto per via del motore, il primo bicilindrico Guzzi completamente nuovo che si veda da molto tempo a questo parte. Alla guida si percepisce subito un salto in avanti netto rispetto allo storico twin raffreddato ad aria e olio, e questa grande differenza di performance si riscontra al banco prova. Abbiamo messo a confronto le curve della V100 Mandello con quelle della V85 TT, una sfida virtuale tra il nuovo volto dei propulsori Guzzi e l’ultima evoluzione degli storici twin raffreddati ad aria e olio. Si nota per prima una grande disparità di puro vigore, giustificata solo in parte dalla cilindrata differente (1.042 cc per la Mandello, 853 cc per la TT). La V100 ha 105 CV “veri” alla ruota e la V85 ben 37 in meno. Si parla quindi del 56% di potenza in più con un vantaggio di cubatura del 22%. Non solo, il nuovo motore ha un range di erogazione più ampio. Accetta la piena apertura del gas a 1.800 giri/min come il twin della TT, salvo poi disporre di quasi 1.500 giri/min in più prima dell’intervento del limitatore, regolato a 9.400 giri/min. L’andamento della curva di coppia parla di un carattere più sportivo. Il bicilindrico della V85 si mantiene su valori vicini a quelli di picco tra 4.000 e 6.500 giri/min; quello della V100 invece cambia passo dopo 5.000 giri/min ed esprime il meglio di sé agli alti.
