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Comparativa sportive 2012: la Yamaha YZF-R1 a Monza (video on board)

Bellissima livrea anniversario e un sound che rapisce. Raffinata nelle dotazioni, la R1 MY 2012 ha anche il controllo di trazione. Ma il tiro ai medi e la ciclistica equilibrata non compensano i CV mancanti e la maneggevolezza migliorabile

Comparativa sportive 2012: la yamaha yzf-r1 a monza (video on board)

La R1 è affascinante, ha un motore esclusivo e raffinato tecnicamente (big bang), ha il nuovo controllo di trazione (regolabile in corsa ed efficace), ha sospensioni che controllano bene l’esuberanza di una moto che ha pur sempre quasi 161 CV alla ruota (che però sono quasi 20 meno della migliore delle rivali…), è una delle sportive più confortevoli e il suo motore ha un tiro ai medi davvero gustoso.

Ma la classifica della comparativa parla chiaro: la Yamaha è inesorabilmente ultima, sia nei tempi in pista che nei giudizi dei tester. Nei tempi fatti registrare dal pilota B (tester veloce, mentre il pilota A è un professionista), però, almeno riesce a mettersi dietro la Suzuki. Inoltre la differenza in termini cronometrici tra pilota A e B non è clamorosa: con tutte le altre moto si attesta su circa due secondi, mentre con la R1 è contenuta in 8 decimi. Significa che per un pilota professionista non è il massimo, ma un amatore veloce non manca certo di divertirsi in pista.

La R1 sconta un motore con una schiena ottima ma in generale meno performante rispetto quelli delle rivali, oltretutto con un’erogazione leggermente sporcata dall’on/off alla ripresa del gas in uscita di curva. Anche la ciclistica non è male, specie il posteriore, ma è nei cambi di direzione a gas chiuso che si avverte un’evidente inerzia: l’avantreno poco comunicativo fa riperdere i decimi guadagnati in staccata dopo rettilinei in affanno e l’azione si rallenta inevitabilmente.

La prova comparativa completa è su Motociclismo di maggio, qui il video on board di un giro a Monza commentato curva per curva


 

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