Dimensioni diverse stessa filosofia. Sono alla moda e offrono grande agilità.
Le scrambler
La leggerezza, l'essenzialità e la
facilità d’uso per
affrontare la routine quotidiana, ma anche vendute perchè sono
di
moda. Le scrambler derivano da una filosofia nata nel Regno Unito negli
anni Sessanta che trova oggi fedele interpretazione nella neonata BMW G
650 X Country, nella snella Yamaha Tricker 250 e nella piccola Rieju Tango
125.
Come sono
Non concorrenti, ma sorelle con ambizioni differenti.
Le due
moto di cilindrata minore si assomigliano, sia come aspetto, sia come
concezione. La Tricker 250, in listino da due anni, nonostante il discreto
successo di vendite, da gennaio 2007 non è più importata in Italia, ma
rimane in listino fino ad esaurimento scorte. Linea essenziale,
ma grintosa, indubbiamente ripresa dalle moto da alpinismo e
buona cura dei particolari estetici, che pecca nella sturmentazione,
priva di contagiri e spia riserva e olio, risultando eccessivamente
scarna anche per una moto così minimalista. Molto simile la piccola
di casa Rieju che riprende le linee guida della nipponica per rivisitarle
personalmente, con minor attenzione per gli accoppiamenti delle
plastiche.
Sorprende positivamente la presenza di una moderna e completa strumentazione
a cristalli liquidi, in cui sono integrati contagiri, tachimetro,
contachilometri
parziale e totale con comando al manubrio più tutte le spie necessarie.
G 650 X Country è la new entry monocilindrica della Casa bavarese.
L’aspetto decisamente più serio, la precisione teutonica nelle
linee e nei colori e l’attenzione per i particolari rendono subito
l’idea
essere di fronte ad un prodotto destinato ad un mercato differente.
Differenze
L’unica ad offrire la possibilità di avviamento a
pedale, il desueto,
ma sempre utile kick-start, è la Tango ed il Rotax di
652 cc
della X Country è il solo delle tre ad iniezione.
In città
L’agilità è una caratteristica stampata nel DNA di queste moto, ma
in
territorio urbano Rieju e Yamaha si trovano sicuramente più a loro agio
della “cugina” bavarese. La Tricker e la
Tango sono molto
simili come linea e vocazione, vantano una posizione di guida molto
“fuoristradistica”, anche se la ottavo di litro si
guadagna una
nota di demerito riguardo alla qualità della sella: rastremata nelle
dimensioni e rigida nell imbottitura non fa venire voglia di affrontare
spostamenti che superino la mezz’ora di guida. Nel traffico la Tango
125 dissimula il deficit di prestazioni grazie alle spiccate doti di
maneggevolezza
e ad un angolo di sterzo quasi trialistico. Le sospensioni della spagnola
si comportano bene, assorbendo ogni tipo di asperità stradale, mentre la
forcella di Yamaha è eccessivamente morbida e sfrenata nell’idraulica
nell’uso stradale, certamente più indicata invece per terreni
accidentati.
BMW mette in mostra una sella comoda e ben imbottita, ma un pò
troppo larga nella zona di giunzione col serbatoio, così da costringere
i più bassi di 175 cm a spostarsi per appoggiare un solo piede a terra.
Fuori città
Fuori dalla città la X Country si dimostra la più disinvolta del trio:
non solo merito del vantaggio di cilindrata e potenza, ma anche della
filosofia
progettuale indirizzata più all’asfalto che al fuoristrada.
Sospensioni
poco più rigide delle altre due, manubrio alto e largo, la G 650 è maneggevole
sulle strade tortuose e regala una sincera stabilità nei tratti più veloci.
La posizione in sella è rilassante e concede tutta la sensibilità e il
controllo necessari a macinare chilometri. Se la strada e i limiti lo concedono,
tirare il collo al monocilindrico BMW è un vero piacere.
Fuoristrada
La Tricker da il meglio di sé su terreni non troppo acidentati.
Intendiamoci:
la X Country e la Tango sanno fare altrettanto, ma con
maggiori
sforzi. La prima per il peso nettamente superiore e le gomme troppo
stradali, la seconda per la evidente inferiorità del propulsore.
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