Mezzi bagnati e con la prospettiva di un giro panoramico quantomento rovinato ci rendiamo conto che, in fondo, ci stiamo godendo questi luoghi come non mai. Il cielo minaccioso è una cornice perfetta per questi monti selvaggi, dove lupi e orsi, ci dicono le nostre guide, abbondano. Nelle soste ci godiamo un silenzio al quale purtroppo non siamo abituati. E ci prendiamo un po' di tempo per parlare con le pochissime persone che incontriamo. Senza capire alcuna parola, ovviamente, e tuttavia certi di esserci detti qualcosa: è stato un piacere incontrarci qui, in questo posto così diverso da casa - non solo per l'aspetto. Nell'ultimo paese prima di lasciare l'asfalto alcuni poliziotti dai modi gentili ci danno due dritte su come raggiungere il Tribor, il passo dove siamo diretti, e ci avvisano che le condizioni della strada (sterrata) sono tutt'altro che buone. Ci troviamo a risalire il fianco di un monte su un fondo di ciottoli, buche, erba (bagnata) e fango. Non esattamente i compagni migliori di moto come queste, che per motivi di peso elevato e gomme stradali preferiscono l'asciutto. Tuttavia, chi in modo disinvolto - i nostri tester fuoristradisti - chi con qualche difficoltà in più - gli "stradisti" - riusciamo a percorrere parecchi chilometri. Inevitabile qualche scivolata; ma due cose sono chiare: non c'è una moto che non riesca a superare i tratti più impervi (forse la più in difficoltà è Honda), e ce ne sono tre che svettano. Parliamo di Yamaha, BMW e KTM. La Super Ténéré, come giustamente sottolinea qualcuno del Test Team, merita il nome che porta sul serbatoio. In piedi si guida benissimo grazie ad una triangolazione sella-pedane-manubrio azzeccata, ha un ottimo bilanciamento e un'erogazione dolce che aiuta. Laddove con alcune moto ti senti insicuro con lei sembra di passare su asfalto. Che è un po' anche l'arma della GS: grande capacità di digerire il terreno che passa sotto le sue ruote, pesi distribuiti in modo da avere un rassicurante equilibrio. Capisci quanto sia valida quando provi a rifare uno stesso tratto con una delle moto meno convincenti in fuoristrada: con lei si fa letteralmente la metà della fatica. La Super Adventure è una Kappa in tutto e per tutto. Metti la modalità off-road e hai sospensioni che lavorano alla grande e un ABS e un controllo di trazione che ti lasciano divertire. Oppure se sei un manico disattivi tutto, e comunque hai tra le mani una moto che rimane sincera e gestibile. Grazie al fuoristrada, oggi queste tre si sono fatte... strada nel cuore dei tester. Che il quadro inizi a delinearsi? A pomeriggio inoltrato lasciamo il Tribor, per raggiungere solo col buio Ohrid, nella zona dei laghi - la parte sud occidentale della Macedonia. Anche il tratto asfaltato è stato molto bello, alla fine. E pensare che la giornata era iniziata male...
PS: alcuni lettori ci hanno segnalato un errore nell'articolo relativo al secondo giorno, dove dicevamo che Honda è l'unica senza cruise control. Non è l'unica: ne è sprovvista anche Moto Guzzi.
Vi terremo aggiornati online - qui sul sito e sulla nostra pagina Facebook - sugli sviluppi della prova, che terminerà venerdì 12, e già vi diamo appuntamento in edicola a fine giugno per tutti gli approfondimenti del caso e per il film dell’evento. Intanto diteci la vostra su questa attesissima comparativa maxienduro.
COMPARATIVA MAXIEDURO 2015