Le borse di cui vi stiamo parlando sono universali, quindi si possono fissare su qualunque tipo di moto, portapacchi o anche solamente sulla sella passeggero. Hanno in dotazione cinghie o elastici, più o meno facili da ancorare a un appiglio qualsiasi. Su questo punto bisogna prestare attenzione. Noi abbiamo molta esperienza in merito, e sappiamo bene che un bagaglio apparentemente ben fissato, col passare dei chilometri, può tendere ad allentarsi. Il punto da tenere a mente è che il bagaglio all’interno della borsa, tende a muoversi, si schiaccia in corrispondenza delle cinghie di fissaggio, e può variare il suo volume. Ci troviamo spesso con una borsa allentata, anche se le cinghie sono rimaste nella posizione in cui le avevamo serrate. In fuoristrada, ovviamente, questo aspetto è accentuato dai sobbalzi della moto; ci è capitato di trovarci con una borsa completamente strizzata al centro delle cinghie elastiche, mentre le estremità svolazzano al vento come le orecchie di un segugio. Il consiglio è di comprimere sempre il più possibile il bagaglio, lasciandogli poca aria e possibilità di movimento. Anche il tipo di cinghia può fare la differenza: quelle elastiche si adattano meglio al possibile cambiamento di forma della borsa durante il viaggio. Ma se, ad esempio, preleviamo un oggetto dalla sacca, riducendone il volume di molto, le cinghie rigide possiamo regolarle al volo, gli elastici semplici andranno avvolti in modo diverso, per risultare più corti. In ogni caso, serrate per bene le cinghie di fissaggio e, se non avete esperienza, controllate il bagaglio una volta in più durante il viaggio. Considerate che aprire e chiudere questi borsoni non è immediato come con un bauletto, quindi se viaggiamo con anche le valige laterali, la soluzione più pratica è tenere nel nostro tubo stagno le cose che utilizziamo la sera, a moto ferma. Abbigliamento di ricambio o tenda-materassino-saccoletto. Sganciamo la borsa al volo e la possiamo trasportare comodamente in hotel o in campeggio, con tanto di cinghia a tracolla.