Le borse stagne morbide, che si fissano sulla sella del passeggero oppure sul portapacchi, sono per lo più piuttosto spartane (anche se ce n'è qualcuna ben dotata di accessori), ma sono comode, universali e non richiedono attrezzature particolari per essere montate sulla moto. In tutti i casi il cuore della borsa è una capiente sacca realizzata con materiale stagno e chiusura a ribalta (o “roll-up”), costituita da due lembi che si arrotolano su se stessi.
Per garantire l'impermeabilità si devono contare tre giri (tutti i marchi indicano questa regola), poi il "rotolo" si blocca con cinghie regolabili dotate di fibbie a scatto. Se abbiamo poco bagaglio possiamo fare qualche giro in più per ridurre il volume della borsa che, essendo inutilmente vuota, potrebbe creare qualche difficoltà nel fissaggio; se, al contrario, dobbiamo trasportare qualcosa di molto ingombrante, possiamo avvolgere i bordi anche una volta sola, ma in questo caso la tenuta all’acqua non è garantita.
In questo test abbiamo preso in esame dieci borse delle Case più importanti, concentrandoci sui modelli con apertura longitudinale e capienza di 40 litri (o non troppo superiori). Tutte queste hanno la stessa struttura, chiusura e sono realizzate sulla base di tessuto poliestere e PVC per l'impermeabilizzazione. Ci sono alcune differenze nella dotazione, come il numero di tasche esterne e interne, gli anelli e gli occhielli per fissare cinghie e oggetti, la tracolla, la possibilità di trasformarsi in uno zaino. Cambia, infine, anche il sistema di aggancio alla moto proposto, alcuni sono semplici e rapidi; altri un po’ più macchinosi.
Montaggio
Non tutti i sistemi di aggancio proposti sono comodi o stabili. Il consiglio che possiamo dare è di individuare semplicemente quello che è più adattabile alla propria moto e usarlo per la vostra borsa, anche se non è lo stesso proposto dalla casa. Occorre sempre tener conto che col passare dei chilometri anche un bagaglio ben fissato si può allentare, perché gli oggetti nella borsa tendono ad adattarsi, schiacciandosi in corrispondenza delle cinghie di fissaggio. In fuoristrada questo aspetto è accentuato dai sobbalzi dovuti al fondo sconnesso; il consiglio è di comprimere il più possibile il bagaglio. Un sistema di fissaggio molto comodo, e che si adatta a un contenuto assestamento interno del bagaglio è offerto dalle cinghie elastiche, quelle specialistiche per le moto oppure anche quelle classiche che troviamo nei negozi di auto.
Bello e brutto
Questo tipo di borsa ha molti vantaggi: è economica, leggera, universale, capiente, mantiene i bagagli asciutti e puliti in ogni condizione meteo e si può adattare il volume a seconda delle esigenze. È quindi più funzionale di un bauletto rigido di plastica o di alluminio, che è più costoso, influisce sulla dinamica della moto perché posizionato in alto e pesa tra i 4 e i 7 kg (riducendo ciò che si può trasportare, visto che il portapacchi delle moto ha un limite di carico che a volte è inferiore ai 15 kg).
Per contro aprire e chiudere questi borsoni non è immediato come con un bauletto, quindi se viaggiamo con anche le valige laterali, la soluzione più pratica è tenere nel nostro tubo stagno solo le cose che utilizziamo alla sera. Essendo poi dei sacchi molto capienti senza scomparti, a parte qualche tasca, non è facile organizzare il bagaglio in modo razionale, ma tutto sarà mescolato e di difficile individuazione.
Per risolvere questo problema il consiglio è di utilizzare una serie di semplici sacche più piccole nelle quali riporre in modo più ordinato gli oggetti che vogliamo trovare subito appena apriamo la borsa o proteggere perché delicati. Infine occorrerà sempre raccogliere le cinghie per non lasciarle incustodite sulla moto, tirar fuori la tracolla o gli spallacci, operazioni rapide ma supplementari.