Vernici, adesivi e trattamenti sulle visiere sono molto sensibili agli agenti chimici ma, soprattutto, va sempre preservata l’integrità della calotta in polistirolo che non tollera niente che non sia acqua tiepida e, al massimo, sapone neutro. Lo stesso vale per il lavaggio degli interni:
si consigliano spugne morbide imbevute d’acqua e sapone da bucato, oppure il getto della doccia. È opportuno staccare sempre la visiera dal casco e pulirla a mani nude, insaponate, risciacquandola con acqua fredda. Se moscerini, resine o catrame sono incollati non abbiate fretta: lasciate inumidire tutto per un po’ (magari mentre si lava il resto) e ripetete il lavaggio: tutto verrà via meglio e senza fatica. Molto utili i panni in microfibra, da usare asciutti per lucidare l’esterno del casco o umidi in sostituzione del detergente. Ber Racing (Arai) in anni di service center itineranti lungo le piste ha raccolto diversi componenti plastici o visiere macchiati dai solventi che si trovano nei detergenti o presenti come propellenti ed ha selezionato solo il Liqui Moly Racing Helmet Cleaner come rimedio di pulizia alternativo al metodo tradizionale. GIVI suggerisce l’impiego del
Febreze come igienizzante ed antiodorante per l’interno del casco; Nolan, Shoei, Arai, AGV e, ancora, GIVI consigliano il lavaggio tradizionale, a immersione e risciacquo a mano, come il miglior modo di mantenere pulito il casco, senza, però, esagerare, ovvero dosando gli interventi.
Per asciugare il casco le Case consigliano di appenderlo per il cinturino: l’acqua evapora più rapidamente dall’interno della calotta e le imbottiture (non rimuovibili) rimangono in forma anche se zuppe. Il caldo diretto del sole o di un calorifero danneggiano molto l’interno in polistirolo, occorre pazienza (1-2 giorni), un luogo ventilato e temperatura ambiente.