Statistiche web

Pulire l'abbigliamento in 10 mosse

Abbiamo compilato un decalogo della manutenzione dell’abbigliamento in tessuto non precludendoci nulla: dalla lavatrice, utile per chi non ha tempo e voglia di lavare a mano, al ferro da stiro, che ha la capacità di riattivare le proprietà di idrorepellenza; dagli accorgimenti per conservare le qualità delle membrane alle dritte per prendersi cura dei capi che integrano l'airbag

1/4

In vista della bella stagione e dei tanti chilometri che passeremo in sella abbiamo stilato un manuale su come mantenere "in forma" il nostro guardaroba, concentrandoci per ora sui capi in tessuto. Per farlo abbiamo chiesto un supporto tecnico da parte di Gore Italia e delle più importanti aziende produttrici di abbigliamento tecnico. Il risultato è una "via di mezzo" fra ciò che è meglio fare per salvaguardare le prestazioni dell'indumento e la nostra comodità, in termini di tempo e di strumenti a disposizione.

ANCHE IN LAVATRICE

Per pulire gran parte dell’abbigliamento da moto in tessuto meglio sarebbe affidarsi al lavaggio a mano ma è faticoso e richiede tempo per cui si può ripiegare sulla lavatrice, purché si rispettino alcune regole fondamentali: usare acqua fredda (max 30°), centrifugare a bassa velocità o, meglio, non centrifugare affatto, impiegare detersivo antibatterico e specifico per capi sportivi, evitare di usare l’ammorbidente, chiudere tutti i velcri e bottoni (se si aprono danneggiano il capo o si incastrano nel cestello). Fare attenzione con i capi che presentano inserti chiari che si potrebbero sporcare con lo sfregamento. Evitare assolutamente di mettere in lavatrice la fodera trapuntata perché si schiaccia e riduce la coibenza.

EVITARE L’ACQUA BOLLENTE
Le etichette dei capi di abbigliamento riportano dei pittogrammi unificati per il mercato europeo. Il più importante è quello che indica la temperatura consigliata come massima per il lavaggio, espressa in gradi centigradi per l’Europa continentale. Logicamente, lavare a temperature inferiori se si ottiene lo stesso risultato fa risparmiare energia e, con i moderni detersivi, non è detto che l’alta temperatura sia sempre legata a migliore pulizia. Nel caso in cui l’abbigliamento risulti molto sporco, sconsigliamo di ricorrere a temperature di lavaggio elevate, allungare i tempi o usare il prelavaggio.

ADDIO MOSCERINI!
È possibile rimuoverli facilmente stendendo l’abbigliamento e coprendo le zone interessate con asciugamani preinzuppati in una soluzione di acqua tiepida e lo stesso detersivo che si userà poi per il lavaggio: una notte in relax lavorerà al nostro posto.

L’ETICHETTA CI DÀ UNA MANO
Normalmente un triangolo con una croce indica che non è possibile il candeggio, il cerchio con indicazioni (o con una croce) fornisce informazioni su come deve essere effettuato l’eventuale lavaggio a secco, in tintoria. Quasi sempre la spirale, anch’essa con una croce, indica che non va centrifugato. Come ultime due note la bacinella con una croce e/o la P sottolineata indicano il divieto di lavaggio con acqua; per tutti i capi tecnici, invece, ricordate di non utilizzare l’ammorbidente in quanto tende ad inibire alcune proprietà di tessuti speciali come l’idrorepellenza o gli effetti antibatterici.

CONTRO IL NEMICO UNTO
Per sconfiggerlo suggeriamo di stendere uno strato di sapone di Marsiglia sulla superficie bagnata, poi la solita notte di attesa farà il resto. Se l’unto è particolarmente aggressivo, sostituite il sapone con poco detersivo liquido per piatti, puro. La soluzione più spiccia e spesso sicura è, però, quella dell’ammollo in lavatrice: accendete la lavatrice la sera e, dopo che ha ben caricato l’acqua e mescolato i capi con il detersivo, mettetela in pausa fino al mattino successivo. L’acqua ed il detersivo rimuoveranno gran parte dello sporco senza per questo dover agitare meccanicamente i capi.

ASCIUGATRICE Sì O NO?

È importante asciugare o stirare i capi di abbigliamento dopo il lavaggio, poiché il calore riattiva il trattamento idrorepellente (DWR) a lunga durata. Qualche azienda dissuade dall’usare l’asciugatrice (e raccomanda di esporre il capo all’aria), Gore non lo sconsiglia. Secondo noi si rischia di compromettere le qualità degli indumenti, specie se non sono di eccelsa qualità.

ANCHE IL FERRO È CONCESSO

Con i capi in tessuto si può usare un ferro da stiro a vapore a media temperatura, posizionando una salvietta o un panno sul capo di abbigliamento. Non serve stirare l’abbigliamento finché non è completamente asciutto. Evitare di stirare sopra serigrafie, transfert, reflex, etichette di gomma.

COME RIPRISTINARE L’IDROREPELLENZA

Quando le gocce d’acqua non scivolano via ma si fermano sul tessuto esterno nonostante il vostro capo di abbigliamento sia stato lavato e passato nell’asciugatrice, significa che il trattamento idrorepellente si è esaurito. Per ripristinarlo basterà seguire le istruzioni fornite dal produttore. Gore, per esempio, consiglia di applicare un apposito spray idrorepellente per tessuti esterni, disponibile presso il vostro negoziante di fiducia.

LA MEMBRANA SI PUÒ DETERGERE?

Quando la membrana è sporca di smog riduce la traspirazione, per pulirla sia nel caso in cui sia attaccata al capo in cucitura o sia collegata al capo le modalità di lavaggio sono uguali: lasciare il capo in ammollo in acqua a 30 C° con sapone neutro, passare con una spazzola morbida per pulire lo sporco più ostinato, sciacquare, non strizzare, asciugare su un appendino lontano da luce diretta, infine stirare. Gore consiglia di lavare tranquillamente il capo in lavatrice a temperatura media (30/40° C), utilizzando un sapone liquido o in polvere, purché senza ammorbidente o cloro. Il lavaggio a secco, sempre secondo Gore, non danneggia la membrana ma occorre sempre seguire le istruzioni di manutenzione fornite dal produttore. Alcune aziende produttrici di abbigliamento invece lo sconsigliano.

CHE FARE COI CAPI CHE INTEGRANO L’AIRBAG?

Ogni costruttore di airbag dà istruzioni diverse. Alpinestras: all’interno dei sistemi Tech-Air® (elettronici) sono presenti degli elementi (sacca, centralina elettronica, microcariche esplosive e gas delle cartucce) che per motivi di sicurezza devono essere maneggiati da un tecnico specializzato. Ciò comporta l’impossibilità da parte dell’utente finale di intervenire personalmente per rimuovere tali parti al fine di lavare la struttura principale in tessuto. Per pulire quest’ultimo si può usare un panno inumidito con acqua. Non devono essere usati solventi o detergenti chimici, in quanto possono compromettere l’integrità del sistema airbag. In nessun caso l’indumento deve essere lavato in lavatrice, immerso in acqua, messo in asciugatrice e stirato. Dainese per la sua Smart Jacket (sistema elettronico) suggerisce di pulire strofinando con un panno umido, vanno bene acqua e una soluzione saponosa neutra priva di ammorbidente. MOTOAIRBAG (sistema meccanico) ha 3 modalità tutte senza smontare il sistema airbag (evitando che l’utente possa reinserirlo in maniera errata): strofinare con panno umido la parte sporca e lasciare asciugare (modalità soft); appendere il capo su un appendino, bagnarlo tutto con acqua + sapone neutro soprattutto le parti sporche. Lasciarlo asciugare, sempre sull’appendino (modalità medium); spedire il capo in azienda dove viene smontato della parte airbag, lavato asciugato e riassemblato della parte airbag (modalità total; tempo tecnico 48/52 ore; 35€).

1/3
© RIPRODUZIONE RISERVATA