Il layout della ciclistica ricalca quello della S 1000 RR. Le due moto, in particolare, condividono telaio (doppio trave in alluminio che sfrutta il motore come elemento stressato) e telaietto (traliccio di tubi in alluminio). BMW ha lavorato con l’obiettivo di migliorare guidabilità, feeling e performance. Le sospensioni sono tradizionali, meccaniche. La forcella è Marzocchi, ha steli di 45 mm di diametro ed è completamente regolabile. È collegata al telaio attraverso nuove piastre di sterzo, in alluminio, anodizzate, 20 g più leggere di quelle della S 1000 RR e differenti nell’offset (da 29,5 mm a 26,5 mm). Il monoammortizzatore, anche lui Marzocchi, è stato completamente rivisto insieme al cinematismo attraverso il quale lavora. Il rapporto tra escursione ruota e corsa cambia da 1,63:1 a 1,97:1. C’è una nuova molla che ha costante elastica di 100 N/mm ed è stata introdotta la regolazione dell’interasse su 7 posizioni, con step di 1 mm. Nuovo anche il forcellone, un doppio braccio in alluminio con capriata di rinforzo inferiore con interasse di 618,3 mm (606,6 mm quello della S 1000 RR). L’altezza del pivot è regolabile su cinque posizioni con step di 1 mm: +2, +1, 0, -1, -2. La S-RR offre tre posizioni: +2, 0, -2. A seguito di tutte queste differenze le quote principali variano come segue. L’inclinazione del cannotto di sterzo cresce da 23,1° a 23,6°, l’avancorsa aumenta da 93,9 mm a 99,8 mm e l’interasse passa da 1.441 mm a 1.457 mm. Sono di serie i cerchi in carbonio (1,7 kg più leggeri rispetto ai cerchi in alluminio di serie sulla S 1000 RR, a vantaggio di agilità ed efficacia in frenata e accelerazione) e la batteria al litio (pesa 1,3 kg). L’impianto frenante sfrutta nuove pinze, anodizzate in blu e marchiate con logo M. Quelle anteriori, fissate su nuovi piedini, sono sviluppate da BMW in collaborazione con Nissin sulla base dell’esperienza fatta dalle due Case nel Mondiale SBK. Promettono maggior potenza frenante, resistenza alla fatica, e modulabilità. Sono monoblocco, a quattro pistoncini, e pesano ognuna 60 g meno di quelle della S 1000 RR. Rivisto anche l’andamento tubazioni (per un risparmio di 30 g). I dischi hanno lo stesso diametro di quelli della S 1000 RR ma sono più spessi: 5 mm contro 4,5 mm. Hanno flangia in alluminio. La pinza posteriore, a due pistoncini, ha un fissaggio studiato per velocizzare le operazioni di cambio gomma. La M 1000 RR pesa, a vuoto, 185,1 kg con una ripartizione dei pesi sbilanciata sull’asse anteriore per il 53,7% (dati rilevati dal nostro centro prove). La S 1000 RR nella configurazione più leggera pesa 187,4 kg col 53,5% del peso sull’asse anteriore.