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MotoAmerica 2016: al VIR bene le Yamaha, Corti ancora primo

Claudio Corti e l'Aprilia si confermano il binomio da battere nella categoria STK 1000 del massimo campionato americano per moto derivate di serie, mantenendo la leadership della classe malgrado un problema elettronico rovini gara 2. In SBK si alternano alla vittoria Hayes e Beaubier, su Yamaha. La Casa di Iwata domina anche in Supersport con la doppietta di un grande Garrett Gerloff al Virginia International Raceway

Yamaha domina, Corti a corrente alternata ma sempre al comando della STK1000

Dopo le gare di Austin, Road Atlanta e New Jersey, il quarto appuntamento dei campionati a stelle e strisce è andato in scena al VIR (Virginia International Raceway). Nelle gare della Superbike, in cui corrono anche i piloti della categoria Superstock 1000 ma con classifiche separate, hanno dominato le Yamaha di Hayes e Beaubier; non male anche le Suzuki di Roger Hayden e Toni Elias, che si spartiscono il gradino più basso del podio. Vediamo come sono andate le due gare, che hanno tra l'altro confermato al top della classe Stock1000 il nostro Claudio Corti, che vince ancora.

Gara 1
La vittoria va a Josh Hayes. Il pilota Yamaha confeziona un’ottima gara e taglia il traguardo in testa dopo aver lottato con un ottimo Roger Hayden su Suzuki. Il pilota del Team Yoshimura vede la bandiera a scacchi con soli 0”307 di ritardo dal primo. Ottima prova anche per Toni Elias che, seppur staccato dai primi due di più di 8”, guadagna il podio e porta a casa punti importanti. Ricordiamo che Toni aveva vinto alla grande le prime tre gare della stagione, incappando poi in ritiri in Gara 2 a Road Atlanta e in Gara 1 in New Jersey (dove aveva collezionato solo un mesto 12° posto in Gara 2). Al quarto posto chiude il compagno di squadra di Hayes, Cameron Beaubier. Questi, in affanno rispetto ai piloti saliti sul podio, chiude con un ritardo di quasi 20” il quartetto formato dai piloti dei più forti team Yamaha e Suzuki.

A pochi secondi di distacco dall’ultimo pilota del quartetto di testa esalta la prestazione della prima STK1000 al traguardo, quella di Claudio Corti. Il sogno americano per il pilota comasco continua e Claudio chiude gara uno al primo posto della sua categoria. Per Corti e Aprilia HSBK si tratta dell'ennesimo ottimo risultato, che permette di continuare a puntare in alto in ottica campionato. Claudio Corti si trova infatti al primo posto nella classe Superstock 1000 con un vantaggio di 9 punti su Bobby Fong. In Gara 1 è proprio Fong a chiudere al secondo posto di classe (sesto nella classifica assoluta). A completare la top ten della classifica assoluta di Gara 1 troviamo Knapp, Gillim, Lewis e Wyman. Da segnalare, infine, la caduta di Herrin a causa di un contatto con Hayden. Herrin perde in questo modo punti importanti in ottica del campionato dove corre nella classe Superstock 1000; una caduta ancor più amara dato che uno fra i diretti rivali è Corti, il quale rafforza così il vantaggio in classifica.

Gara 2
La seconda gara vede rimescolarsi le carte per quanto riguarda le prima quattro posizioni all’arrivo, fatto salvo per la terza, conquistata anche stavolta da Toni Elias. Il più veloce in Gara 2 è Beaubier che chiude la gara dopo una bella battaglia con il compagno di team Hayes, battuto per soli 0”151 al traguardo. Poco dopo la coppia di testa vede la bandiera a scacchi Toni Elias, a 2”003 da Beaubier. Quarto posto per l’altra Suzuki, quella di Roger Hayden, che non riesce a tenere il ritmo dei primi tre e chiude la sua gara in Virginia con un ritardo di 13”261.

Ecco quanto ha dichiarato Cameron Beaubier alla fine della gara: “Avevo bisogno di riscattarmi dopo il quarto posto ottenuto in gara 1, dove avevo commesso qualche errore di troppo. È stato davvero bello tornare sul gradino più alto del podio e ho spinto davvero al massimo per ottenere questa vittoria; sapevo che gli altri piloti alle mie spalle avrebbero dato il tutto e per tutto. Sono soddisfatto a metà per il week end, avrei potuto fare meglio nella prima gara e guadagnare punti importanti ma le corse sono così, cercherò di fare del mio meglio al prossimo appuntamento.”

Queste le dichiarazioni di Hayes al termine del week end di gara: “Il fine settimana qui in Virginia è stato piuttosto difficile e la pista è tecnica e difficile, mette a dura prova il fisico. Sono molto felice di aver vinto in gara 1 e il primo posto vale ancor di più avendo visto anche gli altri piloti essere competitivi. Fortunatamente sono riuscito a essere sempre lucido e a non commettere errori come hanno fatto altri. Chi più mi ha impensierito è stato Roger Hayden, mi era molto vicino e sapevo che avrebbe tentato un attacco alla fine. Per fortuna ho tagliato io per primo il traguardo. In gara 2 è successo qualcosa di davvero emozionante, eravamo tutti vicinissimi e stavo tallonando Beaubier, speravo di riuscire superarlo proprio sulla linea del traguardo ma ha vinto lui per un soffio. Gli faccio i miei complimenti e mi godo questi due podi fantastici”.

Per la categoria SuperStock1000 il primo al traguardo è Eslick, 5° assoluto seguito ancora una volta da Fong. Purtroppo il nostro connazionale, Claudio Corti, termina la gara in dodicesima posizione assoluta (7° in STK1000) rallentato da problemi di natura elettronica sulla sua Aprilia RSV4. Il pilota comasco, finito in fondo al gruppo, ha ripreso a spingere al massimo non appena la moto glielo ha permesso nuovamente, rimontando diverse posizioni. Dopo Gara 2 al VIR, Corti è sempre al comando della classifica della STK1000, ma il suo vantaggio si riduce a 9 punti su Fong. In più, anche Herrin si rifà sotto, portandosi a 27 punti di distacco contro i 34 chye aveva dopo Gara 1. 
A completare la top ten assoluta, alle spalle di Fong si sono piazzati Herrin, Gillim, Anthony e Wyman.

Queste le parole di Cludio Corti al termine di gara 2: “Andava tutto bene, ero contento per la vittoria nella prima gara ma qualcosa è andato storto. L’elettronica della moto mi ha abbandonato e sono precipitato in coda al resto del gruppo. Dall’ultima posizione non è stato facile ma non appena la moto ha ricominciato ad andare bene ho fatto il possibile per recuperare e alla fine ho portato a casa punti importanti in ottica del campionato. Sono soddisfatto, senza il problema tecnico avrei fatto sicuramente meglio”.

Il prossimo appuntamento del Campionato MotoAmerica farà tappa nel Wisconsin, ad Elkhart Lake, nel week end del 4 - 5 giugno.

Virginia International Raceway 2016: SUPERSPORT

A vincere entrambe le gare della categoria Supersport è Garrett Gerloff; l’alfiere Yamaha si dimostra ancora una volta il pilota da battere rafforzando la sua leadership in classifica, ora ben salda con ben 29 punti di vantaggio sul secondo, Valentine De Bise.

Gara 1
In Gara 1 a farla da padrone è Garrett Gerloff, il pilota Yamaha chiude al primo posto facendo il vuoto alle sue spalle, fatto salvo per Petersen, secondo al traguardo, con un ritardo di 3”327. Il pilota Suzuki cerca di stare al passo del vincitore ma non può nulla contro il grande stato di forma del primo in classifica. Al terzo posto chiude Roberts che, seppur con un distacco di più di 17”, sale sul gradino più basso del podio e guadagna punti preziosi. La top ten è completata da Gilbert, Solis Jr., Wyman, Prince, Campbell, Debise e McFadden.

Gara 2
La seconda gara in programma per la classe Supersport vede trionfare ancora Garrett Gerloff, stavolta però il primo della classe deve tirare fuori i denti per portare a casa la prima posizione. Dal primo al traguardo al quinto, infatti, ci sono solo 1”258 di distacco e i primi quattro chiudono la gara al fotofinish dopo essersi dati battaglia per tutta la corsa. Alle spalle di Gerloff chiude Debise, il pilota Suzuki accumula un ritardo di soli 0”038 e migliora la scarsa prestazione ottenuta in Gara 1. Terzo al traguardo è Beach su Yamaha, con un ritardo di soli 0”242 e seguito da Petersen; anche quest’ultimo vicinissimo al gruppo di testa e in ritardo sulla linea d’arrivo di soli 0”292. A completare la top ten chiudono Roberts, Prince, Escalante, Aguilar e Mamola.

Queste le parole di Garrett Gerloff dopo la gara: “Ogni volta che passavo dal via dal mio box appariva il cartello che indicava il mio vantaggio sul secondo: era sempre zero! Questa è stata senza dubbio la cosa più difficile da gestire perché i piloti alle mie spalle erano davvero veloci e sapevo che avrebbero tentato il sorpasso in ogni occasione buona. Da un lato dovevo spingere al massimo, dall’altro sapevo di non dover correre dei rischi perché una caduta avrebbe gettato via la possibilità di portare a casa punti essenziali in vista del campionato. Ho saputo di aver vinto solo pochi secondi dopo il taglio del traguardo, non ne ero affatto certo. È stata una gara davvero emozionante e sono felicissimo per i risultati ottenuti”.

MotoAmerica 2016: classifica generale Superbike (assoluta)

MotoAmerica 2016: classifica generale Superstock 1000

MotoAmerica 2016: classifica generale Supersport

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