Il meteo poco clemente ha tolto parecchio tempo utile ai piloti e agli ingegneri: uno scroscio di pioggia nel primo pomeriggio ha trattenuto i piloti ai box per un paio d’ore, nell’attesa che la pista si asciugasse. Al ritorno in pista, Jorge Lorenzo è stato l’unico pilota ad abbattere con gomme dure la barriera di due minuti per addirittura più tornate, segnando il tempo più veloce dei tre giorni di test IRTA: 1’59”580.
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Il compagno di squadra, Valentino Rossi, nonostante abbia continuamente migliorato il suo tempo durante tutto l’arco della giornata, ha concluso a 9 decimi dal “Por fuera” (+0,976). A +1,303 secondi di distacco troviamo in terza posizione Marc Marquez, che finalmente riesce a segnare un tempo indicativo di un ritrovato feeling con la sua RC213V. Eccellente tempo di Cal Crutchlow (2’00”992) che si aggiudica la quarta posizione nella leaderboard di giornata davanti al collaudatore di lusso Ducati, Casey Stoner, più lento di solo 78 millesimi rispetto al britannico del Team LCR. Segue Dani Pedrosa in settima posizione (+1,581 da Lorenzo), che ha preceduto le tre Ducati di Petrucci (2’01”217), Iannone (2’01”223) e Redding (2’01”229) che hanno girato con tempi diversi di solo 6 millesimi tra loro. Chiude la top 10 Maverick Viñales con 1,664 secondi di distacco dalla vetta.
Da segnalare il rientro in pista di Loris Baz (
in seguito allo spaventoso incidente di ieri) e Eugene Laverty,
il quale era caduto durante il primo giorno di test: i due piloti hanno concluso rispettivamente 17° e 22°. Oggi è stata un’occasione per alcuni piloti di provare le nuove gomme “intermedie” portate da Michelin: si tratta di gomme a mescola morbida con intagli che ricordano molto le gomme sportive stradali. A proposito di Michelin: in seguito all’episodio di ieri capitato a Loris Baz, d’ora in poi tutti i team saranno obbligati a montare un sensore di pressione all’interno dei cerchioni.