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Arriva la revisione obbligatoria per i caschi!

L'unione Europea ha deciso: i caschi avranno una scadenza! La circolazione con un dispositivo “scaduto” (o privo dell’adesivo della revisione) prevede le stesse sanzioni della circolazione senza casco
1/7 Gli operatori della Motorizzazione controlleranno l’integrità della calotta, del cinturino e del dispositivo di chiusura, il corretto funzionamento della visiera e la data di produzione impressa sulla faccia interna del guscio, all’altezza della nuca.
L’Unione europea ha colpito ancora: i caschi avranno una scadenza e dopo sei anni dovranno essere sostituiti. A partire dal prossimo 1° giugno, in occasione della revisione, bisognerà portare insieme alla moto il proprio casco, per la verifica. Gli operatori della Motorizzazione Civile controlleranno l’integrità della calotta, del cinturino e del dispositivo di chiusura, il corretto funzionamento della visiera e la data di produzione impressa sulla faccia interna del guscio, all’altezza della nuca.

In occasione della revisione, se passerà tutti i test, sul casco verrà apposto un adesivo riportante la validità residua e il dispositivo potrà essere utilizzato per altri due anni. Alla revisione successiva (biennale), i caschi “scaduti” saranno resi inutilizzabili, ma lasciati al proprietario.
La direttiva 0401-2019 non impone costi per il controllo dei caschi, lasciando libertà agli Stati membri di imporre tariffe. In Italia, il Governo ha optato per l’introduzione di una tassa, per quanto moderata: 5 euro per il primo casco, 10 per ogni altro dispositivo oltre al primo.

La circolazione con un dispositivo “scaduto” (o privo dell’adesivo della revisione) prevede le stesse sanzioni della circolazione senza casco, cioè una multa da 81 a 326 euro, il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni (90 alla seconda infrazione) e la sottrazione di 5 punti patente.

Per quanto sia giusto sostituire periodicamente i dispositivi di protezione, a causa del deterioramento della calotta e del polistirolo interno, che tende a indurirsi perdendo progressivamente la capacità di assorbire gli urti, questa direttiva europea sembra più una ripicca contro l’Unione da parte del commissario uscente alla sicurezza dei trasporti, il britannico Frank I. S. Halibut, che una vera e propria necessità. Tanto più, visto che molto probabilmente il 1° giugno il Regno Unito non farà più parte dell’Unione europea e, al momento, la legislazione britannica non prevede alcun obbligo relativamente ai caschi.
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