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di Giorgio Sala
14 March 2022

Caro benzina, l'UNC chiede alla GdF "controlli a tappeto su distributori e società"

Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori chiede "controlli a tappeto" in tutti i distributori e società petrolifere in Italia da parte della Guardia di Finanza. Inoltre, chiede al ministro Cingolani di indagare sui fatti ma, soprattutto, viene richiesta una riduzione delle accise. I dettagli e le dichiarazioni di Massimiliano Dona

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Le contestazioni relative al caro benzina continuano. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, la media nazionale del gasolio supera di poco la benzina: il prezzo medio nazionale della benzina self service sale a 2,217 euro/litro, quello del diesel cresce a 2,220 euro/litro. "Il Governo mandi la Guardia di Finanza in tutte le società petrolifere e in tutti i distributori d'Italia, a tappeto, per bloccare le speculazioni in corso" chiede a gran voce Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Visto che il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha dichiarato sabato che il mercato specula e che siamo in presenza di una colossale truffa, occorre che il Governo compia gli atti conseguenti e mandi controlli delle forze dell'ordine per verificare chi, lungo la filiera, sta speculando. Abbiamo già chiesto di farlo anche all'Antitrust, nel nostro esposto, chiedendo all'Authority di avvalersi dell'ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e chiediamo di farlo anche alla Procura di Roma, che deve anche sentire il ministro Cingolani come persona informata sui fatti" aggiunge Dona, che conclude: "Bisogna bloccare immediatamente questi rialzi del tutto ingiustificati e per farlo serve anche una drastica riduzione delle accise. Se fosse irrisoria, infatti, non produrrebbe alcun effetto pratico sull'impennata dei prezzi"

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