Domenica 17 allo Stadio Tardini di Parma si sono sfidate la Nazionale Cantanti e la squadra Amici del SIC, per una partita a scopo benefico a favore della Fondazione Simoncelli, davanti a un pubblico “da stadio” (circa 11.240 persone). Hanno vinto gli “Amici” per 4 a 2. E grazie, hanno schierato una formazione imbattibile: Tony Cairoli l’ha fatta da padrone nei cross, Valentino Rossi, Loris Capirossi, Mattia Pasini e Franco Morbidelli hanno bruciato tutti in velocità, i comici Marco Bazzoni (BAZ 2.0) e Giovanni Vernia gelavano gli avversari con le loro freddure, Marco Materazzi gestiva le testate (cioè i media) e DJ Ringo li suonava tutti! Scherzi a parte, è stata una domenica di profonda amicizia e solidarietà (qui le foto) che ha portato a raccogliere 72.000 euro che andranno ad aggiungersi ai tanti ricavi (circa un milione e trecentomila euro, per il momento) delle manifestazioni precedenti. L’obiettivo è metterne insieme altri 500.000 euro per poter completare il progetto della costruzione di un centro per disabili a Coriano (RM), paese natale del SIC. La prossima iniziativa è legata a doppio filo alle moto, con la seconda edizione del SIC Supermoto Day.
NELLO STESSO MOMENTO C’ERA ANCHE RIDE FOR LIFE
Ma quello di Parma non è stato l’unico momento dedicato al sociale. Parallelamente alla partita si è svolta la quarta edizione del Ride for Life, questa volta sull’impianto South Milano di Ottobiano, in cui crossisti, enduristi, motardisti, freestyler, velocisti e ciclisti si sono sfidati in varie discipline per raccogliere fondi per la ricerca sulle lesioni al midollo spinale e aiutare i piloti (e non solo) che hanno subito queste conseguenze. Due giorni di assoluto successo grazie alla presenza, tra gli altri, di Dovizioso, Melandri, Salvini, Guarneri, Lupino e i ciclisti Nibali e Pozzato (cliccate qui per il report, le interviste e le foto).
PILOTI, GENTE BRAVA
A vederli in pista, con l’unico obiettivo di affermare se stessi a scapito degli altri, con ogni mezzo lecito, non diresti che i piloti siano persone così profonde e disponibili nei confronti di chi è più sfortunato. Il motociclismo è uno sport individuale che si nutre dell’egocentrismo dei suoi protagonisti, dell’affermazione del proprio essere vincente, della distruzione dell’avversario. Invece non è così e non è retorica farlo notare e vantare di far parte di un piccolo microcosmo popolato anche da persone in grado di capire che con il proprio talento e le proprie possibilità possono fare tanto. Un’altra dimostrazione è legata alla Mototerapia inventata dal freestyler Vanni Oddera, che dedica gran parte del suo tempo ai disabili, a cui regala degli show privati con tanto di giro in sella alla sua moto e a quelle dei suoi amici della DaBoot (qui un nostro articolo per approfondire). Un’iniziativa che sta crescendo tanto e che si è fatta grande allo scorso EICMA, quando sono stati ospitati ben 160 ragazzi sotto alle rampe dell’area esterna di Motolive, nella giornata di mercoledì. Quando vedete all’opera i vostri campioni, sappiate che ci sono tanti motivi, oltre al quelli sportivi, per battere le mani.