In occasione del test della
Brutale 1000 Serie Oro (cliccate qui per sapere come va) abbiamo visitato l’azienda e parlato con Brian Gillen, Research & Developement Director di MV Agusta. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
Siete partiti dalla Brutale 1090?
“No, la 1000 non ha proprio niente in comune con la 1090, nemmeno le leve di freno e frizione... qui abbiamo pompe radiali! Il telaio ha quote diverse e il forcellone è quello della F4 RC. Rispetto alla 1090 è più lunga. Diciamo che nelle misure è più simile a una F4. Con tali livelli di coppia e potenza serviva una ciclistica che permettesse di sfruttare il motore limitando quanto possibile l'impennamento. In questo modo i controlli elettronici intervengono il meno possibile, a tutto vantaggio del divertimento".
Più che una naked si può dire sia una F4 senza carena?
“Noi la definiamo iper-naked, ovvero una ipersportiva scarenata”.
Una delle novità del motore è la paratia che separa camera di manovella e coppa dell'olio. Quali vantaggi dà?
“Di fatto ora il sistema di lubrificazione è a carter semi-secco. La paratia fa sì che in accelerazione e frenata l’olio rimanga lontano dagli organi che stanno girando”.
Questo limita le perdite per sbattimento, ma come avete garantito la corretta lubrificazione degli organi meccanici?
“Esatto, si perde tanta potenza per il freno idraulico dell’olio in contatto con le superfici dei componenti in rotazione. Facciamo arrivare l’olio dove serve e quanto ne serve. Poco non va bene, ma nemmeno troppo perché sprechi energia”.
L’elettronica è quella della F4?
“Abbiamo lavorato con Eldor, nostro partner da ormai 10 anni. Tutte le mappature, gli algoritmi e le strategie sono fatte in MV insieme a loro, sulla base dell’esperienza maturata nei Mondiali SBK 2013-2014-2015, quando ero Direttore Tecnico del Reparto Corse”.