Il fulcro della nuova BMW R 18 è un motore boxer a 2 cilindri di nuova concezione: il "Big Boxer", un gigantesco boxer. Iniziamo dagli aspetti più scontati. Ovviamente, si tratta di un bicilindrico boxer, la cui cilindrata esatta è di 1.802 cc. Alesaggio e corsa misurano rispettivamente 107 e 100 mm. Ogni cilindro è dotato di 4 valvole, due candele e un iniettore; inoltre, per una maggior performance i cilindri hanno ricevuto un trattamento al NiCaSil. Il rapporto di compressione è di 9,6:1. La distribuzione è ad aste e bilancieri, senza la regolazione automatica del gioco valvole; a questo scopo, come sui vecchi boxer, sono presenti i registri a vite e controdado. Le due aste di comando della distribuzione azionano un'asta di spinta per lato del cilindro per l'aspirazione e una per il lato di scarico, guidata in un tubo sigillato sulla parte superiore dei cilindri. Le due valvole di aspirazione e scarico nella testata sono azionate in coppia tramite leve a forcella. Le valvole sono in acciaio, con un diametro del disco di 41,2 mm sul lato di ingresso e 35 mm sul lato di uscita. L'angolo della valvola è di 21 gradi sul lato di ingresso e 24 gradi sul lato di uscita. I due alberi a camme sono posizionati a sinistra e a destra sopra l'albero motore. Questo "Big Boxer" ha carter del motore in alluminio diviso verticalmente. A differenza dei classici motori Boxer a 2 valvole raffreddati ad aria prodotti da BMW, tuttavia, l'albero motore, forgiato in acciaio bonificato, ha un cuscinetto principale aggiuntivo al centro, per prevenire vibrazioni indesiderate dovute alla flessione dell'albero motore. Come l'albero a gomito, le due bielle con albero sono montate su cuscinetti a strisciamento e sono anch'esse forgiate in acciaio temprato. Ospitano pistoni in lega di alluminio con due anelli di compressione e un anello tergicristallo.

Il peso dell’intero motore è di 110,8 kg (compresi cambio e sistema di aspirazione), 7 kg il peso del solo albero. Il raffreddamento è di tipo aria-olio, l’intero impianto ha una capacità di 7,1 litri. L'olio lubrificante e di raffreddamento è fornito da un sistema di lubrificazione a carter umido con una pompa dell'olio a due stadi tramite catena a manicotto azionata dall'albero motore. Frizione, a secco, e volano sono in un unico pezzo. Il cambio, a sei marce, ha ingranaggio elicoidali e la trasmissione finale è a cardano, con finale coppia conica e corona dentata.

Troviamo poi una frizione anti-hopping auto-rinforzante, che elimina lo sbalzo indesiderato della ruota posteriore causata dalla coppia di trascinamento del motore in caso di bruschi cambi di marcia. La trasmissione a 6 marce sempre in presa si trova in un corpo in alluminio a doppia sezione ed è progettata come una trasmissione a 4 alberi con coppie di ingranaggi elicoidali. L'albero di ingresso del cambio con smorzatori a snodo aziona i due alberi del cambio con le coppie di ruote dentate. Viene fornito un albero di uscita per colmare la distanza e invertire il senso di rotazione. Una retromarcia è disponibile come optional ed è guidata da un ingranaggio intermedio e un motore elettrico e può essere inserita manualmente.

Arriviamo ora ai dati più interessanti, le prestazioni. Per questo nuovo motore BMW parla di una potenza massima di 91 CV a 4.750 giri/min, con un picco di coppia di 158 Nm a 3.000 giri/min. Molto interessante il fatto che più di 150 Nm sono disponibili già a 2.000 giri/min. Il regime massimo del motore è di 5.750 giri/min, mentre il minimo è di 950 giri/min. 180 km/h la velocità massima (limitata elettronicamente) raggiungibile dalla R 18 spinta da questo motore.

Il telaio è una struttura lineare in tubi di acciaio che riprende il disegno a doppia culla chiusa delle bicilindriche tedesche usato sino all’arrivo nel 1993 del nuovo motore boxer a quattro valvole. La forcella è teleidraulica con steli da 49 mm di diametro (con 120 mm di escursione) e non presenta “aiuti” elettronici. La sospensione posteriore è in cantilever con un solo ammortizzatore sotto la sella e regolabile nel precarico della molla (90 i mm di escursione al posteriore). La coppia conica del cardano è bloccata al forcellone, come sulla R 5 del 1936.

I freni a disco (tutti e tre da 300 mm di diametro con pinze fisse a quattro pistoncini) hanno l’obbligatorio ABS e la frenata è integrale quando si usa la leva al manubrio. Anche la strumentazione è ridotta al minimo e non c’è traccia di display TFT, ma un “orologio” che riporta la velocità massima. L'avviamento avviene tramite una chiave keyless e il faro è a LED con luci che puntano verso l’interno della curva a moto in piega.

I cerchi sono a raggi da 19” all’anteriore e da 16” al posteriore, montano pneumatici 120/70 R 19 e 180/65 B 16. Il serbatoio ha una capacità di 16 l, la sella è alta 690 mm da terra e le pedane hanno un rivestimento in gomma come quello delle barra 7 anni 70- 80 e sono posizionate dietro ai cilindri. 345 kg il peso in ordine dimarcia.

La gestione elettronica prevede tre riding mode: Rain, Roll e Rock, dove il primo regola “gentilmente” l’apertura dell’acceleratore e imposta il massimo controllo della trazione, il secondo è la modalità standard e la terza è la più aggressiva. La trasmissione finale è, ovviamente, ad albero e il cambio può montare una retromarcia che usa un motorino elettrico per spostare la moto.

La dotazione elettronica di sere include anche ASC (controllo automatico della stabilità, disattivabile) e il controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR). Tra gli optional, la retromarcia e l’Hill Start Control, che facilita le partenze in salita.

Anche la strumentazione è ridotta al minimo e non c’è traccia di display TFT, ma un “orologio” che riporta la velocità massima. L'avviamento avviene tramite una chiave keyless e il faro è a LED con luci che puntano verso l’interno della curva a moto in piega.

Per il 2020 la BMW R 18 sarà offerta in tutto il mondo nella sola “First Edition”. Rispetto al modello standard ha una verniciatura più accurata (nera con dettagli in bianco gessato), i filetti bianchi fatti a mano sul serbatoio, maggiori quantità di parti cromate, un badge sulla sella e il logo cromata “First Edition” sui rivestimenti laterali.

Sui lucidi serbatoi dei liquidi delle pompe freno e frizione la scritta “Berlin built”, nata a Berlino per indicare la città dove dal 1969 vengono costruite gran parte delle moto BMW. La fabbrica si trova a Spandau, nella parte Ovest della città e all’inizio godeva di sgravi fiscali per il fatto di essere localizzata nella Germania dell’Est.

Il catalogo degli accessori per la R 18 è poderoso, tanto da permetterne di modificare il comportamento della moto, oltre all’aspetto, e adattarla alle proprie esigenze. Molte parti sono realizzate in USA, in collaborazione con lo specialista Roland Sands, mentre i silenziatori cromati e neri sono di Vance & Hines: le selle fatte a mano arrivano da Mustang Seat. Con una ruota da 21” e un altissimo manubrio la R 18 diventa Apehanger, oppure con una ruota anteriore da 16”, sella monoposto e parafango basso diventa una Bobber.

Troviamo poi borse, specchi, cerchi di varie misure, carter, manubri, selle, pedane… e chi più ne ha più ne metta! Per l’elenco, infinito, di tutti gli accessori vi rimandiamo al sito web della Casa.

La BMW R 18 First Edition, unica versione disponibile per il MY20, arriverà dopo l’estate, a 22.990 euro. Il kit First Edition comprende il “Kit Cromo” e le “Pinstriping” senza sovrapprezzo (questi due optional da soli avrebbero un valore di 2.150 euro).

I clienti che acquisteranno la R 18 First Edition riceveranno a corredo una “Welcome Box”, che include una serie di gadgets come il cappellino, la cintura di pelle, il libro sui "quasi" 100 anni di storia di BMW, guanti e cacciavite (che può essere usato come portachiavi).