Sulla nuova BMW S 1000 RR avete deciso di mantenere la misura dell’alesaggio di 80 mm. Come mai?
“È una misura che ci permette di avere un design del motore compatto e allo stesso tempo raggiungere una potenza molto elevata”.
Avete mai riflettuto sull’opportunità di utilizzare uno schema di motore diverso, come per esempio quattro cilindri a V, o il quattro-in-linea non è mai stato messo in discussione?
“No, fin dall’inizio ci siamo concentrati sul quattro-in-linea con ordine degli scoppi screamer (ovvero uno ogni 180° di rotazione dell’albero motore, ndr)”.
Avete preso in considerazione l’idea di un albero motore controrotante come quello del V4 Ducati e del tre cilindri MV Agusta, e se sì, perché l’avete scartata?
“Ci abbiamo riflettuto, sì, ma siamo arrivati alla conclusione che con questo schema di motore non avrebbe dato alcun vantaggio”.
Alcuni quattro-in-linea supersportivi prevedono un contralbero per ridurre le vibrazioni. Perché il vostro no?
“Ci abbiamo pensato molto, ma volevamo ridurre il peso del motore e quindi non abbiamo aggiunto componenti”.
Sulla R 1250 GS il meccanismo di fasatura variabile porta vantaggi in termini di regolarità di funzionamento e di disponibilità di coppia lungo tutto l’arco di erogazione. Quali vantaggi offre sulla RR?
“Il quattro-in-linea è già di per sé molto regolare, lo ShiftCam ci ha permesso di migliorare le performance del motore a tutti i regimi”.
Lo utilizzano anche le vostre moto ufficiali del Campionato Mondiale SBK, quelle di Sykes e Reiterberger?
“Sì”.