Sembrava strano che BMW non si fosse ancora cimentata con una vera moto “a spina”, visto la capacità tecnologica della Casa tedesca in materia di mobilità elettrica a quattro ruote. Mettiamoci pure la gran quantità di prototipi elettrici con il marchio dell’elica visti in questi anni: nel 2015 la supersportiva eRR costruita in collaborazione con il Politecnico di Monaco di Baviera; Vision Next 100 del 2016, la moto che pure stava in piedi da sola grazie a un giroscopio; lo scooter Concept Link del 2017 connesso all’abbigliamento del pilota; la naked DC Vision Roadster2 dalle caratteristiche sportive e caratterizzata da una linea che la proietta avanti nel tempo. OK, tutti concept, prototipi e maquette ben fatti, ma da qui a un mezzo davvero pronto per la vendita… non siamo ancora pronti. Che sia in grado di costruire un modello che non usi la benzina super la BMW non deve certo dimostrarlo con i vari prototipi visto quanto ha fatto con il C evolution: il maxi scooter viene costruito sin dal 2014, ha raggiunto un numero “interessante” di esemplari, è dotato di una gustosa accelerazione e di buona autonomia (160 km per la versione di maggiore range). Ma non è certo una moto.
Sull’asfalto del campo di prova di Miramas (nel sud della Francia, vicino a Marsiglia) dove BMW mette alla frusta ogni suo modello a due e quattro ruote, la Casa tedesca ci ha mostrato –e brevemente fatto provare- la E-Power Roadster, una vera moto. Che vada in produzione o che si fermi a questo stadio di avanzato prototipo, i responsabili di BMW non lo hanno svelato. Christoph Lischka, responsabile dello sviluppo delle moto bavaresi, dice che tutto dipenderà non solo dalla tecnologia applicata, dalla capacità di estendere l’autonomia oltre 200 km, ma dalle infrastrutture: “Un conto è rifornirsi di energia in città, già oggi è possibile, ma come si può fare in mezzo a una strada di montagna? Trovare una stazione di ricarica veloce non è certo facile, visto che non ci sono!”.