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BMW R 1200 GS: test off road in Portogallo

Tra le strade sterrate della regione dell’Algarve, nel sud del Portogallo, abbiamo messo alla prova la BMW R 1200 GS. Anche se non nasce prettamente per il fuoristrada duro e puro, anche stavolta possiamo affermare che l’endurona bavarese sa difendersi bene anche quando l’asfalto finisce…

È LEI LA REGINA DEL MERCATO

La BMW R 1200 GS non ha certo bisogno di presentazioni, da anni è la moto più venduta nel nostro Paese (e anche quest’anno è al primo posto della classifica, nonostante gli atttacchi della Yamaha Tracer e della Ducati Scrambler), la più venduta del Gruppo bavarese e la regina delle nostre Comparative Maxienduro (Tunisia 2014 e Macedonia 2015, per limitarci al modello col motore dotato di raffreddamento "anche" a liquido). Insomma… i fatti parlano da sé! Per conoscere (ancor) meglio il comportamento dell’endurona bavarese in fuoristrada siamo andati in Portogallo, più precisamente nella regione dell’Algarve, nel sud del Paese. Come terreno di prova le numerose strade sterrate che da Foia scendono verso l’oceano Atlantico. Sfogliate le immagini del test presenti nella gallery, poi scopriamo come si è comportata la BMW R 1200 GS tra la polvere.

OTTIMA SUGLI STERRATI VELOCI

La prima parte della nostra prova si svolge su asfalto, è un lungo trasferimento che da Faro ci porta a Foia, il punto più alto dell’Algarve (902 mt s.l.m.), durante il quale abbiamo modo di assaporare le ottime doti su strada della BMW R 1200 GS; ma non siamo qui per questo… Dopo una breve sosta il cima al monte è il momento di buttarci tra la polvere, in direzione di Sagres, il punto più a Sud del Portogallo, a picco sull’oceano Atlantico. La BMW R 1200 GS del nostro test è equipaggiata con protezioni per il motore, cerchi a raggi e pneumatici Continental TKC 70, un tassellato non estremo, buono sia per l’asfalto che per lo sterrato. Il percorso della giornata è molto vario, passiamo da discese tra i boschi di quercia da sughero a strade bianche a picco sul mare, lunghi rettilinei sabbiosi e salite rocciose, insomma.. un bel mix di terreni che ci permette di provare l’endurona tedesca in tutte le condizioni. Di serie sulla R 1200 GS troviamo due mappe motore pensate per il fuoristrada: “Enduro” ed “Enduro Pro”, la prima fornisce una risposta del motore più gentile e un intervento più prudente del traction control mentre la seconda prevede una risposta più diretta del motore, la disattivazione dell’ABS sulla ruota posteriore e il controllo di trazione lascia più libertà al polso destro del pilota. Nello sterrato, Telelever e Paralever fanno “galleggiare” la R 1200 GS sopra alle sconnessioni e ai sassi, che sembrano scomparire sotto alle ruote della moto. Sulle piste battute la moto è confortevole sia nella guida in piedi che da seduto; ma quando si trovano buche improvvise e più profonde la sospensione anteriore fatica ad assorbire il colpo e lo tramette in parte alle braccia del pilota. Sui lunghi rettilei sabbiosi, che ci accompagnano verso l’oceano, è un piacere stare in piedi sulle pedane mentre le sospensioni copiano alla perfezione il fondo irregolare e il motore ci regala delle grandi derapate in uscita di curva. Nonostante il suo aspetto imponente, la GS gode di un raggio di sterzata ridotto, ciò è molto utile e apprezzabile soprattutto quando bisogna fare inversione su qualche sentiero stretto. Un punto debole dell’endurona bavarese sono le curve più lente in off road, qui il peso e la stazza della moto si fanno sentire e per guidarla bisogna lavorare molto con le gambe. Ottima sugli sterratoni, le veloci strade bianche e i lunghi rettilinei sabbiosi, un po’ più impegnativa quando la strada si fa stretta e le curve arrivano in rapida successione una dietro l’altra. C’è da considerare che la BMW R 1200 GS non nasce puramente per il fuoristrada, potremmo definirla più una maxienduro da viaggio, ma possiamo affermare che all’occorrenza è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di percorso e sa difendersi bene anche quando l’asfalto finisce.
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