BMW R 1150 R vs Guzzi Breva 1100
Mandello sfida la Germania.
Come sono fatte
La nuova maxi di Mandello del Lario sfida la tedesca, rivale di sempre.
Equipaggiate con bauletti e parabrezza sono ideali per il turismo. Servono
12.984 euro per la BMW e 12.577 per la Guzzi che è già omologata Euro 3.
BMW R 1150 R, la conferma
La R 1150 R ben si sposa con le dotazioni turistiche. La posizione
di guida è comoda ma servirebbe (anche sulla Guzzi), la regolazione in
altezza delle pedane. Il parabrezza è ben profilato. La sella è comoda,
soprattutto per chi guida. Le valigie laterali non brillano per finitura
e tenuta all'acqua. Sotto la sella c'è il pozzetto per ospitare una leggera
tuta antiacqua e la scatola per i documenti e gli attrezzi di bordo.
Moto Guzzi V1100 Breva, bene sella e valigie
La Breva appare più bassa, lunga e con la sella più scavata. Il
parabrezza
è più verticale e lontano rispetto alla tedesca. La posizione di guida
vede le braccia quasi del tutto distese verso l'alto e ampio manubrio.
Il faro anteriore è potente. Le valigie laterali sono molto più capienti
di BMW ma sono più macchinose nella chiusura e sembrano meno solide. Anche
la Guzzi ha un pozzetto sotto la sella ma lo spazio è inferiore alla rivale.
Come vanno
Comode e ben riparate dall'aria. L'ideale per viaggiare. Ognuna delle due
moto, però, interpreta a modo suo l'impostazione turistica. La BMW si
guida facile: ha un motore fluido e potente, in più è stabile e ben
frenata. La Guzzi ha meno CV ma si rifà con consumi contenuti e una
posizione comoda per il passeggero. Bene anche i freni.
In autostrada i piloti più alti apprezzeranno maggiormente la BMW.
Il suo cupolino protegge meglio il pilota rispetto alla Breva. Anche le
vibrazioni sono più contenute. La poszione di guida più raccolta, grazie
anche al manubrio più stretto, realizzato in pezzo unico, fa sentire il
pilota meno "appeso".
Il baricentro basso la favorisce anche nelle svolte più strette anche se
la frizione non è ben modulabile.
La moto va bene anche sul misto. Meglio della Guzzi. La BMW, infatti,
è più dolce nell'erogazione ed è ben supportata dalla coppia disponibile
a tutti i regimi.
Con la Breva, sulle strade di montagna, serve un impegno maggiore.
La coppia non portentosa richiede sempre di avere inserito il rapporto
giusto. Dunque serve una concentrazione superiore rispetto alla BMW. Sulla
tedesca, infatti, si può frenare meno, tenere lo stesso rapporto ed essere
ugualmente sicuri di uscire di curcva senza impacci.
Tolte le borse, invece, la Guzzi spicca per l'indole più sportiva
che piacerà agli appassionati della guida genuina. Scende rapida in piega.
Però, a quel punto, servirebbero sospensioni e trasmissione più efficaci.
Comunque, dal punto di vista del turista, questa caratteristica non serve
granché.
Il passeggero
Al di là di rilevamenti al banco e prestazioni massime, sono anche altri
i parametri da tenere in considerazione per l'acquisto di una moto turistica.
I viaggi con bagagli, magari in coppia, non devono trasformarsi in un calvario.
Ecco, allora, le due moto raccontate da chi sta seduto dietro.
La BMW R1150R è godibile dal passeggero anche a velocità
costante
nei trasferimenti veloci, magari in autostrada. La sella è abbastanza
comoda. Ma il materiale è troppo liscio e tende a far scivolare,
specialmente
nelle discese. Tocca allora aggrapparsi ai maniglioni che, però, sono
troppo corti costringendo le mani in una posizione innaturale.
Le vibrazioni sono contenute e le pedane sono alla giusta altezza, così
le gambe hanno tutto lo spazio per stare comode.
La Moto Guzzi Breva V1100 ha una sella molto comoda. Di forma veramente
anatomica, si vede che è pensata anche per il passeggero.
Il rivestimento è in materiale che non fa scivolare in avanti nemmeno
nelle discesce.
Bene anche i due maniglioni laterali: lunghi, larghi e davvero comodi
da impugnare.
A infastidire nei lunghi tragitti sono invece le vibrazioni. Si avvertono
un po' troppo sulle pedane a velocità elevate. Le gambe, però, hanno sempre
il giusto spazio.
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