“BMW Motorrad – ha dichiarato Salvatore Nanni, Direttore di BMW Motorrad Italia – è sempre molto attiva nel programma SpecialMente con tanti progetti perché la responsabilità sociale è un valore che deve ispirarci nel lavoro di tutti i giorni. Le iniziative a cui ci dedichiamo si sviluppano nell’ambito della sicurezza stradale, della sostenibilità, della cultura e dell’inclusione sociale, dove ad esempio collaboriamo con entusiasmo con Emiliano Malagoli e la sua associazione Diversamente Disabili”.
“L’idea di Ushuaia Film ci è piaciuta subito – ha proseguito Nanni – e così abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione del film “Se ti abbraccio non aver paura”. Il film racconta la storia di due persone molto speciali che abbiamo già avuto la fortuna di conoscere e frequentare in questi anni e con le loro avventure ci hanno insegnato molto in termini di inclusione e voglia di affrontare le sfide della vita, andando oltre i limiti e le difficoltà senza mai arrendersi”.
“Prima ancora che essere un film sull'autismo – dice Niccolò Maria Pagani – “Se ti abbraccio non aver paura” è il racconto del legame profondo di un padre e un figlio. Poter viaggiare con Franco e Andrea è stato di grandissima ispirazione, per l'immensa forza che riescono a trasmettere anche nelle situazioni più difficili da affrontare. Non per niente ho deciso di dedicarlo a "tutti quelli che non si arrendono", perché Franco è un uomo che ha deciso di non arrendersi di fronte a nulla. Avremmo dovuto esordire con questo film nei cinema milanesi la prima settimana di aprile, cosa diventata impossibile data l'emergenza sanitaria in corso. Ma con tutte le persone costrette a rimanere nelle proprie case, ci sembrava doveroso, nel nostro piccolo, provare a fare anche noi di Ushuaia Film qualcosa per la comunità. Il nostro lavoro è fare film, e dunque è venuto naturale decidere di uscire con una première su YouTube gratuita e disponibile a tutti. Speriamo di regalare 55 minuti di svago portando le persone in viaggio con noi, almeno con la mente, in attesa di poter tornare a girare fisicamente per il mondo. Infine, come regista e produttore del film, ci tengo a ringraziare personalmente BMW Italia per tutto quello che ha fatto per noi, accettando con entusiasmo la nostra sfida: senza di loro, probabilmente questo documentario non avrebbe mai preso vita".
“Viaggiare è sempre stato nel mio DNA fin da piccolo”. Racconta Franco Antonello, che continua: “In moto è come farlo qualche metro sopra tutto e tutti. È come volare. Sono partito dieci anni fa per un folle viaggio in moto di tre mesi con Andrea e questo ha cambiato le nostre vite. Ogni volta che salgo nuovamente in sella è un rinnovare tante emozioni e sensazioni vissute. Il viaggio in Marocco è stato una stupenda e imprevedibile odissea, causa pioggia continua e due uragani incontrati nei giorni del viaggio, ma questo ha reso tutto più vero e reale, con le difficoltà, la tensione e la stanchezza che situazioni così ti propongono. Non una vacanza, ma un viaggio vero, di quelli che segnano il carattere. Ne è uscito un docufilm poco studiato e molto reale, non un viaggio da guardare ma da vivere in sella con noi, dentro fino al collo. In mezzo a tutto questo la sicurezza di una grande moto assieme alla troupe che ci dava continuamente conforto e motivazione ci hanno aiutato davvero tanto. Stavolta, senza questi due importanti elementi saremmo tornati a casa prima senza aver raggiunto il traguardo. Per questo ci tengo a ringraziare BMW e Ushuaia".