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BMW brevetta il controllo di trazione predittivo

Una serie di telecamere e sensori audio collegati ad un cervello elettronico sono in grado di capire le condizioni dell’asfalto davanti alla moto e regolare Traction Control e ABS di conseguenza

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Con l’arrivo delle piattaforme inerziali e di mille sensori sparsi sulle moto i moderni Traction Control hanno raggiunto livelli inimmaginabili solo fino a qualche anno fa. Ma tutti hanno un “problema” comune, ovvero reagiscono ad una perdita di aderenza piuttosto che prevenirla.

L'ultimo brevetto depositato da BMW ci mostra che l'azienda sta lavorando a un metodo per risolvere questo problema: creare un sistema in grado di analizzare la strada che sta davanti alla moto in modo da poter stimare quanta sarà l’aderenza disponibile e regolare di conseguenza il Traction Control e l’ABS. In questo modo l’elettronica della moto sarà pronta ancor prima che il veicolo transiti su quel determinato tratto di asfalto.

La singola immagine depositata per il brevetto mostra numerose telecamere presenti sulla moto e puntate sulla strada a pochi metri dalla ruota anteriore. Queste sono collegate ad un cervello elettronico in grado di costruire un’immagine 3D in tempo reale del dettaglio della superficie. Che ci crediate o no, l'idea è che il sistema possa capire quanto sia ruvida la strada, confrontare le immagini con valori di riferimento e regolare le impostazioni della moto ancor prima che la gomma anteriore arrivi su quel pezzo di strada.

Ma non è tutto, questa configurazione include anche sensori acustici puntati sulla zona di contatto dei pneumatici con l’asfalto. Questi sono costantemente in ascolto, per monitorare dei cambiamenti nel suono che potrebbero rivelare una superficie rovinata o una perdita di aderenza. Tale è la complessità del sistema che per regolare i dispositivi elettronici di sicurezza presenti l'unità di controllo riceve costantemente anche informazioni in tempo reale sulla pressione dei pneumatici, le loro caratteristiche (il tipo di gomma avrà chiaramente un impatto sull'aderenza, tanto quanto la superficie stradale), la velocità della moto, il grado di apertura dell'acceleratore, la coppia del motore, l'angolo di sterzata, l’angolo di piega e la forza frenante applicata in quel momento.

Anche se è stato brevettato non ci aspettiamo di vedere il sistema apparire su una moto di serie in un futuro prossimo, ma il progetto mostra che, nonostante le incredibili capacità degli ausili elettronici di sicurezza sulle moto di oggi c'è ancora spazio per fare enormi miglioramenti negli anni a venire.

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