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Bianchi: un libro sulla storia delle sue moto

Edito dall’ASI e scritto dall’Ing. Sandro Colombo, esce il libro “Le Moto della Bianchi”: dal primo “motocicletto” del 1902 a Nuvolari, dall’Aquilotto alla fine della produzione a metà degli anni ‘60

Bianchi: un libro sulla storia delle sue moto

La Bianchi nasce nel 1885 fondata da Edoardo Bianchi, ed è nota come produttrice di moto, biciclette e auto (dice nulla Autobianchi?). La prima due ruote a motore è del 1902 e viene chiamata “motocicletto”, da lì parte tutto, con mezzi di alto livello tecnico, commerciale e sportivo.

Per celebrare le motociclette Bianchi l’ASI pubblica l’opera omnia dell’Ing. Sandro Colombo, già  tecnico nel settore moto e auto (Gilera, Bianchi, Ossa, Innocenti, Fiat, Ferrari, Magneti Marelli) e presidente della Commissione Cultura ASI.
Il libro, dal titolo “Le moto della Bianchi”, ha 224 pagine e oltre 350 illustrazioni, un volume fondamentale per conoscere la storia della “la Gran Marca Nazionale”, una di quelle Case che hanno contribuito fare la storia del motorismo italiano. L’Ing.Colombo parla delle moto di produzione, analizzandole nei dettagli, ma non dimentica (e come potrebbe?) le competizioni.

La narrazione parte dal primo “motocicletto”, ma presto si passa alle maxi (per l’epoca) 500 a valvole laterali adottate dall’Esercito negli anni della prima guerra mondiale. Ma poi vengono presentati tutti i modelli costruiti negli anni venti, per concentrarsi sulla Bialbero da corsa 350, la moto dei grandi successi di Tazio Nuvolari, ed alla produzione di serie con le 350 BN e B2N e le 175 P e Freccia d’oro. Negli Anni ’30 la Bianchi produce la Bialbero 500, la moto di Dorino Serafini, le nuove 250 e 500 a valvole in testa, la 500 militare a valvole laterali ed il motocarro Miles. Nel secondo dopoguerra la produzione si rivolge alle economiche motoleggere, la Bianchina, l’Aquilotto, la 125 Mendola e le 175 Cervino e Tonale, fino al completamento con la 125 Bernina e le sue derivate. Negli Anni ’50 il ritorno alle competizioni, nelle gare di gran fondo, in quelle in salita e nel motocross, dove consegue altra brillanti vittorie, anche nei Gran Premi con buone affermazioni delle nuove bicilindriche di Lino Tonti.

Una storia affascinante e articolata, che a metà degli Anni ’60 vede la fine del capitolo motociclistico. La Bianchi continua con le bici e le auto, fino alla chiusura dello stabilimento Autobianchi di Desio nel 1992. Oggi Bianchi è “solo” biciclette, ma una leggenda non può morire. A tener vivo il ricordo della Gran Marca Nazionale ci pensa oggi questo libro, che verrà presentato sabato 12 maggio alle 12,15 nell’ambito dell’11° ASIMotoshow di Varano de’ Melegari (PR), alla presenza dell’autore, e dei dirigenti ASI (il Presidente Roberto Loi, i Consiglieri e i Presidenti delle varie Commissioni).

Titolo: Le moto della Bianchi 
Autore: Sandro Colombo
Edizioni ASI Service
224 pagine
Formato: 240 x 280 mm
Oltre 350 illustrazioni
39 euro


www.asifed.it

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