Com'è fatta
Moto agili, leggere, robuste, economiche
da gestire. Chiamatele scrambler se volete perché l’essenza è proprio
quella. In Italia, chi se non Beta poteva credere in questo filone
che sta rinascendo? Dopo la Alp 200, ecco la 4.0, 4 tempi di… 350 cc.
C’è anche in versione Supermotard.
Che moto è la Beta Alp 4.0 ? Difficile
trovarle un segmento di mercato ben definito. Non è una enduro da gara
e non è una trial “endurizzata”. Potremmo definirla una
moto da escursione
in off-road con caratteristiche sia dell’enduro
sia del trial.
Motoalpinismo? Diciamo di sì ma è molto più versatile. In una parola:
scrambler.
Non se ne vedono più da tanti anni ma è la collocazione più appropriata
per questa robusta e piacevole “tre e mezzo” 4 tempi.
Il motore è il conosciuto Suzuki monocilindrico
di 349 cc che equipaggiava l’indimenticata DR 350. La Casa
di Hamamatsu ha fatto il salto di qualità con il recente 398 cc raffreddato
a liquido della DR-Z ma sulla Beta Alp il vecchio “tre e mezzo”
monoalbero
4 valvole raffreddato ad aria trova perfetta collocazione, perché
robusto ed ultracollaudato e con il brio giusto per una moto di
questo tipo.
L’avviamento è solo elettrico,
il kick starter è offerto in optional a 120 euro. In sella si sta comodi
ed anche il passeggero trova una sistemazione dignitosa. Le
moto-passeggiate in coppia, anche su terreni impervi, sono
assolutamente alla sua portata, sia per la discreta potenza del
motore (quasi 27 CV rilevati alla ruota, dichiarati 35) sia per
la ridotta altezza da terra della sella e il notevole raggio di sterzo
che permettono di poggiare saldamente i piedi a terra nelle situazioni
difficili e di fare inversioni in un “fazzoletto”.
Non mancano alcune pecche: il blocchetto
accensione è nascosto dalla piastra di sterzo ed il silenziatore
di scarico sporge troppo, con conseguente pericolo di scottarsi
e difficoltà nel sistemare un eventuale bagaglio. Le finiture
generali sono migliorabili, ad esempio il faro è scarsamente
impermeabile e le pedane del passeggero hanno un fissaggio
poco resistente.
La Alp 4.0 è omologata Euro1. Avremmo
preferito un silenziatore di scarico più efficiente, perché il borbottìo
è sì piacevole ma su una moto dal carattere tranquillo e destinata ad un
uso non esasperato sarebbe preferibile un minore inquinamento sia acustico
sia ambientale.
Vediamo come va.
Come va
Chi comprerà la Alp 4.0 ? Trattandosi di una moto dalla eccezionale
versatilità potrebbe essere l’obiettivo di utenti dalle esigenze
diverse.
Funzionalità ed affidabilità ne fanno il
mezzo ideale per
chi ama andare a spasso guardandosi attorno, oppure per chi
“scende”
dallo scooter e si avvicina alla moto per la prima volta,
oppure
ancora per l’endurista smaliziato o “di ritorno” da
anni di moto
stradali che ha voglia di rimettere le ruote sullo “sporco” ma
senza
fretta.
A tutti questi acquirenti potenziali la Alp 4.0 riserva sospensioni
a punto, con un punto a favore per la forcella Paioli tradizionale
con steli da 46 mm, senza regolazioni ma dalla taratura azzeccata
e dalla buona scorrevolezza. Il monoammortizzatore è regolabile
nel precarico molla e si comporta egregiamente a ritmo tranquillo,
entrando invece in crisi quando si spinge, soprattutto sulle buche più
profonde a causa della scarsa escursione e del ritorno un po’
lento.
Sia su strada che in fuoristrada i cambi di direzione avvengono
velocemente ed in maniera intuitiva. Il manubrio, posizionato piuttosto
in basso, invita a guidare seduti anche in fuoristrada, cosa peraltro semplice
dato il baricentro basso e l’estrema maneggevolezza della
moto.
Morbido e preciso il cambio, modulabile e resistente agli
strapazzi la frizione.
Onesti i freni, pinze e pompe Grimeca con disco da 260
mm all’anteriore (e pinza flottante a doppio pistoncino) e da 220
mm al posteriore; la frenata è potente e modulabile,
progressiva nella prima parte di escursione e poi aggressiva se si richiede
un intervento deciso.
I pneumatici di primo equipaggiamento sono i Metzeler Karoo,
quindi tassellati ma a richiesta se ne possono montare altri più
stradali o viceversa più trialistici. Per migliorare la
maneggevolezza
si può anche optare per il posteriore di larghezza 130 anziché 140.
I cerchi sono da 21” all’anteriore (gomma 90/90) e
18”
al posteriore.
Tutte queste misure e le opzioni sono riportate sul libretto di
circolazione quindi nessun pericolo di contravvenzioni.
Anche su strada la Alp è godibilissima perché equilibrata e poi
perché i Metzeler Karoo sono sì tassellati ma abbastanza
“consistenti”
da dare un buon grip anche lontano da terra e sassi.
Beta commercializza anche la Motard 4.0., ovviamente con cerchi
da 17 pollici e gomme stradali. La motard è più corta e con
la sella appena più alta, inoltre monta un disco anteriore da 310 mm.
La Alp 4.0 costa 5.181 euro chiavi in mano. Non è molto in termini
assoluti ma un po’ alto rispetto, ad esempio, ai 6.378 euro di una Suzuki
DR-Z 400 S o ai 5.780 di una Yamaha XT 600 E. Sono moto certamente più
impegnative ma anche più prestanti e meglio rifinite però… non sono
scrambler!
Dati e prestazioni
Rilevamenti strumentali
Potenza alla ruota CV-giri 26,92 - 7.000
Potenza all’albero CV-giri 29,50 - 7.000
Coppia massima alla ruota kgm-giri 2,96 - 6.000
Coppia massima all’albero kgm-giri 3,24 - 6.000
Velocità massima km/h 141,7
Accelerazione 0-400 m s-km/h 15,868 – vel uscita 124,5
Ripresa da 50 km/h 0-400 m s-km/h 15,356 – vel uscita 128,1
Peso (ant - post) kg 134,2 (62,2 - 72,0)
DATI TECNICI DICHIARATI
MOTORE:
Suzuki 4 tempi, monocilindrico,
alesaggio per corsa 79x71,2 mm,
cilindrata totale 349 cc,
rapporto di compressione 9,5:1,
distribuzione monoalbero a camme in testa, 4 valvole,
raffreddamento ad aria,
lubrificazione a carter secco,
alimentazione carburatore Mikuni BTS 31,
capacità serbatoio carburante 10,5 litri,
accensione elettronica,
candele NGK CR9EK - DENSO U27ETR.
Potenza max 35 CV (25,76 KW).
TRASMISSIONE:
primaria a ingranaggi,
finale a catena,
cambio a 6 marce.
Frizione dischi multipli in bagno d’olio.
TELAIO: monotrave,
sospensioni:
anteriore forcella idraulica con steli da 46 mm, escursione 220 mm,
posteriore monoammortizzatore con regolazione precarico molla, escursione
220 mm.
Freni: anteriore a disco da 260 mm, posteriore a disco da 220 mm.
Ruote in acciaio a raggi,
anteriore 1,85x21,
posteriore 3,00x18,
pneumatici 90/90-21 , 140/80-18.
DIMENSIONI (in mm) e peso:
lunghezza 2.185,
larghezza 860,
altezza 1.230,
interasse 1.410,
altezza sella 865,
peso in ordine di marcia 133 kg.
GAMMA COLORI: grigio, nero
PREZZO: 5.181 euro chiavi in mano
OPTIONAL DISPONIBILI:
kit di avviamento con pedale, gomma posteriore da 130/80-18;
pneumatici da trial o da enduro stradale.