Ma perché, se nel 1967 era sostanzialmente definita nell’estetica e nella
meccanica, la Tornado
arrivò nelle vetrine solo nel 1971?
E’ lo
stesso Prampolini a spiegarcelo. Nel 1968 Benelli era pronta alla produzione,
ma essendo
un progetto completamente nuovo occorrevano
nuovi
e complessi macchinari. Furono ordinati ma
non arrivarono prima
del 1970, anno in cui vennero assemblati i primi esemplari per gli
USA e successivamente, nel
1971, quelli per l’Europa e
l’Italia.
Oltretutto i grossi
contrasti interni alla numerosa famiglia Benelli
rendevano difficile prendere le decisioni importanti in tempi brevi. E
poi? E poi ci si mise la
Honda, che nel 1969 lanciò la sua
CB
750 a 4 cilindri: nasceva con
lei una nuova generazione di maximoto.
Nonostante questo, l’
accoglienza del mercato nei confronti della
Tornado 650, in vendita dai primi mesi del 1971, fu
positiva.
Certo, la Honda CB, le Kawasaki 2 tempi a 3 cilindri e la Laverda, che
nel frattempo era diventata 750, facevano proseliti,
ma la Tornado seppe
ritagliarsi una sua nicchia di acquirenti, riuscendo almeno
nell’intento
di vendere più di Triumph, BSA, BMW e Norton.
Prampolini era comunque pronto,
già nel 1970,
con una versione
aggiornata, la
Tornado S, migliorata sotto diversi aspetti.
Innanzitutto aveva l’
avviamento elettrico (della Bosch),
l’
albero
motore riequilibrato (sopra i 4.000 giri la prima versione scuoteva
anche le ossa),
un diagramma di distribuzione rivisto ed il
rapporto
di compressione aumentato. Modificò anche la
carburazione,
l’
impianto
di scarico ed i
rapporti del cambio, con il risultato di passare
da 50 a 52 CV e da una velocità massima
di 176 km/h a 190 km/h.
La guida inoltre era molto
più piacevole e meno impegnativa. Anche
questa versione “S” venne però
offerta in ritardo. I debiti
della
Benelli erano altissimi e così la famiglia dovette
vendere
l’azienda
all’imprenditore argentino
Alejandro de Tomaso.
I nuovi flussi finanziari permisero di produrre
la Tornado S che
debuttò nel 1972 con ulteriori
modifiche a strumentazione,
manubrio e
sella oltre che con una
grafica più
accattivante.