Statistiche web

Ben Spies si ritira!

Epilogo quasi scontato per l’avventura agonistica del talentuoso e sfortunato pilota texano. Il ritiro annunciato dopo una stagione complicatissima costellata da infortuni ma anche gestita forse non nel migliore dei modi

Ben spies si ritira!

Da qualche tempo si parlava del futuro di Ben Spies. Inizialmente le voci riguardavano il suo collocamento in una squadra piuttosto che un’altra, in MotoGP piuttosto che SBK. Ma da un po’ si era insinuata anche un’altra possibilità: quella del ritiro. La stagione 2013 del texano è stata un calvario assoluto, costellata di infortuni, stop prolungati, rientri azzardati, prestazioni opache, informazioni date con leggerezza (“ora sto bene”, e poi magari dopo le prime libere si fermava distrutto…). Tutto questo ora giunge all’epilogo: Ben e Ducati annunciano il ritiro dell’americano dalle corse. Ecco il comunicato, che parla di decisione di comune accordo e motivata dalle incertezze sulle condizioni fisiche del pilota per il 2014.

 

Ducati Motor Holding e Ben Spies hanno annunciato oggi che  il pilota americano non correrà più nel 2014, dopo che le parti hanno raggiunto un accordo per risolvere l’attuale contratto con la Casa italiana. Il 29enne texano aveva firmato un accordo di due anni con Ducati che prevedeva la sua partecipazione al Campionato del Mondo MotoGP nel 2013 e nel 2014 come pilota ufficiale Ducati per la squadra Ignite Pramac Racing Team.
 
Spies quest’anno non ha potuto partecipare a diverse gare nella prima parte della stagione a causa dei postumi dell’infortunio alla spalla destra, subito nell’ottobre 2012 mentre gareggiava per un'altra squadra. Fin dai primi test di inizio stagione 2013 era purtroppo apparso chiaro che Ben non si era ancora ripreso pienamente dal suo infortunio e che sarebbe stato necessario un altro periodo di riabilitazione. Sfortunatamente, al suo rientro in gara a Indianapolis in agosto, Ben ha subito un altro brutto infortunio cadendo nel corso delle prove, incidente che ha concluso la sua stagione 2013 in anticipo.
 
I successivi interventi subiti ad entrambe le spalle non hanno dato la certezza a Spies di riuscire a recuperare le sue capacità fisiche per poter correre al 100% il prossimo anno, motivo per cui Ducati e Ben hanno deciso di comune accordo di interrompere il loro rapporto e di liberare il pilota americano da qualsiasi obbligo previsto per il 2014.

 
Spies, Campione del Mondo Superbike 2009, tre volte Campione AMA Superbike e vincitore di una gara MotoGP, ha annunciato il suo addio alle competizioni dichiarando: “Ero davvero molto contento di poter correre con la Ducati in MotoGP e Ducati mi ha supportato nel miglior modo possibile durante questo anno così difficile. Sono quindi estremamente deluso dal fatto di non essere riuscito a realizzare i miei obiettivi personali e quelli del team. Voglio ringraziare tutti: gli organizzatori, le Case, le squadre e tutti i miei fans per avermi aiutato e supportato durante tutta la mia carriera. Quando ho iniziato a correre non avrei mai immaginato di poter raggiungere il livello di successo che ho avuto negli ultimi venti anni di competizioni, ma è giunto il momento di fermarmi e lo faccio con grande tristezza”.
 
 
Paolo Ciabatti, Direttore del Progetto Ducati MotoGP, ha dichiarato: "Avevamo delle grandi aspettative quando Ben è arrivato in Ducati all’inizio di quest’anno, e speravamo davvero che potesse rimettersi in piena forma dopo l’infortunio subito a Indianapolis e che potesse continuare a correre per noi nel futuro. In ogni caso capiamo i motivi della sua decisione e li rispettiamo. E’ davvero un peccato per il nostro sport che Ben abbia deciso di smettere di correre, perché secondo noi è uno dei piloti di maggior talento al mondo. Sicuramente ci mancherà molto e gli facciamo i nostri migliori auguri per il suo futuro".

 

RIPARTE IL MERCATO

La situazione di Ben bloccava un po' il mercato piloti Ducati, con riferimento in partiicolare al team Pramac e al numero di GP13 ufficiali "full MotoGP"  da schierare in pista per il 2014. Finché Spies fosse rimasto sulla lista dei piloti papabili (il suo contratto era appunto di 2 anni), la Ducati sarebbe stata "obbigata" a schierare 4 GP13 ufficiali, ma ora questo vincolo non c'è più, quindi al team Pramac verranno affidate una Desmosedici MotoGP e una "Open", cioè una moto 2013 ma con serbatoio da 24 litri e centralina "Dorna". Chi la guiderà? I nomi sono molti, ma non è un mistero che a Bologna hanno uultimamente puntato molto su Laverty. Il problema era che non potevano offrire un ingaggio anche solo vicino a quanto chiesto dall'irlandese (si parla di 500.000 euro chiesti e meno della metà offerti), ma il ritiro dell'americano apre nuovi scenatii, con la Ducati che tornerebbe all'attacco per impedire che Eugene si accasi in SBK all'Aprilia (nel futuro nuovo team Alstare di cui si parla insistentemente) o in Suzuki, sempre in SBK ma con opzione MotoGP dal 2015. Se Laverty dovesse dire "no, grazie"", i nomi più gettonati sarebbero Hernandez (già ora sostituto di Spies in Pramac) e Petrucci, già preso in considerazione da Ducati come collaudatore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA