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Bali pronta a vietare l’uso delle moto agli stranieri. Ecco le ragioni

Le violazioni al codice della strada sono sempre più numerose. L'isola indonesiana intende quindi vietare ai

turisti stranieri di utilizzare moto e scooter

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In pochi giorni, tra fine febbraio a inizio marzo, la polizia di Bali ha registrato più di 170 infrazioni al codice della strada a opera di cittadini stranieri alla guida di scooter e moto. Alcune violazioni hanno a che fare persino con l’utilizzo di targhe false. Le autorità locali intendono reagire a questa situazione vietando agli stranieri l’utilizzo delle due ruote a motore. Il divieto proposto sarà attuato quest'anno tramite una legge regionale, ma non è ancora chiaro come verrà applicato.

Il piano, comunque, divide. Il turismo contribuisce per circa il 60% al PIL annuale dell’isola e le persone che scelgono di utilizzare moto e scooter a noleggio per visitarla sono moltissime. Traffico caotico e mezzi pubblici non particolarmente efficienti rendono le due ruote una soluzione tra le migliori per muoversi. Il timore di un contraccolpo sull’indotto è pertanto fondato e c’è chi sostiene che le autorità dovrebbero agire su violazioni specifiche, invece di imporre un divieto generalizzato. Altro tema caldo è quello del traffico: se i moltissimi che scelgono le due ruote fossero obbligati a noleggiare un’auto, la già grave congestione del sistema stradale peggiorerebbe ulteriormente. Non mancano le proposte di soluzioni alternative. Tanti sostengono che servirebbero controlli più capillari da parte delle forze dell’ordine. E che si dovrebbe migliorare il sistema di noleggio di veicoli, ad esempio assicurandosi che i clienti abbiano patenti di guida valide, richiedendo depositi cauzionali e prendendo provvedimenti contro chi viola le regole.

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