Chiamatele, se volete, motorette, sappiate che per alcuni globe-trotter sono una vera malattia: solo con “loro” riescono a esprimersi al meglio (ne abbiamo già parlato qui). Mezzi dalle prestazioni e dimensioni contenute diventano una specie di manifesto del viaggio essenziale o del viaggio tout court: nessun'ambizione alla velocità, nessun tentazione al gadget e al comfort facili a distrarti, solo la strada: non c'è filtro, non c'è scudo, sei più esposto all’avventura. Meno la moto è “imponente” più devi mettere del tuo, più l'andamento è lento più hai tempo per conciliarti col mondo oppure per “patirlo”... dipende dall'animo di ognuno, certo. Chi decide di salire in sella ad una piccola moto sa esattamente a cosa va incontro. Lo vuole ardentemente, ne ha fatto il suo stile di vita. Come i ragazzi di cui parleremo nel numero di gennaio di Motociclismo, in uno speciale “motorette”, e ai quali abbiamo chiesto di anticipare in una scheda il loro progetto.
IMPROVVISAZIONE ORGANIZZATA
Sì perché, nella maggior parte dei casi si può proprio parlare di “progetti” con un'idea forte di fondo, non per l'organizzazione che c'è dietro ma per la forte ispirazione. E la ricerca di un’identità distintiva del viaggio si esprime anche nella necessità di trovargli un nome e, in qualche caso, anche un logo. Comunque la dose di improvvisazione degli “slowtrotter” da noi selezionati rimane molto alta, sia che affrontino traversate di mesi sia che si concedano una settimana o poco più. Per questo anche li abbiamo scelti e ve li presentiamo, anzi si presentano da soli, qui sotto (in gallery la loro foto e l’itinerario dei loro viaggi). Quale vi incuriosisce di più? Perché da ora all'uscita del numero di gennaio (fine dicembre) vogliamo sottoporli ad una sorta di “votazione”, per cui voi scegliendo un numero (a cui è associato il viaggiatore) lo candiderete a ricevere in omaggio da parte di GIVI un kit borse da usare nel loro prossimo raid. Come partecipare? Potete manifestare la vostra preferenza indicando il numero del viaggiatore in un commento qui sotto o sulla nostra pagina Facebook “Motociclismo All Travellers”.
GLI “SLOWRIDER”
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Simone Cannizzo
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Stefano Zanaboni/Andrea Segato
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Davide Taloni
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Antonietta Pasqualino di Marineo
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Gerardo Garcia/Pamela Bressan/Federico Lodolo
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Tommaso Goisis/Francesca Manzoni
1 - Simone Canizzo
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Nome progetto: Fuego2Ice
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Biker: Simone Cannizzo
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Viaggio: dalla Terra del Fuoco all’Alaska
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Km percorsi: 36.000
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Moto: Beta RR Enduro 50
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Tempo impiegato: 9 mesi
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Costo: 14.000 euro
“Ho provato tutti i possibili dolori muscolari, tendinei e ossei in luoghi che la vostra filosofia non può neppure immaginare e che io stesso pensavo di non avere. Ho guidato su terra calda, ghiaccio gelido, sale bianco latte, deserti asciutti, asfalto rovente, sabbia morbida e sassi appuntiti. Mi sono arrampicato con un ciclomotore per un intero continente, frustando con amore il mio piccolo destriero per oltre 36.000 chilometri e quasi 300 giorni; da un balcone affacciato sull'Antartide fino all'America russa. E lo rifarei anche subito, magari questa volta con una sella più comoda...”.
2 - Stefano Zanaboni e Andrea Segato
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Nome progetto: Let’s rock this fucking country
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Biker: Stefano Zanaboni e Andrea Segato
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Viaggio: Tour dell'Italia
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Km percorsi: 6.550
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Moto: Honda CB400 e Vespa PX
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Tempo impiegato: 40 giorni
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Costo: 1.200 euro a testa
“Ci siamo dati una meta, raggiungerla poi, è stato secondario. Conoscere l'Italia, i suoi colori, i suoi volti e le sue molteplici espressioni è il nostro sogno da sempre. Lo abbiamo realizzato in sella ad una Honda CB400 dell'80 e una Vespa PX125 del '78 (quella senza frecce), che con il passare dei km si sono ricoperte di adesivi, hanno calpestato sabbia, lava vulcanica, fango e asfalto facendoci crescere ed emozionare, ogni giorno di più”.
3 - Davide Taloni
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Nome progetto: Viaggio Ribelle
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Biker: Davide Taloni
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Viaggio: Nord e Centro Italia
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Km percorsi: 9.000
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Moto: Vespa GTS 250
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Tempo impiegato: tutti i weekend lunghi (da giovedì a domenica), da giugno a fine settembre, e tre settimane continue ad agosto
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Costo del viaggio: 2.000 euro circa
“Il mio è stato un percorso fatto di musica e asfalto. Una sfida con me stesso. Caricata la Vespa con chitarra, amplificatore e tenda, ho girato per le strade d'Italia, suonando in piazze, moli, passi alpini, prati e porti. Lo scopo era quello di far conoscere le mie canzoni direttamente alla gente che incontravo, senza intermediari. E di gente ne ho incontrata davvero parecchia”.
4 - Antonietta Pasqualino di Marineo
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Nome progetto: Vespa Fud Tour
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Biker: Antonietta Pasqualino di Marineo
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Viaggio: Milano-Napoli
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Km percorsi: 2.587
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Tempo impiegato: 11 giorni
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Moto: Vespa Primavera
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Costo: 408 euro
“Il sacchetto con le mozzarelle di bufala dondola, appeso al gancio del sellino della Vespa. Io e le mozzarelle dobbiamo raggiungere Roma e siamo appena poco lontane da Napoli, ma, mi hanno spiegato, la mozzarella non va conservata in frigorifero. Ho appena iniziato il viaggio di rientro di un “Fud Tour” che mi mi ha portato a visitare amici, produttori, food blogger e travellers...”.
5 - Gerardo Garcia, Pamela Bressan, Federico Lodolo
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Nome progetto: Viaggio Avventura
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Biker: Gerardo Garcia, Pamela Bressan, Federico Lodolo
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Viaggio: Udine-Valencia
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Km percorsi: 1.850
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Moto: Ciao
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Tempo impiegato: 7 giorni
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Costo: 195 euro a testa
“Velocità, comfort, relax, vacanze, bambini e tutto quello che ci si può aspettare da una vacanza estiva ... SONO RIMASTI A CASA!! Abbiamo preso i nostri Ciao, rimessi in sesto dopo il precedente viaggio Udine-Londra, e siamo partiti, senza pensarci troppo. 38 km/h di media, 12 h in sella ogni giorno, 3 trapianti di motore... Questa volta la meta era la Spagna, dove abbiamo abbandonato i mezzi.. per riprenderli il prossimo anno per una nuova avventura (Valencia- Marocco – Lisbona)”.
6 - Tommaso Goisis e Francesca Manzoni
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Nome progetto: Ceylon? Non solo thè
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Biker: Tommaso Goisis e Francesca Manzoni
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Viaggio: Sri Lanka
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Km percorsi: 1.378
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Moto: Honda XR 250 Baja (affittata in loco)
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Tempo impiegato: 21 giorni
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Costo: 1.480 euro a testa (di cui 900 di aereo)
“Il vostro viaggio di Laurea in Sri Lanka, e per di più in moto? Ma chi ve lo fa fare?” Così le nostre mamme prima della partenza, ma tant’è: i biglietti erano già prenotati e la moto anche, Honda XR 250 Baja del 2000, con due occhioni giganti come fari. Risaie verdissime e infinite, trekking sacri notturni, snorkeling con gli squali, ripidissime piantagioni di thè, leopardi ed elefanti, processioni sacre, templi arroccati, foreste selvagge e tanto, tantissimo riso”.
