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Autodromo di Franciacorta: la Finanza chiude l’impianto per fallimento

Le Fiamme Gialle chiudono e pongono sotto sequestro uno degli impianti sportivi di riferimento del Nord Italia a causa di cospicui debiti che i gestori hanno con numerosi creditori. Le sorti del circuito bresciano sono dubbie e la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana
 

riferimento per le 2 e 4 ruote, ma con troppi debiti

Gli smanettoni lombardi e, in generale, del Nord Italia, perdono (per ora) uno dei maggiori punti di riferimento per i track days per amatori e piloti più esperti: il Franciacorta International Circuit, chiuso dalla Finanza per debiti. Destinazione, questa bresciana, apprezzata dagli amanti delle due ruote (è stata eletta dai nostri lettori la pista “piccola” più bella d’Italia) così come dagli amanti delle auto: ne sono rimasti molto colpiti anche i nostri cugini di EVO, ad esempio, che hanno organizzato proprio su questa pista un Track day di successo. 

I fatti ed il sequestro

Il sequestro dell’impianto è dovuto al fatto che l’amministrazione del circuito, oberata dai debiti, non ha saputo far fronte alle richieste di tre creditori, i quali hanno dovuto ricorrere alle vie legali per recuperare le somme dovute. Così, nel pomeriggio dello scorso 30 ottobre, durante lo svolgimento l'Italian Drift Challenge e Drift No Profit, si sono presentate le Fiamme Gialle, le quali hanno posto sotto sequestro l’area dei box ed il tracciato. Il Tribunale, infatti, ha dichiarato l’insolvenza della società che ha in incarico la gestione dell'autodromo "Franciacorta International Circuit".

Il futuro dell’impianto

Ad oggi non si hanno ancora notizie certe sul futuro dell’impianto né sulla futura riapertura del tracciato. Si parla di una chiusura per almeno altre 2 settimane. Speranze per la struttura vengono riposte nel possibile rinnovato interesse del fondatore, Ettore Bonara, che dopo la chiusura intende riappropriarsi della gestione del tracciato.
La prima udienza del processo è quindi fissata per il prossimo mese di gennaio. Aspettando i tempi della giustizia, godetevi le immagini della superbike elettrica Energica Ego impegnata tra i cordoli della pista lombarda.
 
 

La pista: storia e manifestazioni

La storia di questo circuito è iniziata nel 2005 per volere di Ettore Bonara. Nato nella zona di una ex cava, l'impianto copre un'area di 500.000 mq a 12 metri sotto il livello stradale. Il progetto è partito per ospitare gare di livello nazionale ed europeo, con omologazione CSAI per le auto fino alla formula 3000 e FMI per gare motociclistiche fino alla Superbike. La lunghezza del tracciato è di circa 3.500 metri nella sua configurazione finale, con il punto più largo della carreggiata che arriva a misurare i 12 metri e una struttura con 24 box dotati di officina ed una ampia area paddock. 
Negli ultimi anni in questa struttura si sono disputate competizioni di rilievo, a partire dalle categorie minori, come la Yamaha R125 Cup o il KTM Duke Trophy per arrivare alle competizioni del CIV Junior o ancora ai trofei MotoEstate. Ma l’Autodromo è famoso anche per i corsi di guida sicura e di guida sportiva.
In ultimo, il circuito viene usato anche dalle case, per i test di collauddo delle novità. Lo ha fatto, ad esempio, Energica, con la Ego portata in pista a Franciacorta da Brannetti: ecco un bel video on board.
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