È difficile selezionare, in un’evoluzione di prodotto che abbraccia oltre settanta anni, i modelli di Vespa maggiormente rappresentativi. Alcuni di essi - perché appartenenti a serie speciali, o perché rapidamente sostituiti da Piaggio con versioni successive - godono del favore degli appassionati e presentano valutazioni elevate nel mercato degli scooter d’epoca, estremamente attivo in tutto il mondo. Altri, per i grandi volumi di produzione e per la lunga permanenza in gamma, oltre a rappresentare dei “classici”, hanno lasciato un segno nella storia della mobilità su due ruote.
Non mancano, nella storia di Vespa, autentici record di natura tecnica che ogni volta rinnovano una storia di innovazione intimamente collegata all’evoluzione dello scooter più famoso e diffuso del mondo: solo per citare alcuni dei più recenti exploit, Piaggio nel 1997 con Vespa ET2 Iniezione ha lanciato il primo scooter 2 tempi a iniezione diretta della storia, un primato tecnologico ribadito nel 2000 con il lancio – su Vespa ET4 50 4T – della prima motorizzazione europea 50cc quattro tempi. Nel 2005, con GTS, Vespa ha presentato il primo scooter mondiale con motore 250cc a iniezione elettronica.
Vespa 98, 1946 - È la prima Vespa. È equipaggiata con un motore 98 cc che eroga una potenza di 3,2 CV a 4.500 giri/minuto per una velocità di 60 Km/ora. Rimane in produzione per due anni: nel 1946 vengono prodotti i veicoli dal numero 1 al 2464; nel ‘47 quelli dal n° 2465 al 18079.
Vespa 125, 1948 - È la prima Vespa 125 cc. Differisce dalla 98, oltre che per la cilindrata, per l’introduzione della sospensione posteriore; viene modificata anche la sospensione anteriore.
Vespa 125, 1953 - Segna una prima, importante evoluzione del propulsore: cambiano le misure di alesaggio per corsa e la distribuzione. Aumenta la potenza (5 CV a 5.000 giri), che porta la velocità massima a 75 Km/h. Nuovo il disegno della carenatura nella parte posteriore.
Vespa 125 “U”, 1953 - Caratterizzata dall’estetica spartana, è la versione “Utilitaria”, venduta a 20.000 lire in meno rispetto alla 125 più moderna. Per la prima volta appare in Italia il faro montato in alto sul manubrio (già introdotto su alcuni modelli destinati ai mercati esteri).
Vespa 150 GS, 1955 - Viene definito dagli esperti come “il modello più apprezzato, imitato e ricordato”. Numerose le innovazioni: per la prima volta appaiono il motore 150 cc, il cambio a 4 marce, la sella lunga di serie, il gruppo manubrio-fanale “carenato”, le ruote con pneumatici da 10”. Vespa raggiunge il “traguardo” dei 100 Km/ora. Anche il design cambia, con una carrozzeria decisamente più aerodinamica.
Vespa 160 GS, 1962 - Nasce per continuare il successo commerciale della prima GS, e vanta un design completamente nuovo.
Nuovi anche il silenziatore di scarico, il carburatore e le sospensioni. La potenza è di 8,2 CV a 6.500 giri.
Vespa 150 GL, 1963 - Ancora nuovo design per quella che è definita “tra le più belle Vespa realizzate dagli stilisti Piaggio”. Nuovo il manubrio, il faro trapezoidale, il parafango anteriore ed i cofani posteriori snelliti.
Vespa 50, 1964 - È la prima Vespa 50 cc. Nasce per le nuove normative del Codice della Strada italiano, che impongono la targa ai veicoli di cilindrata superiore. Eccezionalmente versatile ed affidabile, presenta un motore di nuova architettura, con il cilindro inclinato di 45° anziché orizzontale. È anche l’ultimo progetto firmato da Corradino D’Ascanio.
Vespa 180 SS, 1965 - Segna un nuovo traguardo nella crescita della cilindrata (181,14 cc) e con 10 CV di potenza consente di arrivare a 105 Km/ora. La 180 SS (Super Sport) sostituisce la gloriosa GS 150/160 cc. Piaggio modifica lo scudo anteriore, rendendolo più aerodinamico, e apporta sostanziali migliorie al comfort di guida, alla maneggevolezza e alla tenuta di strada.
Vespa 125, 1966 - Battezzata non ufficialmente “nuova 125”, presenta innovazioni radicali al design, al telaio, al motore (inclinato di 45°) e alle sospensioni.
Vespa Super Sprint 90, 1966 - Serie speciale derivata dalla Vespa 50/90 cc e dalla “nuova 125”, è caratterizzata dal bauletto posto tra la sella e lo sterzo per favorire la guida “distesa”. Stretto e basso il manubrio, radicalmente nuovi anche il parafango e lo scudo, rastremati. Con soli 90 cc di cilindrata, raggiunge i 93 Km/ora.
Vespa 125 Primavera, 1968 - È, insieme alla successiva PX, il modello più longevo di Vespa. Deriva dalla “nuova 125” ma presenta notevoli differenze nel propulsore, che consente un incremento di 10 Km/ora nella velocità massima. Curate le rifiniture, che comprendono il classico e praticissimo gancio appendi-borsa.
Vespa 180 Rally, 1968 - Con questo nuovo veicolo Piaggio generalizza su tutta la produzione il sistema di ammissione a distribuzione rotante. Inedito il motore, nuovo e più potente il faro anteriore, il telaio - derivato dalla Vespa 150 Sprint - è più stretto e aerodinamico di quello della Super Sport.
Vespa 50 Elestart, 1970 - Presenta la grande novità dell’avviamento elettrico, ma anche il design è completamente rivisitato e arricchito rispetto alla 50 Special.
Vespa 200 Rally, 1972 - Piaggio raggiunge un nuovo top nella cilindrata di Vespa.Questo modello, con 12,35 CV a 5.700 giri, tocca i 116 Km/ora. Vespa 125Primavera ET3, 1976 - La sigla significa “Elettronica 3 travasi”, e segna importanti modifiche al propulsore, reso più potente e brioso. Variata anche l’estetica rispetto alla Primavera standard (mantenuta in gamma).
Vespa P 125 X, 1978 - La “PX” segna un nuovo passo avanti nell’estetica (la carrozzeria è interamente ridisegnata) e nelle prestazioni. Caratteristico il bauletto posto dietro allo scudo. Nello stesso anno viene presentata la P 200 E, che rispetto al modello 125 vanta la possibilità di essere munita di lubrificazione separata e di lampeggiatori direzionali integrati nella carrozzeria. Tre anni dopo viene presentata la PX 150 E, che offre prestazioni intermedie tra i due modelli.
Vespa PK 125, 1983 - Sostituisce la Vespa Primavera (standard ed ET3). Nuova l’estetica; inoltre la carrozzeria della PK è completamente diversa da quelle degli scooter precedenti, perché le saldature della scocca non sono più sovrapposte, ma intere.
Vespa PK 50, 1983 - Sostanzialmente identica alla PK 125, è presentata nei due modelli PK 50 e PK 50 S, ambedue con cambio a 4 velocità e accensione elettronica.
Vespa PK 125 Automatica, 1984 – Viene introdotto su Vespa il cambio automatico, forse la modifica più radicale (almeno dal punto di vista dell’utente) dal 1946. La presenza del cambio automatico è sottolineato dall’assenza del freno a pedale, sostituito dalla leva posta alla manopola sinistra (che non deve governare la frizione, automatica). È offerta anche con miscelatore automatico olio-benzina e avviamento elettrico. L’anno successivo, viene lanciata anche la Vespa PK 50 Automatica.
Vespa T 5 Pole Position, 1985 - Anche la serie PX trova, con la T 5, il modello “supersportivo”. Nuovo il motore, con cilindro in alluminio a 5 travasi; ma nuovo anche il design, soprattutto al posteriore e nell’area del fanale anteriore, integrato con un aggressivo cupolino dotato di un piccolo parabrezza in plexiglas. Uno spoiler arricchisce lo scudo.
Vespa 50 N, 1989 – Le modifiche apportate al Codice della Strada italiano consentono ai 50 cc di svincolarsi dal limite di potenza di 1,5 CV, e Piaggio presenta un nuovo “vespino” più performante (oltre 2 CV a 5.000 giri) e caratterizzato da una veste estetica inedita dalle linee più “morbide”.
Vespa ET4 125, 1996 - Prima Vespa con motore 4 tempi, è il modello “nuova generazione” lanciato in occasione del cinquantenario. Nel 1997 e 1998 è risultato il veicolo due ruote targato (moto incluse) più venduto in tutta Europa ed è stata seguita dalla versione ET2 50 cc e, nel 1999 anche dalla classica ET4 150 cc.
Vespa ET4 50, 2000 - È la prima Vespa 50 dotata di motore 4 tempi, e grazie alle caratteristiche del suo propulsore stabilisce un vero e proprio record di autonomia: oltre 500 km con un pieno di benzina.
Vespa PX, 2001 - Freno a disco anteriore, accurati interventi estetici, nuovi colori e il ritorno al logo Vespa "storico" per la intramontabile PX, che ha superato la straordinaria cifra di tre milioni di unità prodotte e vendute in oltre 30 anni di carriera. Rinnovata ancora nel 2011 è oggi offerta nelle cilindrate 125 e 150. Vespa PX è un "evergreen" anche grazie all'unicità del cambio a 4 marce al manubrio e alla possibilità di installare la ruota di scorta laterale. Vespa
Granturismo 200L e 125L, 2003 - La Granturismo è stata la Vespa più grande e potente mai realizzata sino a quel momento. Nelle versioni 200L e 125L, coniuga i valori emozionali di Vespa con le soluzioni progettuali più avanzate: è la prima Vespa con motori quattro tempi quattro valvole raffreddati a liquido (che rispondono ai nuovi standard Euro2 sulle emissioni); la prima con ruote da 12 pollici, e con un sistema di frenatura interamente a disco. La carrozzeria in acciaio è, ancora una volta, il segno di una filosofia di costruzione esclusiva.
Vespa LX, 2005 - È il ritorno del “Vespino”, il modello a scocca piccola che da oltre 50 anni si affianca al “Vespone” di grandi dimensioni.
Vespa GTS 250 i.e., 2005 - Cinquant'anni dopo la nascita della Vespa GS (Gran Sport), primo scooter sportivo della storia e tuttora ricercatissima da appassionati e collezionisti, Vespa GTS 250 i.e. riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più potente, veloce e tecnologicamente dotata. A partire dal novembre 2011 Vespa GTS cresce fino alla classe 300, spinta da un nuovo e potente motore 4 valvole, raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica.
Vespa GTV e LXV, 2006 – Nate per celebrare il mito assoluto del mondo due ruote, Vespa LXV e Vespa GTV recuperano e reinterpretano gli elementi più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60 nella loro forma e nella loro funzione.
Vespa GT 60°, 250cc, 2006 - E’ il regalo che Vespa ha voluto fare ai suoi appassionati per festeggiare il suo sessantesimo compleanno: materiali raffinati e lavorazioni esclusive per un oggetto unico, un’edizione limitata prodotta in soli 999 esemplari e destinata a rimanere uno dei capisaldi nella storia di Vespa.
Vespa S 50 e 125, 2007 - Il fascino del “Vespino” sportivo rivive nelle forme della nuovissima Vespa S: un gioco di citazioni, di richiami, per declinare al presente l’anima più giovane e sportiva di Vespa. L’estetica rigorosamente minimalista di Vespa S raccoglie direttamente l’eredità di modelli mito degli anni ’70 come la 50 Special e la Vespa Primavera.
Vespa GTS 300 Super, 2008 - Vespa GTS 300 Super porta nella classe “over 250” l’eleganza esclusiva di Vespa. La classicità e lo stile unico di Vespa si sposano a un’evidente vena di sportività e le linee raffinate di Vespa acquisiscono un aspetto decisamente grintoso. Vespa GTS 300 Super incarna così, in chiave sportiva e moderna, i valori di stile, comodità, sicurezza e robustezza del marchio Vespa. Spinta da un modernissimo e potente motore a 4 valvole raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, omologato Euro3, Vespa GTS 300 Super si distingue per le straordinarie doti di elasticità e brillantezza del propulsore che ne fanno una vera “bruciasemafori”.
Vespa S 50 e Vespa LX 50 4Valvole, 2009 – Il nuovo motore 50cc, quattro tempi quattro valvole porta alla riscoperta di una cilindrata “mitica”, pietra miliare nella storia di Vespa.
Vespa GTS ABS ASR. Nel 2014 Vespa GTS si rinnova con l’adozione dei più avanzati e tecnologici sistemi elettronici di supporto alla guida: Sistema di frenata ABS a due canali e Controllo di trazione ASR. Vespa conferma così la sua avanguardia tecnologica che sempre ne ha segnato la storia e si presenta come uno dei veicoli più moderni, avanzati e sicuri del panorama mondiale.