Dopo aver abituato i giovani “urbani” ai propri scooter con lo sharing, Askoll tenta la conquista dei millennials con il nuovo XKP (da leggere Escape, in inglese, nel senso di evasione), il nuovo scooter derivato dall’Es, ma molto più curato.
Telaio e powertrain restano invariati, stesso motore da 2,7 kW (3,67 CV), mentre sono nuovi la coppia di batterie da 1.4 kWh e il BMS (battery management system). Lo scooter è declinato in L1 e L3, cioè ciclomotore da 45 km/h e “125” da patente A1 o B da 66 km/h. Simile anche l’autonomia dichiarata 87 km per il “50”, cui è stata fornita più coppia per un maggiore spunto da fermo (158 Nm) e 90 km per il “125” (130 Nm).
I designer Askoll si sono concentrati sull’alleggerimento della linea, caratterizzata ora dal piccolo cupolino fumé, dalla targa a sbalzo, dai gruppi ottici full LED molto più potenti, secondo quanto dichiara Askoll, e dal taglio sportiveggiante della coda. Inoltre, è nuovo e più ricco il display connesso (con ancora più informazioni attraverso la App). Nel retroscudo c’è un vano in grado di contenere una bottiglia d’acqua da 0,5 litri e/o altri piccoli oggetti, dotato di presa USB. Nel vano, sotto chiave, è stato ricavato un passaggio per il cavo dello smartphone, in modo da poterlo ricaricare durante la marcia. Tra gli optional decisamente raccomandati, il portasmartphone universale in plancia.
Sulla base dei feedback degli utenti, ora il display mostra anche la temperatura esterna, oltre a data e ora. Ci sono tre mappe, Eco (20 km/h), City (45 km/h) e Power (66 km/h), e la retromarcia (Askoll ha un discreto pubblico femminile), inoltre, il display passa automaticamente dall’illuminazione diurna a quella notturna. Ovviamente non mancano l’autonomia residua e lo stato di carica delle batterie. L’XKP ha persino il cruise control e, per le manovre, la possibilità di muoversi a passo d’uomo senza usare l’acceleratore, ma solo il tasto d’accensione. In questo modo non si rischia di “lanciarlo” involontariamente contro un muro parcheggiando (questi scooter scooter sono pensati anche per un pubblico con poca dimestichezza con moto e motorini).
Attraverso la app Askoll è possibile sbloccare e avviare lo scooter attraverso lo smartphone, oltre a localizzare dove è parcheggiato. Questa caratteristica è particolarmente comoda per le famiglie che condividono uno scooter: non c’è la necessità di passarsi le chiavi e informarsi dove è parcheggiato il veicolo, si può fare tutto dal telefono.
Askoll è estremamente sicura della propria affidabilità – come dimostrato dalla longevità degli scooter in sharing – da proporre 6 anni di garanzia sia sullo scooter che sulle batterie.