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Yamaha MT-10: abbiamo cavalcato il mostro!

Estrema nell'estetica, estrema nel carattere, la MT-10 ha muscoli in abbondanza per metterti al tappeto, ma si fa comandare come una buona giapponese. Comoda e anche versatile. Il nostro test su strada

Una maxi a dir poco originale

Presentata a Eicma, la Yamaha MY-10 è stata una delle novità 2016 più chiacchierate, per lo stile particolare ma anche per la reticenza di Yamaha nel fornire info tecniche e numeri (c’è voluto un video scoop per conoscere i primi dati). Poi sono arrivati il video ufficiale, la scheda tecnica e il prezzo, nel momento in cui la maxi naked è stata inserita nel listino 2016 di Iwata.
 
Ora, dopo un veloce ripasso alle foto della gallery, è il momento di sapere come va la streetfighter derivata dalla R1. La parola al nostro inviato al press launch, Aldo Ballerini.

Ci aspettavamo molto, lei ci ha dato anche di più

Ancor prima di salire sulla MT-10 sapevamo che sarebbe stata una naked strepitosa. Non sapevamo però che sarebbe andata oltre le aspettative. Non avevamo dubbi sul motore, chi ha provato il Crossplane (CP4) della R1 sa già che ha uno spaventoso tiro ai medi, ma qui siamo andati ben oltre, riempiendo di kgm e kgm la fascia che va dai 4.000 ai 9.000 giri. Immaginatevi cos'è. I numeri sono importanti, 160 CV a 11.500 giri, 111 Nm a 9.000 giri, ma dicono anche poco, perché - al solito - è importante come vengo fuori. Si chiede sempre un motore esplosivo, ma poi si vorrebbe anche che sia ragionevolmente controllabile; difficile. E proprio qui, invece, i tecnici hanno compiuto il miracolo: il CP4 è esattamente esplosivo ma anche equilibrato, con una grinta che pensi sia impossibile da gestire, invece te la senti sempre sulla punta delle dita. Il Project Leader ci ha svelato il segreto, ne riparleremo con calma sul prossimo numero di Motociclismo. 
Poi ci si mette pure la ciclistica.
Abbiamo percorso almeno duecento chilometri di classico misto guidato, apprezzandola fin dall'uscita dal parcheggio, dalla prima rotonda a venti chilometri all'ora al curvone e più veloce. È gustosa, rotonda, intuitiva e confortevole, scende in piega rapida e precisa, con le sospensioni che lavorano perfettamente, anche qui centrando il miglior equilibrio tra comfort ed efficacia nella guida sportiva. Tra agilità e precisione sul veloce. A questa bellezza metteteci pure il CP4 e la sua sensualissima seconda, che da 50 km/h ti lancia fuori dalle curve con la fionda, ti fa decollare tra una e l'altra e atterrare dolcemente quando chiudi il gas (in senso figurato ma anche no). 
Insomma, s'è capito, la MT-10 è una moto spaventosa ma gestibile, e c'è da aggiungere che è anche versatile, con quel tanto di giapponese che ci vuole per essere comoda, senza però essere troppo giapponese, cioè capace di abbracciare un uso che va dal turismo alla guida sportiva decisamente elettrizzante. 
Per l'estetica facciamo così: prendete un appunto su ciò che ne pensate oggi, andate a rileggerlo dopo che l'avete vista in giro per la città, siamo convinti che molti di voi avranno cambiato idea. 

MT Tour

Per provare la MT-10, non dovete far altro che tenere d'occhio il calendario dello Yamaha MT Tour, l'evento itinerante che dà la possibilità di guidare le moto della famiglia "Master Of Torque": la nuova bicilindrica MT-03, la MT-07, la MT-09 e, a partire dalla tappa di Torino, anche l’ultima arrivata MT-10
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