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05 February 2016

Jonathan Rea vince il Joey Dunlop Memorial Trophy. I test Kawasaki in Spagna

Dopo aver ricevuto il premio come miglior motociclista irlandese, Rea è partito col compagno di squadra Tom Sykes alla volta del MotorLand Aragon per gli ultimi test europei prima della trasferta nella terra dei canguri, dove a fine mese inizierà il Mondiale SBK. Entrambi i piloti si dicono soddisfatti del lavoro svolto. Foto e parole dei protagonisti
 

MOTOCLISTA IRLANDESE DELL’ANNO

La stagione 2016 è iniziata alla grande per Jonathan Rea che, grazie al Titolo Mondiale Superbike conquistato lo scorso anno, è stato premiato con il Joey Dunlop Memorial Trophy. Questo trofeo viene assegnato ogni anno al miglior motociclista irlandese e Rea lo riceve per la terza volta (le precedenti nel 2007 e 2008); ma quest'anno ha un sapore diverso in quanto è la prima volta che lo ritira da campione del Mondo. Per la storia del motociclismo irlandese Rea rappresenta il quarto pilota ad essere riuscito ad arrivare al titolo iridato, dopo Ralph Bryans, Joey Dunlop e Brian Reid. Il “motociclista irlandese dell’anno” ha così commentato: "Sono onorato di tornare in Irlanda del Nord come Campione del Mondo e ricevere un’accoglienza tale. Questo premio è sempre stato uno dei miei obiettivi ed è un onore vincerlo per la terza volta. Joey Dunlop è sempre stato un mio idolo, sono fiero di esser stato votato come motociclista irlandese dell’anno. Non avrei mai potuto vincere il titolo senza l’appoggio di tutte le persone che ho incontrato nel corso della mia carriera, la mia famiglia in primis”.
Ma dopo la serata di gala è il momento di fare sul serio: Rea e il compagno di squadra Tom Sykes volano ad Aragon, per gli ultimi test europei prima della trasferta in Australia. I due giorni di prove servono ai piloti per mettere a punto le loro moto prima del via del campionato, il 27 febbraio a Phillip Island (qui il calendario completo SBK 2016, qui la entry list dei piloti partecipanti).
1/32 Jonatha Rea riceve il Joey Dunlop Memorial Trophy, premio per il miglior motociclista irlandese dell'anno

POCHE ORE DI TEST

L’obiettivo del team per questi due giorni di test è quello di trovare il setup migliore per le ZX-10R 2016 e confrontare i dati raccolti con quelli della scorsa settimana a Jerez. Purtroppo però, nel primo giorno di test, il vento forte impedisce ai piloti di scendere in pista, i meccanici sfruttano quindi la giornata per mettere a punto alcuni componenti appena arrivati dal Giappone. Jonathan Rea e Tom Sykes scendono in pista solo verso mezzogiorno dal day2 e devono quindi svolgere tutto il lavoro concentrato in poche ore. Un test breve ma intenso quindi. Al termine del pomeriggio di prova Sykes si dice soddisfatto di essere riuscito a girare con lo stesso ritmo fatto registrare in gara nel 2015 (i tempi non sono stati diffusi, ma si presume da 1'50 alto a 1'52 alto); secondo il pilota questo è stato possibile grazie ai passi in avanti fatti negli ultimi test di Jerez. Jonathan Rea invece, nonostante la forma non al 100% causa malattia, concentra il lavoro sulle sospensioni e sul motore della sua verdona e non vede l'ora di scendere in pista in Australia. Si chiude così per i piloti KRT la sessione di test europei, ora l’appuntamento tra i cordoli con i piloti della SBK è per il 22 febbraio a Phillip Island, per gli ultimi test prima del via della stagione.

SODDISFATTI DEL LAVORO SVOLTO

Dopo essere sceso in pista ad Aragon, Tom Sykes ha dichiarato: “Abbiamo fatto un buon test, corto ma produttivo. Sono felice di aver concluso la sessione di test invernali in Europa ad un buon livello, abbiamo lavorato bene. Ho parlato con altri piloti Kawasaki e anche loro sono molto felici della nuova moto, confermano che sia facile da guidare. Ci siamo concentrati su alcuni particolari molto importanti, non sulle performance. Alla fine sono stato molto produttivo. Abbiamo dovuto fare un paio di prove anche per Pirelli, e sono felice di come sono andate le cose” .

Jonathan Rea ha aggiunto: “Oggi abbiamo provato alcune differenti forcelle e ammortizzatori posteriori, inoltre abbiamo cambiato leggermente il carattere del motore. Le informazioni che abbiamo raccolto ci serviranno per arrivare a Phillip Island al 100%. Avremo altri due giorni sul tracciato australiano per mettere a punto la moto prima della gara. Sono felice di andare là perché ho buoni ricordi dello scorso anno (Rea vinse gara1, ndr), ma anche perché li mi sento a casa. Ora sto solo cercando di mettere insieme tutte le informazioni, per arrivare pronto alla prima gara. Tutti nel team stiamo lavorando per questo, ed è eccitante”.
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