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23 April 2016

1946 – 2016: tanti auguri alla Vespa

Il 23 aprile di 70 anni fa nasceva la prima Vespa, la 98 cc. Oggi, nell'anniversario del primo brevetto, festeggiamo il compleanno dello scooter più famoso al mondo raccontandovi com’è nato, i suoi record e i modelli che hanno fatto la storia

1946-2016: i numeri di Vespa

Con oltre 18 milioni di esemplari prodotti dal lontano 1946 a oggi, Vespa vive uno dei suoi momenti storici festeggiando i 70 anni dal primo prototipo della 98 cc. Simbolo nel mondo dello stile e dell’eleganza all’italiana, in 70 anni di storia la Vespa è andata oltre la sua funzione di commuting identificandosi con uno stile di vita che ha i suoi capisaldi in valori quali la libertà, la bellezza, il rispetto per il mondo che ci circonda. Vi raccontiamo la sua storia, ma prima “diamo i numeri”.
 
Dal 2004, quando furono prodotti 58.000 veicoli, la crescita del marchio Vespa è stata costante: 100.000 unità prodotte nel 2006, 170.000 nel 2015. In un decennio Vespa ha triplicato la sua produzione e nell’arco di 10 anni un milione e mezzo di nuove Vespa hanno iniziato a percorrere le strade del mondo. Oggi Vespa è prodotta in tre siti produttivi:
  • Pontedera, dove Vespa è nata e viene prodotta dal 1946 per i mercati dell’Europa e delle Americhe.
  • Vinh Phuc, in Vietnam, che serve il mercato locale e i paesi del Far East (il 21 aprile 2015 ha festeggiato i 500.000 scooter sin ora prodotti).
  • Barmati, India, aperto nel mese di aprile 2012 e nel quale nascono le Vespa per il mercato indiano.
In occasione dei 70 anni di Vespa (nata il 23 aprile 1946, con il primo brevetto ufficialmente depositato), Piaggio ha dedicato molta attenzione a celebrare i record raggiunti dallo scooter più famoso del Mondo. Oltre a portare nelle concessionarie tre dei modelli Vespa più diffusi nella colorazione celebrativa del 70° anniversario (per tutte le informazioni e le foto cliccate qui), il Gruppo italiano ha dedicato alla sua icona una grande mostra fotografica allestita negli spazi del Museo Piaggio di Pontedera. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 4 giugno 2016. L’esposizione, aperta anche nei giorni 23, 24 e 25 aprile, osserva gli orari del Museo Piaggio (dalle ore 10 alle 18).

Vespa: le origini dell'icona

Fondata a Genova nel 1884 da Rinaldo Piaggio, all’epoca ventenne, la società Piaggio si dedica inizialmente alla costruzione di arredamenti navali per poi estendere la propria attività alla costruzione di carrozze e vagoni ferroviari, motori, tram e carrozzerie speciali per autocarri. Nel frattempo, con la prima guerra mondiale, Piaggio entra nel settore aeronautico, un business in cui opererà per i decenni a venire. Inizia così la produzione di idrovolanti e aeroplani, come pure l’acquisizione di nuovi stabilimenti: nel 1917 una fabbrica di aerei a Pisa, quattro anni dopo un piccolo stabilimento a Pontedera che sarebbe divenuto il centro della produzione aeronautica di Piaggio (eliche, motori e aerei completi, incluso l’avanzatissimo Piaggio P108 nelle versioni passeggeri e bombardiere). Negli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale, e durante il conflitto, Piaggio è uno dei maggiori produttori italiani di aerei. Proprio per questo gli stabilimenti di Genova, Finale Ligure e Pontedera rappresentano un obiettivo militare strategico ed escono distrutti dalla Seconda Guerra Mondiale.

L’invenzione del 1946 e la nascita del mito

I figli di Rinaldo Piaggio, Enrico e Armando, immediatamente dopo la guerra curarono il nuovo avvio della produzione industriale. Il lavoro più duro toccò a Enrico, cui spettava la ricostruzione del grande stabilimento di Pontedera, anche recuperando parte dei macchinari trasferiti a Biella, in Piemonte. Enrico Piaggio optò per una totale riconversione industriale, puntando sulla mobilità individuale di un Paese che usciva zoppicando dal conflitto bellico. Di lì a poco realizzò la sua intuizione, creando un veicolo destinato, grazie allo straordinario lavoro progettuale dell’Ing. Corradino D’Ascanio (1891-1981), a diventare un’icona.

La Vespa nacque quindi dall’intuizione di Enrico Piaggio, deciso a creare un prodotto a basso costo e di largo consumo. All’approssimarsi della fine della guerra, Enrico si mise alla ricerca di ogni soluzione capace di rimettere “in moto” la produzione nei suoi stabilimenti. La prima fabbrica a riprendere la sua attività fu quella di Biella, dove venne realizzato un “motorscooter” sul modello delle piccole motociclette per paracadutisti: il prototipo, siglato MP5, venne battezzato “Paperino” per la sua strana forma. Paperino non soddisfò Enrico, che incaricò Corradino D’Ascanio di rivedere il progetto. L’ing. D’ascanio non amava però la motocicletta: era scomoda, ingombrante, con gomme troppo difficili da cambiare in caso di foratura e sporcava molto a causa della catena.
 
L’ingegnere si mise ugualmente al lavoro: per eliminare la catena immaginò un mezzo con scocca portante e a presa diretta; per rendere la guida più agevole pensò di posizionare il cambio sul manubrio; per facilitare la sostituzione delle ruote escogitò un braccio di supporto simile a quello dei carrelli degli aerei. Infine ideò una carrozzeria capace di proteggere il guidatore, di impedirgli di sporcarsi o scomporsi nell’abbigliamento. La posizione di guida di Vespa era pensata per stare comodamente seduti, anziché in bilico su una motocicletta a ruote alte. Dal nuovo progetto di D’Ascanio nacque un mezzo che con il “Paperino” non aveva più nulla a che vedere: una soluzione assolutamente rivoluzionaria rispetto a tutti gli altri esempi di locomozione motorizzata a due ruote. Con l’aiuto di Mario D’Este, suo disegnatore di fiducia, a Corradino D’Ascanio bastarono pochi giorni per mettere a punto la sua idea e preparare il primo progetto della Vespa, prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946. Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP6 esclamò: “Sembra una vespa!”.

La storia di Vespa, dal primo prototipo a oggi

Il 23 aprile 1946 la Piaggio & C. S.p.A. depositò il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Enrico Piaggio non esitò a dare il via alla produzione in serie di 2.000 esemplari della prima Vespa 98 cc. Il debutto in società del nuovo veicolo si tenne al Circolo del Golf di Roma alla presenza del generale statunitense Stone. Gli italiani, invece, videro e toccarono con mano per la prima volta la Vespa alla Fiera di Milano del 1946.
 
La Vespa 98 cc venne messa in vendita in due versioni e con due prezzi: 55.000 lire il tipo “normale” e 61.000 lire il tipo “lusso” con alcuni optional quali il contachilometri, la stampella laterale e i raffinati pneumatici con fianco bianco.
 
Negli ultimi mesi del ‘47 la produzione iniziò a decollare. Nel 1948 uscì dagli stabilimenti Piaggio la Vespa 125, il modello destinato a sostituire la 98 cc. Con la Vespa 125 la produzione iniziò a crescere incessantemente: se nel ‘46 Piaggio immise sul mercato 2.484 scooter, che diventarono 10.535 l’anno seguente; nel 1948 l’azienda arrivò a produrre 19.822 mezzi. Nel 1950 la produzione prese il via anche nella prima Licenziataria tedesca, raggiungendo i 60.000 mezzi. Nel 1953 ben 171.200 veicoli varcarono le porte degli stabilimenti. Nel 1954 aprirono i battenti anche le Licenziatarie di Gran Bretagna (Douglas di Bristol) e Francia (ACMA di Parigi); nello stesso anno iniziò la produzione anche in Spagna con la Moto Vespa S.A. di Madrid, fondata nel 1952, oggi Piaggio España. Nacquero alcuni stabilimenti anche in India, in Brasile, in Australia, in Sud Africa e negli USA. Ben presto la Vespa venne prodotta in 13 nazioni e commercializzata in 114 paesi nel mondo. Nel 1960 Vespa superò il traguardo dei 2 milioni di unità prodotte; furono 4 milioni nel 1970, e oltre 10 milioni nel 1988. Oggi la Vespa ha superato la quota delle 18 milioni di unità prodotte.
 
Il boom di vendite della Vespa, oltre alla diversa visione imprenditoriale dei fratelli Piaggio, con Enrico concentrato in Toscana sulla mobilità leggera individuale e Armando sul business aeronautico in Liguria, condusse alla scissione dell’azienda. Il 22 febbraio 1964 Enrico Piaggio acquistò infatti la parte di Piaggio & C. S.p.A. detenuta dal fratello Armando.
 
Vespa 50 nacque nel 1963 come risposta all’introduzione in Italia della targa obbligatoria per le due ruote di cilindrata superiore a 50 cc. Il “vespino” si confermò subito come un elemento di grande successo nell’ambito della gamma Piaggio e la sua produzione non venne più abbandonata. Vespa ET4 50, lanciata nell’autunno del 2000 (sostituita nel 2005 dalla Vespa LX) fu la prima Vespa 50 cc dotata di motore quattro tempi. Del tutto eccezionale e unica è la storia di Vespa PX, il singolo modello di maggior successo nell’intera storia di Vespa: nata nel 1977 e ancora in produzione nelle cilindrate 125 e 150 cc, ha superato la cifra di 3 milioni di unità vendute.
 
La storia di Vespa segnò un nuovo capitolo nel 2003 con la nascita della Granturismo 200L e 125L: con questi due modelli, Vespa raggiunse dimensioni e potenze del tutto nuove. Nel 2005 la gamma si arricchì di due nuovi prodotti: Vespa LX (50, 125 e 150), a sostituzione della Vespa ET (oltre 460.000 esemplari venduti dal 1996), e Vespa GTS 250 i.e., che a cinquant'anni dalla nascita della Vespa GS Gran Sport, segnò un nuovo capitolo nella storia sportiva del Marchio. Nel 2006, in occasione del 60° anniversario di Vespa, videro la luce tre modelli che interpretarono in chiave moderna le linee delle prime Vespa: Vespa GTV, Vespa LXV e Vespa GT 60°. Nel 2007 fu la volta della Vespa S: elegantemente ispirata alle linee e ai modelli degli anni ‘70, fu l’erede per il nuovo millennio delle mitiche 50 Special e 125 Primavera.
 
Nel maggio 2008 nacque il 145° modello, la Vespa GTS 300 Super; la Vespa più potente della gamma. Nella primavera 2012 arrivò, sulla serie LX/S, una importante innovazione di motore con il monocilindrico 125/150 cc 3 valvole a iniezione elettronica capace di definire nuovi standard arrivando a percorrere 55 km con un litro di benzina e abbattendo le emissioni di Co2 del 30%. Il propulsore 3 valvole, interamente progettato, sviluppato e prodotto a Pontedera equipaggiò anche la Vespa 946. Vespa 946, presentata al salone EICMA 2012 di Milano, aprì una finestra sul futuro dello stile e della tecnologia (Cliccando qui potete vederla anche nella versione "Emporio Armani, nata dalla collaborazione tra lo stilista italiano e il Gruppo Piaggio).

La dolce vita di Vespa

Vespa non è solo un fenomeno commerciale. È un evento che coinvolge la storia del costume del nostro paese. Negli anni della "Dolce Vita" Vespa divenne il sinonimo di scooter. Alcuni reportage dei corrispondenti stranieri descrivevano l’Italia come “il Paese delle Vespa” e il ruolo giocato da Vespa nel costume, non solo italiano, venne documentato dalla presenza del veicolo in centinaia di film.
 
Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze Romane" (1953) infatti furono solo i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali che negli anni sono stati ripresi in sella a una Vespa, in film che vanno da “Quadrophenia” ad “American Graffiti”, da “Il talento di Mr. Ripley” fino a “La carica dei 102”, per non parlare di “Caro Diario” o dei recentissimi “Alfie” con Jude Law, “The Interpreter” con Nicole Kidman e il blockbuster “Transformers”.
 
Nelle foto, nei film e sui set, Vespa fu la "compagna di viaggio" di nomi quali Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield, Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni, Charlton Heston, John Wayne, Henry Fonda, Gary Cooper, Anthony Perkins, Jean-Paul Belmondo, Nanni Moretti, Sting, Antonio Banderas, Matt Damon, Gérard Depardieu, Jude Law, Eddie Murphy, Owen Wilson e Nicole Kidman.

Record, sport e raid: intorno al mondo con la Vespa

La Vespa ha vissuto anche una vera e propria carriera agonistica. In tutta Europa, nei lontani anni Cinquanta, prende infatti parte, anche con successo, a competizioni motociclistiche ufficiali (velocità e fuoristrada). Ed è protagonista di altre “avventure” del tutto inusuali. Cliccate qui per conoscerle, trovate anche le informazioni relative alla mostra dedicata al mito Vespa presso il Museo Piaggio di Pontedera.
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