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Triumph Bonneville 2016: info, tecnica e foto

Gamma rinnovata, ma senza stravolgere la tradizione. Due cilindrate (900 e 1.200) per cinque versioni (Street Twin, Bonneville T120 e T120 Black, Thruxton e Thruxton R), raffreddamento a liquido e tanta elettronica: Ride by Wire, traction control, riding mode e ABS. Cresce la coppia, calano i consumi 

classici rinnovati

Da tempo si sapeva che Triumph avrebbe rinnovato la gamma “classic”, qualche giorno fa ve l’avevamo anticipato approfittando del video teaser rilasciato dalla Casa. Ora il momento è arrivato: ecco le nuove Bonneville, guardate le foto prima di continuare con la lettura.
1/99 Triumph Bonneville: gamma 2016. Da sinistra: Thruxton (1.200 cc), Thruxton R (1.200 cc), Street Twin (900 cc), T120 Black (1.200 cc), T120 (1.200 cc)

5 versioni per 2 cilindrate, a dicembre iniziano le vendite

Erano 15 anni che la famiglia Bonneville non veniva toccata, ma ora è oggetto di un profondo rinnovamento. Rimangono invece invariate, per parlare delle altre Triumph spinte dal bicilindrico in linea raffreddato ad aria, la Scrambler, la Speedmaster e la America. A dire la verità, non è che la Casa abbia svelato moltissimo nell’anteprima londinese che precede il debutto in pubblico a Eicma. Sappiamo però che i modelli sono 5: Sappiamo che cambiano radicalmente il motore e la ciclistica e che fa il suo ingresso massiccio l’elettronica. Il prezzo e i dati tecnici completi della Street Twin saranno diffusi a dicembre e la vedremo dai concessionari il mese seguente. Per T120 e Thruxton invece bisognerà aspettare di più: conosceremo prezzi e specifiche a gennaio 2016, ma saranno in vendita solo la prossima primavera, tra marzo e aprile.

Motore: tre livelli di prestazioni e tanta elettronica

Dato che da Hinckley si tengono abbottonati sulle modifiche alla ciclistica, limitandosi a dire che sono cambiate alcune quote e che sono state irrobustite certe parti del telaio (più maneggevolezza), concentriamoci sul propulsore. Anzi, sui propulsori. Sono infatti due: uno di 900 cc e l’altro di 1.200 cc. Non ci sono altre informazioni, per ora (non è dato sapere come cambino le misure caratteristiche, ad esempio…), a parte il fatto che viene introdotto il raffreddamento a liquido, anche se il radiatore è esteticamente discreto e comunque le alette sui cilindri contribuiscono a tenere sotto controllo le temperature. Bocche cucite sulla potenza, mentre si sa che il motore di 900 cc ha 80 Nm di coppia massima a 3.200 giri/min, il 1.200 ne vanta invece 105 Nm a 3.100 giri/min per la versione HT (High Torque) e 112 Nm a 4.950 giri/min per la HP (High Power), riservati rispettivamente alle Bonneville T120 e alle Thruxton. Ciò lascia immaginare anche valori di potenza massima differenti a seconda della destinazione turistica o sportiva delle moto. Il 900 cc equipaggia invece solo la Street Twin.
Al netto di queste differenze, i propulsori condividono l’impostazione di base (schema dei cilindri, distribuzione a 8 valvole, manovellismo a 270°, cambio a sei rapporti e frizione antisaltellamento) mentre cambia la gestione elettronica. Per tutti i motori è  ride by wire, ma solo il 1.200 presenta le “mappe” (2 per l’HT, 3 per l’HP). In tema di elettronica, tutte le nuove Bonneville sono dotate di traction control escludibile. Esteticamente, i motori si distinguono per la verniciatura in nero goffrato per il più basico carter del 900 cc (il 1.200 ce l’ha in alluminio satinato e nero solo per la T120 Black, entrambi con fregio ottonato sulla sinistra) e per l’estetica dei corpi farfallati, che sul 1.200 replica il look carburatori Amal Monobloc, usati sulle Bonneville 650 fino al 1965. Ci sono poi le targhette identificative alla base dei cilindri, con diciture diverse a seconda delle cilindrate e dei tipi di motore. Nonostante l'aumento di cilindrata, gli ingombri generali del motore sono pressoché identici al passato e anche le forme di gruppo termico e carter si ispirano ai modelli storici Triumph.

STREET TWIN: LA ENTRY LEVEL che consuma poco

La "piccola" del gruppo (la cubatura, lo ricordiamo, è di 900 cc) è la più semplice per  dotazione e stile, ma beneficia anch’essa delle novità motoristiche: la coppia massima è del 18% superiore a quanto espresso dal vecchio motore ad aria, mentre i consumi sono ridotti del 36%. L’impianto di scarico ha i silenziatori rialzati e con terminale conico. La Street Twin si distingue per i cerchi, che sono in lega leggera a razze e montano pneumatici Pirelli Phantom nelle misure 100/90-18 ant. e 150/70-17 post. L’impianto frenante sfrutta un disco singolo anteriore con pinza assiale (ABS di serie), mentre la forcella è tradizionale, con steli protetti da soffietti. L’impostazione “minimal” e giovanile della moto è confermata dal look tecnico del supporto del faro anteriore, dal serbatoio più compatto e dai parafanghi corti.
La strumentazione è a singolo quadrante e mostra il tachimetro analogico, nonché il display con conta marce, livello carburante, i contakm (totale e due parziali), il trip fuel, il consumo medio e istantaneo, l'orologio e l'indicatore del traction control. Le colorazioni proposte sono in linea con la filosofia del modello: rosso “Cranberry Red”, Aluminium Silver e i tre tinte in nero (Jet Black, Phantom Black e Matt Black).

BONNEVILLE T120: la turistica in abito (anche) nero

Il motore della Bonneville più classica passa a 1.200 cc e guadagna il  54% di coppia in più rispetto alla vecchia generazione Bonneville. Rispetto al 900 cc, il motore di maggiore cubatura porta con sé due riding mode per il ride by wire: Road e Rain. La dotazione di serie diventa anch’essa più raffinata, con cerchi a raggi con canale in acciaio (pneumatici e misure identiche alla Street Twin), freno anteriore a doppio disco (ma sempre con pinze tradizionali e ABS di serie), strumentazione a due quadranti con contagiri. A sottolineare che si tratta della Bonneville “turistica” ci sono la ciclistica tarata pensando al comfort, le manopole riscaldate di serie, il cavalletto centrale e il maniglione per il passeggero. Il look si fa più classico, grazie ai parafanghi più lunghi (l’anteriore ha il sostegno) e gli scarichi cromati a bottiglia. Moderno invece il faro con luce diurna (in comune alla Thruxton; la Street Twin non ce l'ha), così come il faretto posteriore a Led (presente su tutta la gamma).
La T120 è proposta in 4 colori (rosso “Cinder Red”, nero “Jet Black” e le tinte bicolori  “Cranberry Red/Aluminium Silver” e “Jet Black/Pure White. Per tutte, i filetti sono fatti a man. La T120 c'è anche in versione Black, con motore nero e serbatoio nero “Jet Black” oppure antracite “Matt Graphite”.

thruxton e Thruxton R: café racer definitivE

Come abbiamo visto nel paragrafo della tecnica, il motore delle Thruxton è il 1.200 cc HP da 112 Nm di coppia massima, un valore di ben il 62% superiore a quanto dichiarato per il precedente motore 865 cc “ad aria”, ma ci sarà addirittura un kit pista per far crescere ancor di più i CV. Le modifiche che caratterizzano il motore HP e che permettono di aumentare le prestazioni sono l’albero motore alleggerito e la compressione maggiore, mentre l’elettronica offre una mappa in più, la Sport. A proposito di sportività declinata in salsa café racer, abbiamo i semi manubri, il serbatoio più stretto e con tappo a scatto che nasconde la serratura; la sella tipo monoposto e, soprattutto, le ruote a raggi con canali in alluminio e pneumatici sportivi (misure 120/70-17" e 160/60-17").
La versione R si differenzia per le sospensioni completamente regolabili (forcella a steli rovesciati Showa "Big Piston" e ammortizzatori Öhlins con piggy back), per i freni Brembo con pinze anteriori monoblocco ad attacco radiale, dischi flottanti e pinza con serbatoio separato, per gli scarichi a megafono satinati anziché cromati e per le pedane in alluminio zigrinato anziché coperte in gomma, e per il coprisella passeggero. 

Prendete ispirazione

Come ormai d’obbligo per i modelli di nuova presentazione, non può mancare una corposa offerta di accessori originali. In attesa di avere maggiori informazioni sulla lista completa, gustiamoci le versioni “Inspiration Kit” allestite direttamente dalla Casa utilizzando le parti speciali. Ce ne sono per tutti i modelli e per tutti i gusti, per trasformare le Bonneville in senso turistico, urban o sportivo, esaltando lo spirito vintage e l’eredità dei modelli storici da cui anche la nuova gamma Bonneville 2016 prende le mosse. I kit per la Street Twin sono tre:
  • Urban (borse, manubrio basso, mini parabrezza, specchietti alle estremità del manubrio, ecc.)
  • Brat Tracker (sella piatta a “cannelloni”, scarico spazzolato, piastra para coppa, ecc.)
  • Scrambler (scarico alto Vance & Hines spazzolato, fanalino posteriore compatto e portatarga, sella marrone a coste, manopole marroni a botticella, indicatori di direzione a Led compatti, paracoppa in alluminio spazzolato, ecc.)
Ci sono poi il kit Prestige per la Bonneville T120 e i kit Track Racer per le Thruxton (carenatura del cupolino o mini parabrezza, coprisella singolo verniciato, manubrio clip-on ribassato, kit di rimozione del parafango posteriore con fanalino compatto, silenziatori slip-on Vance & Hines, striscia di cuoio per serbatoio).
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