La prima GSX-R750 (presentata al Salone di Colonia nell’autunno del 1984) arriva sul mercato solo nella primavera del 1985. Si tratta di una supersportiva con telaio in alluminio con tubi a sezione quadrata, equipaggiata con motore quattro cilindri da 750 cc raffreddato ad aria ed olio (sistema SACS), in grado di erogare 106 CV a 10.500 giri al minuto, con un peso a secco di 179 kg. L’anno successivo fa il suo debutto la sorella maggiore GSX-R1100, moto improntata al “turismo veloce” che viene prodotta in quattro serie fino al 1997;
nel corso della sua storia la “maxi” GSX-R subisce delle modifiche sia nelle linee che nella meccanica: il motore passa dai 1.052 cc e 130 CV della prima versione per arrivare ai 1.074 cc e 150 CV dell’ultima serie. Negli anni successivi fanno il loro ingresso in famiglia le cilindrate inferiori, più precisamente la 250 cc (prodotta dal 1987 a 1990) e la 400 cc (prodotta fino al ‘99). Nel 1992 la 750 viene equipaggiata con il raffreddamento a liquido e debutta la GSX-R 600 (moto con la quale Fabrizio Pirovano vince il Mondiale Supersport nel 1998).
Nel 1996 la GSX-R750 cambia completamente: la moto viene equipaggiata con il sistema SRAD (Suzuki Ram Air Direct) e con un nuovo telaio a doppia trave in alluminio. Nel 2001 tornano le maxicilindrate con l’arrivo della GSX-R1000, moto che, nella versione K5, vince il mondiale Superbike con l'australiano Troy Corser e il titoli costruttori della stessa categoria grazie al Team Alstare. Oggi la gamma supersportiva Suzuki si presenta nella versioni GSX-R600,
GSX-R750 e
GSX-R1000, ma per il 2016 sono attese… grandi novità!
Non perdetevi inoltre il video della
Suzuki GSX-R che si costruisce da sola e quello che "racconta" una
special realizzata sulla base della GS-R 1100, ripresa in azione a Monza.