Dichiara la Casa: in accelerazione la GSX è più veloce della Kawasaki Z1000 e della BMW S 1000 R. In effetti il 4 cilindri sarà anche stato rivisto per un uso meno estremo, ma oltre i 7.000 giri la grinta resta quella di una superbike; non da 200 CV ma i 146 dichiarati ci sono buoni, tutti. E sembrano anche arrabbiati. Esibirsi in un prima-seconda-terza al massimo regime (la potenza massima è a 10.000 ma si allunga ancora tranquillamente) è un lavoro da esperti, molto più emozionante che rilassante, con la GSX che scatta nervosa sull'asfalto restando però stabile, nonostante l'avantreno che galleggia sotto le sferzate di coppia.
Ma c'è di più: a questo travolgente allungo il 4 cilindri associa una trattabilità infinita. Si possono infilare tutte le marce una dietro l'altra, scendere a un regime prossimo a quello minimo e da lì riprendere tranquillamente, senza rifiuti né attendere la sveglia: il tiro in basso c'è, e subito; dai 4.000 è anche molto brillante. A tutto ciò si affianca in cambio impeccabile, rapido e preciso e, non ultimo, un emozionante suono, mix di scarico e aspirazione, bello pieno in progressione, grintosamente borbottante in scalata.
Insomma, un motore che ha appena compiuto dieci anni, ma che sembra più in forma che mai. L'unico appunto che possiamo muovere è l'on-off che si avverte ai bassi regimi e qualche vibrazione ai transitori.
BUONA (SE VAI PIANO)
La posizione di guida è comoda, la zona sella-serbatoio è ben disegnata, c'è spazio a bordo ed è facile arrivare al suolo; le pedane sono un po' alte per assicurare un grande angolo di piega (se toccate i piolini siete dei grandi piloti, oppure avete sbagliato qualcosa).
Se andate a passeggio, tutto bene, motore e ciclistica sono buonissimi, e rispondono docili ai comandi. Se invece vi prude il polso, allora è meglio non accelerare i tempi e percorrere qualche decina di chilometri in più per prendere le misure con il motore e la ciclistica. Del primo abbiamo già detto - tanta grinta su strada è anche impossibile da sfruttare - della seconda (ciclistica) c'è da sapere che anch'essa è di indole sportiva. Solida, ben piantata, è comunque svelta a recepire gli ordini, rotonda nelle reazioni, sempre stabile anche sullo sconnesso, dove però la sospensione posteriore, tarata per la guida sportiva, risponde più seccamente. Nulla da dire, infine, sulla frenata; anche nella guida sportiva basta un dito sulla leva dell'anteriore per ottenere forti decelerazioni. Poi c'è l'ABS - di taglio stradale - che controlla la situazione, intervenendo raramente all'anteriore, e spesso al posteriore (se si usa il pedale con troppa convinzione).
CI HA SORPRESI
Non sappiamo spiegare perché (forse l'estetica?), ma la GSX ce la aspettavamo più turistica, più vicina a una naked veloce, ma non aggressiva, che a una race replica nuda. In sostanza invece l'abbiamo trovata così, e se pensate alla GSX-S1000 come alla R my2005 spogliata, non andate troppo lontano. Centra quindi l'obiettivo dei progettisti. Che non avevano in mente una naked "buona" ma, al contrario: "Una vera sportiva per il divertimento nel weekend e la guida a solo" (anche se ovviamente il passeggero è previsto).
SE LA VOLETE PROVARE…
A partire dal weekend del 28 e 29 marzo la nuova maxi naked Suzuki sarà tra le protagoniste dei Suzuki DemoRide Tour 2015, gli eventi itineranti organizzati presso la rete ufficiale Suzuki Italia che offre la possibilità di effettuare un test gratuito di numerosi modelli della Casa (cliccate qui per sapere dove e quando si svolgono i demo ride e per prenotare un test). Accanto a questa iniziativa, da inizio aprile le concessionarie Suzuki metteranno a disposizione degli utenti la GSX-S1000 ABS per una prova.