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Regolamenti MotoGP, Moto3 e Moto2 2016: il punto della situazione

Sicurezza, tecnica, sanzioni disciplinari: le numerose modifiche ai regolamenti di MotoGP, Moto3 e Moto2, introdotte dalla Grand Prix Commission per la stagione 2016, hanno creato alcune perplessità. Vi aiutiamo a capirci di più, ricapitolando come e cosa cambierà nella prossima stagione
 

Ricapitoliamo

La Grand Prix Commission - composta da Carmelo Ezpeleta (AD Dorna), Ignacio Verneda (CEO FIM), Hervè Poncharal (IRTA), Takanao Tsubouchi (MSMA) e Mike Trimby (IRTA) - ha deciso, in seguito alle esperienze maturate durante la stagione 2015, di approvare alcune modifiche in vista del 2016. A cambiare sono il regolamento tecnico e quello sportivo, il calendario, il codice medico, gli pneumatici e la loro gestione, l’elettronica e alcune componenti. Infine, la prossima stagione vedrà la nascita di un nuovo organo giudicante. Vediamo tutto nel dettaglio, integrando le ultime modifiche apportate il 4 febbraio a Ginevra.
1/75 Test MotoGP Malesia 2016, giorno 3 - Jorge Lorenzo

regolamento tecnico

Per riassumere i cambiamenti nel regolamento tecnico occorre toccare i seguenti punti principali:
  • Gli pneumatici per la classe MotoGP
  • L’assegnazione dei motori per la classe MotoGP, il serbatoio e il peso
  • L’elettronica nella classe MotoGP
  • Ali e carene in tutte le categorie
  • Gli equipaggiamenti di sicurezza del pilota
  • La fornitura ufficiale del carburante per le classi Moto2 e Moto3
  • Il regolamento della classe Moto2
  • I componenti Quickshift nella classe Moto2
  • Telaio, Sensori e trasmissione nella categoria Moto3
  • I motori per le wildcards nella categoria Moto3
Gli pneumatici per la classe MotoGP
Con il passaggio di consegne da Bridgestone a Michelin come nuovo fornitore ufficiale, e l’aumento da 16,5 a 17 pollici degli pneumatici, cambiano anche le quantità previste dal regolamento: ogni pilota potrà usare un massimo di 22 pneumatici, di cui 10 anteriori e 12 posteriori. Per gli pneumatici da bagnato, il limite è previsto a 7 anteriori e 7 posteriori. Una novità riguarda l’introduzione di gomme intermedie, previste in un numero limitato a 3 anteriori e 3 posteriori. Il fornitore ufficiale di pneumatici è a tutti gli effetti il proprietario delle gomme fornite ai team; questi ultimi saranno tenuti a restituire al fornitore tutti gli pneumatici al termine di ogni Gran Premio o test. Per quanto riguarda la pressione minima consentita, la normativa vigente è stata rafforzata, permettendo al direttore tecnico e al suo staff, assistito dai tecnici del fornitore ufficiale, di verificare che le pressioni delle gomme siano rispettate e mai al di sotto del limite (c'entrano per caso le polemiche seguite al botto di Baz a Sepang, con Michelin che ha ventilato l'ipotesi che il team abbia gonfiato la soft posteriore con pressioni diverse da quelle consigliate, provocandone l'esplosione?). Tutte le informazioni relative ai pneumatici saranno registrate automaticamente tramite un datalogger e sarà disponibile per il personale tecnico che potrà effettuare il download dei dati in qualunque momento. Tuttavia, l’attrezzatura e il metodo di registrazione elettronica delle informazioni deve ancora essere finalizzato. Il personale del fornitore può, in ogni caso, effettuare manualmente ogni tipo di controllo.

L’assegnazione dei motori per la classe MotoGP, il serbatoio e il peso
Per ogni Casa, è concessa dal regolamento la possibilità di omologare tre diverse specifiche del propulsore da utilizzare nel corso della stagione. La revisione del regolamento sancisce che i Costruttori che perdono le concessioni possono omologare specifiche relative al propulsore supplementari per la stagione successiva. Tuttavia, il numero massimo di specifiche è calcolato sul numero di team satellite a quello ufficiale secondo la formula:
  • team ufficiale + 2 team satellite = 3 specifiche motore
  • team ufficiale + 3 team satellite = 4 specifiche motore
  • team ufficiale + 4 team satellite = 5 specifiche motore

Nella classe MotoGP, qualora fosse impiegato più di un propulsore per lo stesso evento, le sanzioni per l’uso di motori oltre la quota consentita saranno applicate all’evento successivo, non più facendo partire il pilota dai box. Ricordiamo infine che tutte le moto della classe regina avranno un serbatoio da 22 litri e un peso minimo di 157 kg.

L’elettronica nella classe MotoGP
Dopo l’approvazione ufficiale del pacchetto dell’elettronica unica (approvato da Honda, Yamaha e Ducati già nel 2014 per il 2016), è stata approvata la procedura che consente al direttore tecnico di controllare i canali di manutenzione specifici sul datalogger interno e l’elenco preciso dei canali obbligatori a disposizione. Inoltre è stata approvata anche la procedura di omologazione per i sensori acquisiti da fornitori terzi nonché quella dai costruttori. Honda, Yamaha e Ducati avranno potere di veto sulle eventuali modifiche che Magneti Marelli potrebbe apportare al software. Inoltre, se le tre Case proporranno all’unanimità modifiche al software, esse dovranno essere attuate a loro carico. Questo lascia presagire che le specifiche del software 2016 saranno molto più complesse (e quindi più difficili da gestire) di quanto previsto inizialmente, anche se resta da vedere in che modo e con che frequenza i tre costruttori in questione saranno in grado di raggiungere l’unanimità necessaria per far valere il potere di cui sono stati investiti.

Ali e carene in tutte le categorie
Nell’interesse privilegiato della sicurezza, le appendici aerodinamiche montate come parte integrante della carena devono avere un raggio minimo di 2,5 mm.

Gli equipaggiamenti di sicurezza del pilota
In seguito alla consultazione con i fornitori degli equipaggiamenti di sicurezza, sono state approvate nuove specifiche atte ad aumentare il livello di sicurezza di caschi, tute, stivali, ecc. Una necessità primaria per tutti, piloti compresi, come dimostra l’incredibile incidente di Baz durante gli ultimi test, salvo (anche) grazie alla qualità del suo abbigliamento tecnico.

La fornitura ufficiale del carburante per le classi Moto2 e Moto3
Total/Elf è stata nominata unica compagnia fornitrice di carburante per le classi Moto2 e Moto3.

Il regolamento della classe Moto2
Dalla stagione 2016 i team in gara potranno utilizzare solo sensori approvati FIM. È vietata qualunque forma di elettronica di controllo sul comando dell’acceleratore, che potrà essere di conseguenza gestito solo da mezzi meccanici, ovvero dalla classica manopola collegata a cavo.

I componenti Quickshift nella classe Moto2
In seguito al rilevamento di alcuni malfunzionamenti nel cambio delle moto nella classe Moto2, attribuibili in gran parte ad alcuni componenti del cambio elettronico prodotti da fornitori terzi, il direttore tecnico specificherà un marchio e il modello di un prodotto Quickshift di fornitore terzo per la competizione. L’effettiva attuazione del regolamento sarà applicata quando il direttore tecnico avrà avuto modo di verificare che tutte le squadre abbiano avuto il tempo sufficiente per l’acquisto del nuovo materiale.

Telaio, Sensori e trasmissione nella categoria Moto3
L’elenco dei componenti per l’incremento delle prestazioni viene esteso ai radiatori e/o dissipatori di calore e airbox. Per motivi di sicurezza i costruttori e i team possono rimuovere solo il materiale della carena e della sella. Gli altri componenti delle moto devono rimanere nel loro stato originale. Il resto dei componenti del telaio non classificati nell’elenco soggetto a limitazione, può essere migliorato senza necessità di omologazione. La norma che definiva l’elenco delle impostazioni dei componenti non ha più rilevanza e scompare dal regolamento. Per quanto riguarda i sensori, nell’interesse del contenimento dei costi, sarà consentito ai costruttori di includere nei loro prezzi di listino dei sensori esterni. Infine, il numero massimo di rapporti della trasmissione primaria aumenta da due a tre.

I motori per le wildcards nella categoria Moto3
Per aumentare le possibilità di partecipazione a costi ragionevoli, i piloti wildcards possono utilizzare qualsiasi motore precedentemente omologato per il 2014 o il 2015.

regolamento sportivo

Per riassumere i cambiamenti nel regolamento sportivo occorre toccare due punti principali:
  • Ripartenza gare interrotte
  • Presa di contatto con il nuovo tracciato
Ripartenza gare interrotte
Per ridurre al minimo i tempi utili per la ripartenza di gare interrotte, è stata stabilita una procedura inedita per tutte le classi. Le variazioni prevedono un minor tempo da trascorrere all’interno della pit lane prima del nuovo giro di ricognizione che precede l’allineamento in griglia, anch’esso di conseguenza anticipato. Inoltre i motori non saranno più spenti e soltanto un meccanico potrà assistere il pilota sulla griglia di partenza.
Nelle categorie Moto2 e Moto3, qualora ci fossero più interruzioni, la distanza da coprire sarà sempre di una lunghezza equivalente a 2/3 della precedente, con un minimo di cinque giri. Per esempio: se la corsa è interrotta per la prima volta, si correrà per 2/3 della distanza originale; in caso di una successiva interruzione della gara, la distanza da coprire sarà equivalente a 2/3 di quella precedente, assicurando un minimo di cinque giri del circuito.

Presa di contatto con il nuovo tracciato
Quando un pilota sale in sella con l’obiettivo di familiarizzare con un nuovo tracciato (se lo fa con una moto che ha la stessa cilindrata di quella su cui gareggia), potrà farlo solo con una moto omologata per l’uso stradale. La moto in questione dovrà essere completamente di serie.

La direzione gara e i commissari

La Direzione Gara continuerà a essere il principale organo responsabile della gestione efficiente e sicura degli eventi. Tuttavia, la competenza della Direzione di Gara per quanto riguarda l'applicazione di sanzioni e penalità sarà limitata a quei comportamenti in contrasto con il regolamento considerati di fatto indiscutibili. Tali misure devono includere, ad esempio, infrazioni come l’eccesso di velocità nella corsia dei box, il sorpasso con bandiere gialle, etc.
Tutte le altre questioni che richiedono ulteriori analisi, comprese le eventuali azioni di guida pericolosa, saranno esaminate dai commissari sportivi esclusivamente competenti nell’infliggere eventuali sanzioni e penalità. I commissari avranno anche competenza sui ricorsi e la ricezione di eventuali reclami. L’organo giudicante sarà composto da tre membri: Mike Webb (direttore di gara), Franco Uncini (FMI) e Javier Alonso (Dorna). Mike Webb sarà responsabile del coordinamento delle attività dei commissari sportivi, del mantenimento di registri e della comunicazione delle decisioni. A fare le veci di Webb, qualora sia assente, sarà Graham Webber in qualità di vice direttore di gara. Le eventuali sanzioni imposte dalla Direzione di Gara o dai commissari sportivi saranno comunicate alla scuderia interessata mediante un sistema protetto di posta elettronica con la conferma automatizzata dell’avvenuta lettura del messaggio. Le sanzioni, una volta confermate, saranno visualizzate anche sul monitor di cronometraggio e comunicate ai media.

Il nuovo organo giudicante nella classe MotoGP

Vito Ippolito, Presidente della FIM, ha illustrato le novità organizzative nella classe MotoGP. Per la stagione 2016 è stato istituito un nuovo organo giudicante composto da commissari indipendenti. Lo scopo? Quello di evitare ciò che è accaduto in seguito al noto “biscottone” con la diatriba Italia – Spagna e le ipotesi di complotto (ne parla Ezpeleta in questa intervista). Il nuovo organo sarà incaricato di prendere decisioni sanzionatorie sul comportamento dei piloti. Ecco le parole di Vito Ippolito al riguardo:

“Abbiamo avuto un incontro in Commissione Grand Prix dove Dorna, FIM, IRTA e MSMA erano presenti e abbiamo preso molte decisioni importanti. Tra queste alcune riguardano il GP singolo e in particolare abbiamo deciso per una separazione di funzioni. Vogliamo porre la miglior attenzione possibile alla gara perché ci sono molte responsabilità e questioni delicate da trattare. È necessaria una manovra più libera ma più coinvolgente e che non penalizzi i piloti. Avremo un nuovo organo formato da tre commissari, che dovranno giudicare il comportamento dei piloti durante le gare e le prove, il loro sarà un compito molto delicato ma importantissimo. Le decisioni che potranno prendere riguardano una vasta gamma di sanzioni, abbastanza per lasciare libertà al giudice di decidere quale sia la giusta pena che si può applicare. In questi anni abbiamo utilizzato un sistema di punti di penalità, dovremo decidere come procedere e capire se continuare nello stesso modo, cambiarlo o usarlo solo in parte”.

In vista della prossima stagione potrebbe quindi cambiare il sistema di penalità ai piloti della patente a punti. Una questione che scotta particolarmente dato che nel 2015 Valentino Rossi, a Valencia, era partito dall'ultima posizione in griglia in seguito alla sanzione. Come si capisce dalle parole del Presidente FIM, al momento, la norma che prevede la patente a punti è ancora attiva e ai piloti penalizzati verranno sanzionate concretamente le prestazioni in gara in base ai punti di penalità comminati. Vito Ippolito si è espresso chiaramente anche in merito a questa faccenda:

"La patente a punti ha creato solo problemi. Il sistema è stato creato sulla falsariga di quanto fatto da alcuni stati per la patente di guida. Una nazione infatti ha a che fare con migliaia di infrazioni al giorno e non può punire i trasgressori caso per caso. In MotoGP ha invece creato solo situazioni assurde".

Gli obblighi promozionali per i piloti

Inclusi nel nuovo regolamento un certo numero di obblighi per i piloti, già contenuti negli accordi di partecipazione tra IRTA e scuderie, come per esempio il presenziare alle attività promozionali. Tali obblighi comprendono quello di partecipare a sessioni per la firma degli autografi, alle conferenze stampa, ai giri parata, ecc. Il mancato rispetto di questi obblighi può, adesso, comportare sanzioni sportive in aggiunta alle sanzioni pecuniarie contenute negli accordi di partecipazione.

Le modifiche al calendario

Nel nuovo calendario saltano all’occhio alcune modifiche: il round tedesco del Sachsenring si disputerà il 17 luglio, una settimana più tardi; il weekend di Silverstone viene spostato dal 10° al 12° appuntamento della stagione, la tappa malese di Sepang concluderà la triplice trasferta asiatica (come accaduto nel 2015) e Valencia chiuderà la stagione come da tradizione, ma una settimana più tardi (il 13 novembre 2016). Confermato invece il Gran Premio sul circuito austriaco del Red Bull Ring in programma per il 14 agosto 2016, sostituirà Indianapolis. Qui sotto trovate il calendario aggiornato.
 
Per tutto quello che c’è da sapere sulla stagione 2016, sui test di Sepang da poco conclusi, sulle interviste e per vedere le gallery e i video della MotoGP potete cliccare qui.

Il calendario aggiornato della stagione 2016

 
Round Data Grand Prix Circuito
1 20/03 Qatar Losail International Circuit *
2 03/04 Argentina Termas de Río Hondo
3 10/04 Americas Circuit Of The Americas
4 24/04 Spagna Jerez de la Frontera **
5 08/05 Francia Le Mans
6 22/05 Italia Mugello
7 05/06 Catalunya Circuit de Barcelona-Catalunya
8 26/06 Olanda TT Circuit Assen
9 17/07 Germania Sachsenring
10 14/08 Austria Red Bull Ring - Spielberg
11 21/08 Repubblica Ceca Automotodrom Brno **
12 04/09 Gran Bretagna Silverstone Circuit
13 11/09 San Marino e Riviera di Rimini Misano World Circuit Marco Simoncelli
14 25/09 Aragon MotorLand Aragon
15 16/10 Giappone Twin Ring Motegi
16 23/10 Australia Phillip Island
17 30/10 Malesia Sepang International Circuit
18 13/11 Valencia Comunitat Valenciana - Ricardo Tormo

* in notturna ** soggetto a contratto
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