Potreste pensare che questa XSR altro non sia che una MT-09 con un abito diverso, e in parte avreste ragione. Il motore è lo stesso, il telaio anche, e pure le sospensioni sono condivise. Tuttavia sarebbe quantomeno impreciso, perché oltre al look completamente rivisto, pure gli elementi in comune sono stati oggetto di alcune attenzioni. Il motore è Euro 4, le mappature sono state modificate, le sospensioni hanno un nuovo assetto. Non si potrà parlare di una moto del tutto nuova insomma, ma una volta in sella è quasi come se lo fosse. Per esempio l'ergonomia è molto differente, con una sella più arretrata e alta e un serbatoio più consistente tra le gambe. C'è questa nuova, bella strumentazione circolare. E l'assetto è in effetti più sostenuto, anche se quando si guida a ritmi da "ciao mamma guarda come mi diverto..." è ancora avvertibile una certa morbidezza, che si traduce in trasferimenti di carico tangibili anche se non fastidiosi, dovuti soprattutto alla forcella. Non ha la rigida precisione di una Triumph Street Triple R per capirci, ma credeteci, c'è davvero tutto quello che serve per divertirsi e anche di più. Un buon impianto frenante, un buon ABS, un TC ben funzionante, una efficace frizione antisaltellamento. E soprattutto un motorazzo con la M maiuscola e una ciclistica mooolto gustosa. Ci dilungheremo in dettagli nell'articolo che troverete sul fascicolo di Motociclismo di febbraio, in edicola tra pochi giorni. Ora vi basti sapere che questo tre cilindri non ha nulla da invidiare a un buon "mille", né per la coppia né per la potenza - è un motore davvero, davvero veloce - e che la XSR è leggera e maneggevole nello stretto e precisa in modo rassicurante sul veloce.