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21 January 2016

Stop alle patenti per chi soffre di apnee notturne

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un Decreto Legge che stabilisce che la patente di guida non deve essere ne' rilasciata ne' rinnovata a chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne. Per tutti visite mediche più approfondite per il rilascio e il rinnovo. Tutte le info

IL DECRETO LEGGE

La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte.” Queste ciò che sta scritto nel Decreto Legge 22 dicembre 2015 (qui il testo completo) firmato dal Ministro dei Trasporti Graziano del Rio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n°9 il 13 gennaio scorso. Questa modifica, che riguarda tutte le patenti di guida e non solo quelle per le due ruote, è stata necessaria in quanto l’Italia ha dovuto adeguarsi alla direttiva europea 2014/85/UE. Ma cosa cambia in termini pratici?

CONTROLLI MEDICI APPROFONDITI

Nel momento in cui verrà richiesto il rilascio della patente di guida, o il rinnovo, il medico certificante sottoporrà a particolare valutazione i soggetti per i quali sussistono sintomi riconducibili alla sindrome da apnea ostruttiva notturna (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrom). Nel caso in cui il medico certificherà l’assenza (o presenza lieve) di sonnolenza diurna verrà rilasciata l’idoneità. Se invece il medico avrà dei dubbi circa l’idoneità, potrà rimandare il soggetto a controlli più approfonditi presso la commissione medica locale, che a sua volta autorizzerà o meno alla guida. La validità della patente, rilasciata o rinnovata, dalla commissione medica locale, sarà di tre anni per i soggetti che presentano sintomi più lievi e di un anno per i casi più gravi. Esami più approfonditi verranno effettuati anche per i conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche (dovranno dimostrare di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo).

UN PASSO AVANTI VERSO LA SICUREZZA SULLE STRADE

Questa modifica rappresenta un primo passo nella lotta al problema della sonnolenza e dei colpi di sonno alla guida. Infatti, da una recente ricerca scientifica di una equipe italiana, coordinata dal Dott. Sergio Garbarini, emerge che ogni anno nel nostro Paese l’OSAS provoca più di 17.300 incidenti stradali, con oltre 250 morti e 12.200 feriti. Senza dimenticare gli enormi costi socio-sanitari, calcolati in circa 1,5 miliardi di euro l’anno. Queste le parole del Dott. Garbarino: “L’OSAS rappresenta una patologia largamente diffusa e sottostimata nella popolazione generale, le cui dimensioni possono essere paragonate al diabete. L’elevato impatto socio-sanitario ha indotto l’Europa a emanare questa direttiva, prontamente recepita dall’Italia grazie al lavoro di due commissioni ministeriali (Ministero Salute e Ministero Infrastrutture e Trasporti) a cui ho partecipato attivamente in collaborazione con altri colleghi esperti di altre discipline. È un passaggio di alto senso civico per migliorare la sicurezza sulle strade e la salute dei cittadini”.

COS’è L’OSAS?

La sindrome da apnea ostruttiva notturna è una malattia che, una volta individuata, è facilmente curabile. Si caratterizza per ripetuti episodi di prolungata ostruzione delle vie aeree durante il sonno. Oggigiorno questa malattia è molto diffusa, si calcola che l’OSAS di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell’uomo e circa il 23% nella donna. L’OSAS non solo causa eccessiva sonnolenza, ma rappresenta un fattore di rischio e spesso è associata ad altre patologie come l’obesità, il diabete, scompensi cardiaci… ovvero le principali cause di morte nella nostra società. Solo con la diagnosi precoce e il trattamento adeguato è possibile prevenire la comparsa di tali patologie, o per lo meno di migliorarne il controllo. Sintetizzando, potremmo dire che la diagnosi precoce dell’OSAS rende concreto il miglioramento della vita (e l’aspettativa di vita) di chi ne soffre; ed è per questo che da anni medici e ricercatori si occupano di questa malattia.
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