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22 March 2016

MV Agusta chiede il concordato per evitare il fallimento e rilanciarsi

La Casa varesina ha annunciato di aver richiesto l'ammissione al concordato in continuità, per potersi ristrutturare e generare nuovi flussi al servizio della crescita e dei soggetti coinvolti economicamente. Tutte le info

RICHIESTO IL CONCORDATO IN CONTINUITà

Dopo l'uscita del vicepresidente esecutivo Giorgio Girelli a fine novembre, e il congelamento del progetto di quotazione in borsa, circolavano varie voci riguardo al futuro della Casa di Schiranna: c’era chi diceva che Mercedes-AMG (che ora detiene il 25% della società) era pronta ad acquisire totalmente MV, altri sostenevano l’arrivo di nuovi soci che avrebbero portato nuova liquidità nell’Azienda… insomma, c’era un po’ di confusione nell’aria e mancavano notizie ufficiali, ma nel frattempo le cose non andavano nel migliore dei modi. Sembrerebbe infatti che la produzione di moto si fosse fermata, in quanto alcuni fornitori avrebbero interrotto la consegna dei ricambi, in attesa che venissero saldati i debiti.
Ora MV Agusta comunica che, in seguito all’incontro con i rappresentanti dei lavoratori, ha chiesto l’ammissione al concordato in continuità, ovvero la procedura concorsuale grazie alla quale l'azienda, per evitare il fallimento, cerca di trovare un accordo con i creditori. Il concordato è dunque uno strumento utile per cercare di risolvere lo stato di crisi aziendale e il suo impiego consentirebbe di scongiurare l'ipotesi del fallimento, evitando così che si vada disperdendo tutto quanto messo in piedi in questi anni di attività. MV Agusta avrebbe dunque chiesto di poter pagare solo una parte dei debiti, in modo da poter creare una nuova base di partenza.
Questa decisione viene così spiegata dalla Casa varesina: “MV Agusta ha deciso di preservare il suo valore, i suoi dipendenti e i suoi creditori richiedendo l'ammissione al concordato in continuità che permetterà alla società di potersi ristrutturare e generare flussi positivi al servizio della crescita e dei propri stakeholders (tutti i soggetti coinvolti economicamente, ndr).”

UNO SGUARDO AL FUTURO

Nel comunicato si legge poi che “Con il coinvolgimento attivo di tutti i propri collaboratori e dei professionisti incaricati, MV Agusta ha già identificato le linee guida di un percorso volto al consolidamento e al rafforzamento dei valori aziendali, nonché alla tutela dei propri stakeholders. Siamo convinti che - superata l’attuale crisi di liquidità - la nostra azienda recupererà la forma migliore per ottenere risultati economici tali da soddisfare le aspettative dei nostri dipendenti e dei nostri creditori”.
Di certo i numeri sono dalla loro parte: negli ultimi 5 anni l’Azienda è sempre cresciuta, passando in un lustro da un fatturato di 30 mln di euro ai 100 mln dello scorso anno (ben il 30% rispetto al 2014). Per raggiungere questi obiettivi la Casa dichiara di aver investito “oltre il 15% del fatturato annuo nel settore ricerca & sviluppo, per entrare in nuovi segmenti e garantire l’eccellenza, gli standard qualitativi e le prestazioni che ogni appassionato si aspetta da questo Marchio.” Purtroppo però quando le spese sono maggiori dei ricavi, anche se il fatturato è in crescita, non c’è guadagno e si perdono soldi.
Guardando al futuro MV Agusta è ottimista e conclude dicendo di essere “in pieno sviluppo, forte di un portafoglio ordini 2016 e di un ordinativo generato dai nuovi modelli che segna un +42% rispetto all’anno precedente, nonché dell’incremento nelle vendite, a Marzo, del +36% rispetto al 2015”.

E ora come si comporterà Mercedes-AMG? I tedeschi potrebbero abbandonare la nave, iniettare nuova liquidità in MV Agusta, oppure aspettare che la situazione degeneri, per poter poi acquisire (magari con una quota simbolica) la maggioranza aziendale. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione.
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