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Lorenzo vince di forza a Losail; 2° un grande Dovi, poi Marquez e Rossi

Il campione del Mondo in carica parte dalla pole e vince la gara d'apertura del mondiale 2016 (col nuovo record della pista), ma non è stata una passeggiata: le due Ducati gli hanno dato filo da torcere con Dovizioso, che conclude 2°, e Iannone, velocissimo ma a terra nella prima metà di gara. Completa il podio Marc Marquez, quarto Valentino Rossi: la loro la scelta di gomme non han pagato

MotoGP: il report della gara di Losail giro per giro

Scelta differente di gomme per Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: il Dottore, come Marquez, ha scelto una mescola Hard al posteriore e una Medium all’anteriore; Jorge la dura dietro; per le Ducati ufficiali entrambe le gomme sono soft. Chissà quanto influiranno queste scelte sul ritmo di gara...

Partenza: Parte bene la prima fila, con Rossi che va subito all’interno ed è quarto, Iannone e Dovizioso sono 2° e 3°. Marquez sbaglia tutto ed è quinto davanti a Pedrosa, così come Viñales che è 7°. Lorenzo è al comando proprio come l’anno scorso, e cerca già di dettare il passo.
1/22: Le Ducati hanno un motore impressionante, ed entrambi gli Andrea si portano in testa: la differenza di velocità con la Yamaha è di circa 10 km/h. Il gruppo di testa è composto da 5 piloti, con Pedrosa che dista 7 decimi dal Marc Marquez.
2/22: Yonny Henandez va nella pit lane e torna ai box, ritiro per il colombiano. Marquez supera Rossi nel quarto settore e si porta in quarta posizione
3/22: Dopo due giri, Iannone e Dovizioso segnano tempi quasi fotocopia: 1’55”779 per Iannone e 1’55”749 per Dovizioso, Marquez è il più veloce: 1’55”710. Hector Barbera si è portato alle spalle di Cal Crutchlow: quest’ultimo ora occupa la posizione numero 8. Tornando nelle posizioni di testa, troviamo il gruppo dei primi 5 che inizia a staccarsi da Dani Pedrosa (6° a 1”114 secondi da Rossi)
4/22: Tempo di riferimento per Iannone che conclude la tornata in 1’55”632, mentre i piloti dalla posizione numero 2 alla 5 girano in 1’55”7. Le Ducati stanno dettando il passo, con il campione del Mondo in carica che insegue senza essere staccato troppo
5/22: Iannone va leggermente largo alla prima curva, permettendo a Dovizioso (2°) di recuperare terreno. Ma attenzione a Iannone, che cade dopo essere stato superato da Andrea Dovizioso!! Un peccato per il pilota di Vasto che ha buttato via una gara che si preannunciava formidabile!
6/22: Ora Dovizioso non avrà nessuno che potrà “proteggerlo” dalle grinfie di Lorenzo, che vuole riprendere la testa della corsa. Cade anche Cal Crutchlow alla curva 4, mentre occupava la posizione numero 7. Lorenzo recupera terreno su Dovizioso, recuperando un decimo sul ducatista, mentre stacca Marquez di circa 5 decimi. Rossi è 4° a 4 decimi dal pilota di Cervera
7/22: Jorge Lorenzo ha lo stesso passo del Dovi: il Porfuera gira solamente 30 millesimi di secondo più veloce del Dovi, che continua a guidare in maniera molto pulita e fa quel che può. Qualche posizione più indietro, Viñales supera Barbera e si porta in sesta posizione.
8/22: Lorenzo completa la sua missione, superando Dovizioso e portandosi al comando della gara. Nelle retrovie, caduta anche per Loris Baz nel primo settore, fortunatamente il pilota è ok.
9/22: Dovizioso ha sempre un gran vantaggio in termini di motore rispetto a Lorenzo, ma il numero 99 recupera tutto grazie alla sua guida estremamente pulita. Dovizioso però deve stare attento a Marquez, che ora dista solo 1 decimo di secondo; anche Rossi sta recuperando terreno su Marquez.
10/22: a 12 giri dal termine, Jorge Lorenzo ha 3 decimi di secondo di vantaggio sul secondo, gap che però è estremamente variabile a seconda del settore in cui si trova: nei tratti guidati Lorenzo fa la differenza, ma non può fare nulla contro il motore Desmodromico della GP16 di Andrea Dovizioso. Più indietro, Hector Barbera viene superato da Pol Espargaro: ora il pilota del Team Teach 3 occupa la settima piazza
11/22: Il Martillo si conferma tale ed inizia a picchiare duro, girando in 1’55”375, tempo di riferimento per questa gara; Dovizioso gira 150 millesimi più lento. Cade Bradl ala curva 15, ma il pilota è ok
12-13/22: Lorenzo martella ancora, girando di un millesimo più veloce di prima, ma Dovizioso si fa sentire: 1’55”306 per l’italiano, che ora si riaggancia a Lorenzo. Rossi, che ora è 4°, ha un gap di 668 millesimi da Marquez
14/22: Rossi accelera il passo, e segna il giro più veloce della gara: 1’55”281, girando 1 decimo più veloce del leader della gara nonché suo compagno di squadra. La classifica ora è: Lorenzo, Dovizioso, Marquez, Rossi, Pedrosa, Viñales, Pol Espargaro, Barbera, Smith, Redding, Aleix Espargaro, Laverty, Miller, Bautista e Rabat.
15/22: I distacchi tra i vari piloti di testa sono sempre gli stessi: 5 decimi tra Dovi e Lorenzo, così come tra Marquez e il Ducatista. Rossi (4°) è a 7 decimi dal 3° posto, mentre precede Pedrosa di ben 6 secondi.
16/22: giro veloce per Lorenzo e Dovizioso: il primo gira in 1’55”109, mentre il Dovi in 1’55”149. Il record detenuto da Casey Stoner nel 2008 (con la Duati gommata Michelin) è stato superato due volte (da due moto gommate Michelin). Mancano 6 giri, e il ritmo di gara si sta alzando consistentemente, sicuramente i tecnici Michelin avranno di che gioire. Dai muretto del team Yamaha segnalano a Rossi di cambiare la mappatura del freno motore, così da ottimizzare l’usura della sua gomma posteriore
17/22: Rossi sembra aver ascoltato i suoi tecnici: il suo tempo è di 3 decimi più veloce dei piloti di testa. Nelle posizioni centrali, Smith supera Barbera per la ottava posizione: il pilota spagnolo sembra avere problemi, e cerca di fare quel che può per portare a casa punti preziosi
18/22: Marquez nei primi due settori recupera terreno su Dovizioso, e riesce nella sua missione nel settore 3 dove passa all’interno il Ducatista: un sorpasso molto pulito che può permettere al Cabroncito di recuperare il connazionale, che ora dista 1,159 secondi
19/22: Jorge Lorenzo ha un ritmo più alto rispetto a Marquez, e infatti il gap aumenta a 1,5 secondi
20/22: Tempo stratosferico di Jorge Lorenzo, che abbatte il muro dell’1’55, girando in 1’54”927. Una prestazione che permette di aumentare il gap con Marquez a 1,9 secondi. Nel frattempo Rossi (4°) ha guadagnato terreno su un Dovizioso (3°) in difficoltà: solo 103 millesimi li separano. Ma Marquez sta altresì rallentando: Dovizioso può dunque preparare il suo attacco al secondo posto.
Ultimo giro: Sul rettilineo di Losail Dovizioso svernicia Marquez e si porta in seconda posizione, con Rossi che fa un agguato a Marc per ottenere la terza posizione. Marc attacca il Dovi all’ultima curva, ma va largo e il Ducatista si riprende la seconda posizione
Bandiera a scacchi: Jorge Lorenzo si porta a casa i primi 25 punti del campionato, davanti a Dovizioso e Marquez. Rossi è ai piedi del podio, e precede Pedrosa, Maverick Viñales, Pol Espargaro, Smith, Barbera, Redding, Aleix Espargaro, Eugene Laverty, Alvaro Bautista, Jack Miller e Tito Rabat

Nuove gomme, nuova elettronica, stessa storia: Lorenzo è il pilota da battere

Dopo essere partito dalla 63esima pole position della sua carriera, Jorge Lorenzo mette il sigillo su una gara che l’ha visto sin da subito protagonista. Il Porfuera ha prima combattuto con Andrea Iannone, che sfortunatamente è caduto durante la prima parte di gara e conclude con 0 punti, e poi ha sferrato una leggera battaglia con l’altro Andrea: il Dovi conclude così in seconda posizione, proprio come l’anno scorso. E Lorenzo, al parco chiuso, fa un eloquente gesto che significa "Vi ho messo tutti a tacere!"...
Facendo una piccola parentesi sui tempi, Lorenzo ha distrutto il record detenuto da Casey Stoner che, nel 2008, aveva girato in 1’55”153: il Porfuera ha segnato il tempo di 1’54”927, e anche Dovizioso ha infranto quel tempo (1’55”149 per lui). Podio completato da Marc Marquez, che all’ultima curva dell’ultimo giro ha cercato di sorpassare la GP16 di Dovizioso ma senza successo. Quarto posto per Valentino Rossi, che riesce a recuperare una posizione rispetto a quella da cui era partito, precedendo di addirittura 11 secondi Dani Pedrosa. 6° posto per Maverick Viñales, il suzukista che era riuscito a partire dalla prima fila ma non è riuscito a concretizzare tale vantaggio; il 21 enne ha preceduto le due Yamaha del Team Tech 3 guidate da Pol Espargaro (7°) e Bradley Smith (8°): l’inglese, prima di questa gara, ha firmato con KTM per il 2017. Concludono la top 10 le due Ducati satellite di Hector Barbera (una GP14.2!) e Scott Redding, con la GP15 Pramac.
Piccola nota per le Aprilia: Bradl è caduto mentre era 16°, mentre bautista ha portato a cada i primi punti della RS-GP grazie al 13° posto, davanti a Miller e Rabat.

Mondiale MotoGP 2016, Qatar: ordine di arrivo

Mondiale MotoGP 2016: classifica generale

Posizione Pilota Moto Nazione Punti
1 Jorge LORENZO Yamaha SPA 25
2 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 20
3 Marc MARQUEZ Honda SPA 16
4 Valentino ROSSI Yamaha ITA 13
5 Dani PEDROSA Honda SPA 11
6 Maverick VIÑALES Suzuki SPA 10
7 Pol ESPARGARO Yamaha SPA 9
8 Bradley SMITH Yamaha GBR 8
9 Hector BARBERA Ducati SPA 7
10 Scott REDDING Ducati GBR 6
11 Aleix ESPARGARO Suzuki SPA 5
12 Eugene LAVERTY Ducati IRL 4
13 Alvaro BAUTISTA Aprilia SPA 3
14 Jack MILLER Honda AUS 2
15 Tito RABAT Honda SPA 1
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