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03 June 2016

Kawasaki W800 Final Edition, la fine di un'era

Kawasaki, con la W800 Final Edition, lancia un nuovo modello vintage che celebra la storia dei modelli "Serie W". A cinquant’anni dal lancio della W1, infatti, la Casa di Akashi annuncia la fine della dinastia delle biciclindriche raffreddate ad aria e che verrà realizzata, in edizione limitata, la "W" definitiva. Info e foto

THIS IS THE END…

Era il 1966 quando Kawasaki dava alla luce la W1. Per la Casa di Akashi quella moto segnava l’inizio di un’epoca, in quanto era equipaggiata con il primo grande motore a quattro tempi, ad alte prestazioni (50 CV), battente bandiera Kawasaki. Propulsore che da lì in poi si è rivelato una vera e propria pietra miliare. Ora, a distanza di 50 anni (e numerosi modelli della famiglia W) Kawasaki annuncia che la serie W, caratterizzata da motori a quattro tempi bicilindrici frontemarcia raffreddati ad aria, cesserà di esistere. Ma per celebrare la storia di questa famiglia verrà realizzata, in serie limitata, la W800 Final Edition (qui le foto).

CARATTERIZZATA DA UNA LIVREA DEDICATA

La nuova “Final Edition” è realizzata sulla base tecnica della W800, ma è caratterizzata da una livrea dedicata denominata Candy Brown-Candy Sunset Orange. Il look è quindi contraddistinto dal serbatoio di color marrone perlato, con i fianchetti arancioni, contornati da strip dello stesso colore. Inoltre, sul serbatoio è presente il logo “Final Edition”, in perfetto stile retrò, come del resto tutta la moto. Per quanto riguarda la base tecnica troviamo dunque il super collaudato motore bicilindrico, monoalbero quattro tempi, raffreddato ad aria da 773 cc, con distribuzione a coppie coniche. Propulsore in grado di erogare una potenza di 48 CV e una coppia massima di 60 Nm a 2.500 giri/min. Telaio a doppia culla, ruote a raggi, freno posteriore a tamburo… insomma, tutto ciò che ha fatto la storia di questa moto. Per conoscere tutti i dettagli tecnici della W800 cliccate qui.

La W800 sarà prodotta in serie limitata (non si conosce ancora il numero di pezzi, nemmeno il prezzo), i fan del Marchio e gli appassionati di tutta Europa, che riusciranno ad aggiudicarsi uno dei modelli, avranno quindi l’ultima possibilità per possedere e guidare l’erede contemporanea della prima "serie W".

LA STORIA DELLA SERIE W

L'albero genealogico della W800 può essere fatto risalire al 1966, quando Kawasaki ha introdotto la sua antenata: la W1. Questa moto era dotata di un robusto e affidabile motore 650 cc da 50 CV. Come detto, questo propulsore è stato il primo grande motore a quattro tempi, ad alte prestazioni, di Kawasaki, e si è rivelato una vera e propria pietra miliare di produzione. Soprattutto nel mercato americano, dove ha contribuito a impostare le basi del marchio in un enorme mercato di motociclette. Alla W1 seguirono negli anni la W2 (1968) e la W3 (1973), che hanno beneficiato di alcuni miglioramenti e affinamenti, soprattutto per quanto riguarda il propulsore e le sospensioni. Seguendo le linee, la filosofia e le caratteristiche della prima W1, dopo una "pausa" di 24 anni nella produuzione delle "W", la Casa di Akashi nel 1998 ha lanciato la W650. Questo modello è stato accolto con grande successo dal pubblico, segno che lo stile retrò non è mai passato di moda. Sulla scia dunque di questo successo, nel 2011, Kawasaki ha dato alla luce la W800, allargando ulteriormente la famiglia W. In tutte queste generazioni di moto, Kawasaki ha sempre mantenuto lo stile classico e retrò caratteristico della prima W1, uno stile che ancor oggi sta andando molto di moda. Grazie alle immagini presenti nella gallery potete ripercorrere la storia della serie W.

Ora però, la Casa deve dire addio alla produzione di questi modelli, a causa delle future normative europee in materia di emissioni inquinanti. Normative che costringerebbero la Casa a importanti (ed onerose) modifiche al propulsore. È un vero peccato che Kawasaki si trovi costretta a porre fine alla famiglia W, soprattutto ora che lo stile heritage sta andando molto di moda. Cosa sforneranno ad Akashi per sostituire la W800? Staremo a vedere…

UN ADDIO DIFFICILE

Queste le parole di Morihiro Ikoma, Direttore Corporate Planning per Kawasaki Motors Europe: “Non è mai facile dire addio ad una vecchia amica, specialmente se così amata, come il modello W800. Rendere omaggio alla serie W con questa “Final Edition” è un atto dovuto da parte di Kawasaki, per accomiatarsi adeguatamente da una produzione di motociclette così duratura e di successo”.
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