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Come migliorarsi in pista: i nostri consigli

Abbassare il tempo sul giro? Bisogna girare, girare e girare. Ma anche tenere a mente alcune cose può aiutare ad andare un po’ più forte

Come migliorarsi in pista: i nostri consigli

Girare in pista è bellissimo. Girare in pista e riuscire a migliorarsi è ancora più bello. Grazie tante, direte… Ma come si fa? Vi diciamo subito che, purtroppo, segreti non ne esistono. A meno di essere tra quei pochi, pochissimi fortunati a cui la sorte ha regalato un talento fuori dal comune, l’unico modo per affinare le proprie capacità è quello di girare il più possibile. Guidare più forte equivale molto semplicemente ad avere una maggiore confidenza con la moto e la velocità, e la confidenza è proporzionale al tempo che si passa in sella. Zero scappatoie, punto e basta.

Detto questo, e fermo restando che il grosso lo si impara guidando, ci sono alcune cose che possiamo tenere in considerazione per aiutarci a migliorare, che abbiamo, o meglio, che ho imparato nella mia “carriera” di appassionato di pista (che le foto della gallery raccontano un po’).

 

MUSCOLI E FIATO

Per esempio, una cosa che spesso si sottovaluta è la forma fisica. Essere un minimo allenati è la condizione fondamentale per godersi i momenti che si passano in sella, e godersi la guida è la condizione base per riuscire ad andare più forte. Ecco perché una certa tonicità è indispensabile. Non vi sto dicendo che bisogna essere “tirati” come piloti della MotoGP, ma nemmeno dovete - dovreste - presentarvi proprio a zero. Guidare in pista prevede movimenti rapidi e alla lunga faticosi e una certa elasticità, e i più sedentari corrono il serio rischio di sprecare tutte, e ripeto, TUTTE le energie nel giro di 5 minuti, e di buttare alle ortiche la loro giornata di pista (e tutti i soldi che hanno speso per essere lì). Invece con una sufficiente abitudine dei muscoli ad affrontare sforzi modesti ma prolungati sarete pronti a guidare con lucidità e in modo redditizio più a lungo, migliorando anche molto la vostra sicurezza. Che non guasta. Corsette, flessioni, qualche peso sollevato in palestra: non ve ne pentirete.

 

NIENTE LASAGNE

Occhio anche a quello che mangiate prima di entrare. Niente colazioni grasse e pesanti, scegliete frutta e cibi leggeri, e lo stesso a pranzo. Durante il giorno bevete tanto e tenete a portata di mano qualche snack energetico. La sera invece siete autorizzati a sfondarvi: non c’è niente di più soddisfacente di una bella mangiata dopo una giornata di pista. Ma torniamo alle cose importanti.

 

PAROLA D’ORDINE RELAX

Nemiche del miglioramento sono la fretta e l’ansia. Dal momento in cui entrate in autodromo a quando uscite, dovete prendervi i vostri tempi. Non nel senso di avere il cronometro a portata di mano, nel senso di prendervela con calma. Tempo per girare, tanto, ce n’è finché ne volete, anche se avete fatto la mezza giornata. Relax quindi: controllate per bene la vostra moto, se avete le termocoperte date loro il tempo di scaldare per bene le gomme (45-50 minuti), fate il check della pressione e infine entrate.

Tranquillità, quindi. Sembra strano dire che bisogna rimanere sereni quando l’obiettivo è andare sempre più forte, ma è la verità. Fregatevene completamente di quelli che vi passano a destra e a sinistra, guidate come foste da soli in pista - è anche la cosa più sicura da fare, piuttosto che improvvisare cambi di direzione per farsi superare: pericolosissimo! - e concentratevi su di voi, sulla vostra moto e sulle vostre traiettorie. Il resto non esiste, è solo rumore di sottofondo.

 

Dove mettere le ruote, i riferimenti e le marce

Le traiettorie sono la prima cosa importante per andare in pista. Non l’accelerare in fretta né il frenare tardi: capire le linee giuste da fare. Potete pure essere molto più forti di un altro pilota in staccata e in accelerazione, ma se lui fa le linee giuste e voi no, andrà più veloce facendo la metà della metà della fatica. Per impararle è utile tenere d’occhio qualcuno più rapido. Osservate le linee che fa, provate a replicarle e non accanitevi su quelle che vi sembrano essere le traiettorie migliori. Tante volte chi guida forte sembra fare linee assurde, ma sa quello che fa: c’è solo da imparare. Utile per valutare i progressi è uno strumento GPS, che in modo autonomo vi prende i tempi e permette poi di consultarli, dandovi un effettivo e indispensabile riscontro sul vostro miglioramento. Mentre familiarizzate con le linee prendetevi anche tutto il tempo necessario per fissarvi punti di riferimento - i cartelli delle distanze, l’inizio dei cordoli o qualunque altra cosa catturi la vostra attenzione - e imparare le marce giuste da utilizzare. Questi sono tasselli fondamentali per guidare bene, e vale la pena perdere anche mezza mattina per fissarli tutti e tre. Segnatevelo.

 

INIZIARE A SPINGERE?

Una volta ben chiare traiettorie, riferimenti e marce, è il momento di provare a migliorarvi in frenata e in accelerazione. Un pilota professionista vi direbbe che per andare davvero forte bisogna spaventarsi ad ogni frenata e accelerazione: quando hai la sensazione di cadere in ogni istante vuol dire che stai andando forte. Ecco, non è il caso di arrivare fin là. Basta che, in modo piuttosto metodico, vi concentrate sullo spostare l’istante della frenata e dell’accelerazione un po’ più in là e un po’ prima. Non aspettatevi di poter guadagnare 100 metri in staccata o di uscire dalle curve come Stoner. Quello lo possono fare in pochissimi, come dicevamo all’inizio. L’importante è migliorare un pochino alla volta, acquistando confidenza e continuando a sentirsi bene in sella. E vedrete che, se riuscirete a mettere in pratica tutti questi consigli, i tempi scenderanno. È una promessa.

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